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Vie&Trasporti n. 871 luglio 2023

Cover 20 Scania, Gruber Logistics ed Electrolux Italia insieme per un trasporto sostenibile. Tra Lombardia ed Emilia con un P25 elettrico Prova 22 Test della strada per Fiat eScudo 75 kW. Uno di famiglia Voci 8 Patrizio Ricci, presidente nazionale CNA Fita. Collaborare per un mondo migliore Anteprime 30 Ineos Grenadier. Tutto quello che si può immaginare 44 Chereau. Che freddo Attualità 6 Noleggio veicoli pesanti. L’Europa cambia le regole 12 Truck engineering. Le tante rivoluzioni rimaste sulla carta 16 Sicurezza. Più ADAS a bordo per ridurre l’incidentalità 32 I primi 50 anni di Mercedes-Benz Italia . Avanti tutta 34 Diesel o elettrico?Perché le batterie possono essere la soluzione giusta 36 Autobrennero: al via i lavori per la nuova stazione di controllo di Vipiteno 40 Inchiesta Altroconsumo. Disagi in crescendo sulle autostrade italiane 42 Dakar 2024. Al Village Iveco svelati i primi dettagli 57 Persone&poltrone 57 Si dice che... Reti&Service 49 Maison Renault. Investire sul domani 51 Diesel Technic Italia. Raddoppio 52 Pillole da Automotive Dealer Day 2023 54 Venti candeline per la rete Rhiag ‘a posto’ Rubriche 4 Diamo i numeri 46 Associazioni & dintorni. In viaggio da 60 anni 48 Il parere legale. Occhio ai segnali 56 Leggi, aziende, lavoro. È o non è lavoro? 61 Motori spenti 62 Promozioni 64 Vetrina 66 Tutte le prove

Cover
20 Scania, Gruber Logistics ed
Electrolux Italia insieme per un trasporto sostenibile. Tra Lombardia ed Emilia con un P25 elettrico

Prova
22 Test della strada per Fiat eScudo 75 kW. Uno di famiglia

Voci
8 Patrizio Ricci, presidente nazionale CNA Fita. Collaborare per un mondo migliore

Anteprime
30 Ineos Grenadier. Tutto quello che si può immaginare
44 Chereau. Che freddo

Attualità
6 Noleggio veicoli pesanti. L’Europa cambia le regole
12 Truck engineering. Le tante rivoluzioni rimaste sulla carta
16 Sicurezza. Più ADAS a bordo per ridurre l’incidentalità
32 I primi 50 anni di Mercedes-Benz Italia . Avanti tutta
34 Diesel o elettrico?Perché le batterie possono essere la soluzione giusta
36 Autobrennero: al via i lavori per la nuova stazione di controllo di Vipiteno
40 Inchiesta Altroconsumo. Disagi in crescendo sulle autostrade italiane
42 Dakar 2024. Al Village Iveco svelati i primi dettagli
57 Persone&poltrone
57 Si dice che...

Reti&Service
49 Maison Renault. Investire sul domani
51 Diesel Technic Italia. Raddoppio
52 Pillole da Automotive Dealer Day 2023
54 Venti candeline per la rete Rhiag ‘a posto’

Rubriche
4 Diamo i numeri
46 Associazioni & dintorni. In viaggio da 60 anni
48 Il parere legale. Occhio ai segnali
56 Leggi, aziende, lavoro. È o non è lavoro?
61 Motori spenti 62 Promozioni 64 Vetrina
66 Tutte le prove

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Tecnica<br />

Tecncia<br />

ABBASSO L’INDIPENDENZA Al telaio sono attaccati<br />

ancora assali rigidi, persino all’avantreno dove di ruote<br />

indipendenti se n’è sentito parlare per decenni; cavallo<br />

di battaglia della Zf per almeno tre lustri (dato che le<br />

montava sui bus), sui truck quelle dei tedeschi non ci<br />

sono arrivate mai. Per vederle adottate in serie abbiamo<br />

dovuto attendere la Volvo nel 2013 che, però, le ha già<br />

abbandonate: a meno di casi molto particolari non<br />

portano vantaggi significativi in termini di confort (la<br />

cabina non è mai rigidamente collegata al telaio), sono<br />

più pesanti e meno robuste di un assale rigido.<br />

<br />

<br />

L’ULTIMO DINOSAURO Prima dell’avvento di Iveco,<br />

Magirus viveva per conto suo e proponeva fino all’alba<br />

degli anni Ottanta addirittura dei motori V12 raffreddati<br />

ad aria. Della stessa epoca gli insoliti V10 Man e<br />

Mercedes-Benz, figli peraltro delle medesime fusioni;<br />

quello del Leone lascerà il testimone a un V8 assai<br />

meno fortunato e longevo, mentre la casa della Stella<br />

lo dismetterà assai prima per far girare i V6/V8 fino alla<br />

seconda serie dell’Actros nel 2010. L’ultimo dinosauro<br />

plurifrazionato è rimasto il V8 Scania, in un panorama<br />

ormai popolato solamente da 6 cilindri in linea, quando<br />

non addirittura da macchine elettriche asincrone trifase.<br />

<br />

<br />

<br />

tabile; però un domani, quando si potrà deliberare<br />

il livello 5, della cabina non ci sarà più bisogno.<br />

Allora sì che i camion cambieranno fisionomia.<br />

Ma fintanto che c’è...<br />

La cabina è rimasta quella degli anni Settanta<br />

nella planimetria: lato guida sopra al motore e<br />

zona notte dietro, con accesso da porte e scaletta<br />

davanti all’assale anteriore. Sono così la maggior<br />

parte dei camion europei, perché Oltreoceano<br />

tuttora dettano legge i conventional, cioè i musoni.<br />

A fondere i due mondi ci provò la Renault - non<br />

ancora Trucks, ma VI (Vehicules Industriels) - all’inizio<br />

degli anni Ottanta, dopo l’acquisizione dell’americana<br />

Mack. Con il programma Virages diede<br />

vita ai prototipi VE-10 e VE-20 che si sarebbero<br />

tramutati in serie nell’AE-Magnum, che sconvolse<br />

il paradigma del camion nel ’90: freni a disco su<br />

un avantreno avanzato e con la scaletta posteriore<br />

(croce e delizia di chi ci si doveva arrampicare),<br />

oltre al pavimento piatto. Mentre da noi impazzava<br />

l’Iveco Turbostar: un motorone e poco<br />

altro. Peraltro i VE riprendevano i concetti del designer<br />

italo/tedesco Luigi Colani che già nel 1978<br />

si cimentò con un’arditissima cabina che puntava<br />

tutto sull’aerodinamica (Cx 0,40 poi 0,38). Ma<br />

non funzionò per la pericolosità, la poca praticità<br />

e, soprattutto, per i costi industriali. Più fattibile<br />

la soluzione della zona notte traslata in alto per<br />

accorciare l’ingombro longitudinale e avere più<br />

volume di carico, a patto di usare semirimorchi<br />

specifici. Più generalista l’idea Scania di portare<br />

solo il letto principale sopra al posto guida: accadde<br />

con il lancio della serie 4 nel 1996, che aveva<br />

una specie di alcova sotto al tetto: sparì ancor<br />

prima che arrivasse la serie successiva.<br />

Scheletro formidabile<br />

Questioni ‘immobiliari’ a parte, altri componenti<br />

che si sono rivelati dei flop li potrete vedere in queste<br />

pagine. Tutti, però, attaccati a un’immutabilestruttura<br />

fatta di longheroni in ferro. Non è mai<br />

cambiata perché le sue varianti sono tali e tante<br />

(pensate solo a un trattore di linea o a un mezzo<br />

d’opera 8x8) che nessun’altra soluzione si adattarebbe<br />

così facilmente, garantendo al contempo<br />

GOMMONI Nei primi Duemila la Michelin, poi copiata da altri,<br />

cercò di sdoganare il pnuematico Super Single al posto delle<br />

gemellate: prometteva leggerezza e scorrevolezza, di fatto rendeva<br />

obbligatorio un contratto di manutenzione in caso di panne,<br />

raccomandava il controllo di pressione e, in qualche caso,<br />

l’antisbandamento Esp; oltre a causare una gestione delle gomme<br />

assai più complessa per le grandi flotte. Dopo una presenza<br />

‘dormiente’ nei listini dei costruttori (specie quelli tedeschi), c<br />

e le siamo dimenticate tutti.<br />

MANSARDATI Si<br />

può fare di tutto…<br />

purché esista già negli<br />

scaffali del magazzino.<br />

Così la Mercedes esce<br />

dal classico schema<br />

della cabina (sulla scia<br />

di un prototipo MAN<br />

e di ancor più antiche<br />

ricerche Leyland/Daf ),<br />

riposizionando la zona<br />

notte al piano rialzato<br />

e lasciando sotto<br />

l’abitacolo ribassato<br />

dell’Econic nato per<br />

la raccolta rifiuti: giova<br />

alla volumetria del<br />

semirimorchio per<br />

particolari trasporti<br />

regionali e leggeri.<br />

INTEGRALE Il motore semiorizzontale dei Renault Virages ha trovato un<br />

seguace nel Man Utx che, anche lui a fine anni Ottanta, sfruttava la variante<br />

unterflur del 6 cilindri già adottato dai bus urbani del Leone per spianare<br />

il pavimento della cabina. Qui, però, era accoppiato a un cambio/ripartitore,<br />

perché l’Utx era addirittura a trazione integrale. Oggi i veicoli di linea<br />

si accontentano di uno schema 4x2, al più assistito dalla trazione idrostatica<br />

sull’avantreno, soluzione guarda caso sdoganata proprio dalla Man e poi<br />

diffusasi su tutti gli altri marchi, a cominciare proprio dalla Renault.<br />

robustezza, resilienza e stabilità. E l’acciaio è ancora<br />

insuperabile nella produzione in grande serie<br />

a costi ragionevoli. Idem per il frazionamento dei<br />

motori, dove 6 cilindri in linea sono ormai lo schema<br />

universale: meno componenti di un V8, più<br />

facile da installare e con potenze adeguate. Se<br />

ne va così pure la ‘motodiversità’ e con gli elettrici<br />

l’appiattimento della specie sarà totale.<br />

14 - 07 <strong>2023</strong><br />

www.vietrasportiweb.it<br />

www.vietrasportiweb.it<br />

07 <strong>2023</strong> - 15

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