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Waste n. 29 marzo 2024

Nanotecnologie come soluzione per depurare i reflui industriali Consuntivo riciclo. Siamo leader in Europa ma guai a fermarsi

Nanotecnologie come soluzione per depurare i reflui industriali

Consuntivo riciclo. Siamo leader in Europa ma guai a fermarsi

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e tecnologie<br />

per l’ambiente<br />

Economia Circolare<br />

Soluzioni e tecnologie<br />

per l’ambiente<br />

Economia Circolare<br />

16 PRIMO PIANO Soluzioni<br />

CONSUNTIVO RICICLO<br />

CONSUNTIVO RICICLO<br />

PRIMO PIANO<br />

17<br />

Federica Lugaresi<br />

Ricicloni<br />

Come ormai di consueto, e coi numeri alla mano sull’Italia<br />

che ricicla, tiriamo le somme del 2022. Salita ancora<br />

una volta sul podio per indice di circolarità, sono tanti<br />

gli obiettivi raggiunti dal nostro Paese ma… c’è ancora molto da fare<br />

Sempre meno rifiuti e scarti sempre più<br />

puri. L’industria del riciclo italiana è<br />

leadership in Europa. Merito anche del<br />

processo evolutivo che interessa le aziende<br />

che, da trasformatrici di rifiuti, diventano<br />

produttrici di nuovi beni e materie prime seconde<br />

da immettere sul mercato. Ma anche<br />

dell’eco design (potete leggere sull’argomento<br />

a pagina 24), che fa da catalizzatore per<br />

l’intera catena di valore con un importante<br />

cambio di prospettiva.<br />

“Un approccio olistico” come viene definito<br />

da tanti, che impone di pensare e progettare<br />

un oggetto già con una fine in mente - applicando<br />

requisiti rigorosi di progettazione -<br />

per amplificarne il ricircolo dei materiali utilizzati.<br />

In tutto ciò fanno da booster le politiche<br />

europee, che stabiliscono nuove caratteristiche<br />

cui devono sottendere i prodotti<br />

per avere un fine vita più lungo, essere riutilizzabili,<br />

riparabili, più facili da mantenere<br />

e riciclabili. Con occhio sempre attento all’efficienza<br />

energetica e delle risorse.<br />

Indicatori interessanti<br />

Ciascuno deve quindi fare la propria parte e collaborare<br />

per ottimizzare la gestione dei rifiuti<br />

in tutta Europa.<br />

Per meglio comprendere in che direzione stia<br />

andando effettivamente l’economia circolare<br />

del Vecchio Continente, si deve considerare il<br />

tasso circolare di utilizzo dei materiali (CMUR),<br />

una voce che “indica la quota di materiali provenienti<br />

dai rifiuti riciclati sul totale del materiale<br />

utilizzato nell’economia”.<br />

L’aumento del CMUR, incrementando la quantità<br />

di scarti riciclati reimmessi sul mercato -<br />

e la conseguente riduzione di materiale uti-<br />

lizzato - consentirebbe di ridurre le quantità<br />

di materia prima estratta per la produzione.<br />

Tasso di riciclo e CMUR sono strettamente legati:<br />

dal 2010 al 2021 sono infatti entrambi aumentati,<br />

con significativo impiego dei materiali<br />

circolari, a “protezione” delle risorse vergini.<br />

Si faccia attenzione ad un altro interessante<br />

cambiamento.<br />

Le Direttive diventano Rego lamenti e sono applicabili<br />

in tutti gli Stati membri senza passare<br />

dal via del recepimento nel diritto nazionale.<br />

I settori in<br />

sintesi<br />

Il rifiuto zero non esiste,<br />

ma già applicando<br />

la pratica di riciclo, è<br />

possibile produrre materie<br />

prime seconde da<br />

reimmettere nel ciclo economico.<br />

Il loro mercato risulta<br />

altamente volatile e i<br />

risultati raggiunti sono importanti<br />

ma ancora insufficienti<br />

per cogliere in pieno<br />

le nuove opportunità.<br />

Di seguito, una sintesi (dal<br />

rapporto Riciclo in Italia –<br />

Fondazione Sviluppo So -<br />

stenibile) suddiviso per le<br />

principali categorie.<br />

Carta e cartone<br />

Nel 2022 la produzione di<br />

carta da macero ha registrato<br />

una flessione pari al<br />

6% rispetto al 2021. una diminuzione<br />

legata ai prezzi<br />

di aumento di energia che<br />

hanno ridotto i consumi. Da<br />

settembre 2022 a settembre<br />

2023, il prezzo medio è<br />

stato pari a 35€/t, con un<br />

crollo (-72%) che non ha intaccato<br />

il tasso di riciclo<br />

complessivo del 75,7%<br />

(+2,9% rispetto al 2022); e<br />

quello degli imballaggi,<br />

pari all’81,2%. Siamo ben<br />

al di sopra della media europea<br />

e dell’obiettivo del<br />

75% al 2025.<br />

Vetro<br />

Nel 2022, in Italia sono stati<br />

differenziate 2.509.000 t di rifiuti<br />

da imballaggio in vetro<br />

(con incremento del +3,8%<br />

rispetto al 2021). La raccolta<br />

media nazionale pro capite è<br />

aumentata del 3,9% raggiungendo<br />

i 46,2 kg/ab.<br />

In generale sono salite a<br />

2.<strong>29</strong>3.356 le tonnellate di rifiuti<br />

da imballaggio in vetro<br />

riciclate (+5,1% sul 2021),<br />

con un tasso di riciclo pari a<br />

80,8%, si trova al di sopra dei<br />

target EU (75% entro il 2030).<br />

Pronti alla vira<br />

Il primo a dare un bel cambio di rotta è stato<br />

il Regolamento sulle batterie, proposto dalla<br />

Commissione nel 2020 e recentemente pubblicato<br />

nella Gazzetta ufficiale dell’UE il 28 luglio<br />

2023.<br />

Vengono regolamentate le batterie in tutto il<br />

loro ciclo di vita, definendo i requisiti necessari<br />

per il fine vita, obblighi di raccolta, responsabilità<br />

estesa del produttore e obiettivi di recupero<br />

dei materiali. Con un obiettivo di recupero<br />

Alluminio e rottami<br />

non ferrosi<br />

I rottami di metalli<br />

non ferrosi identificano<br />

materie prime per<br />

il paese, in particolare<br />

quelli di alluminio e rame<br />

che vedranno un aumento<br />

della domanda del 30-50%<br />

nel 2050 per l’impiego di<br />

tecnologie energetiche pulite.<br />

Nel 2022 è stato avviato al<br />

riciclo il 73,6% degli imballaggi<br />

in alluminio immessi<br />

sul mercato con un tasso di<br />

riciclo pari al 78%. Anche<br />

qui sono già stati superati<br />

gli obiettivi al 2050 (50%) e<br />

al 2030 (60%). Oggi la produzione<br />

italiana sii basa<br />

100% sul riciclo.<br />

Acciaio<br />

Nonostante il riciclato, si<br />

tratta di una materia di prima<br />

scelta utilizzato negli<br />

ambiti più disparati.<br />

Nel 2021, sono state immesse<br />

al consumo 518.913<br />

t di imballaggi d’acciaio,<br />

con l’80,6% di imballaggi<br />

avviati al riciclo.<br />

Riciclo del legno<br />

Per i rifiuti di imballaggio<br />

in legno, il target fissato<br />

dall’UE è al 25% entro il<br />

2025, e al 30% entro il<br />

2030. Entrambi sono stati<br />

già raggiunti e superati<br />

dall’Italia con il 63% di riciclo<br />

contro la media europea.<br />

Il 97% di questo materiale<br />

viene trasformato in<br />

pannelli truciolari per l’in-<br />

Marzo <strong>2024</strong><br />

Marzo <strong>2024</strong>

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