Waste n. 29 marzo 2024
Nanotecnologie come soluzione per depurare i reflui industriali Consuntivo riciclo. Siamo leader in Europa ma guai a fermarsi
Nanotecnologie come soluzione per depurare i reflui industriali
Consuntivo riciclo. Siamo leader in Europa ma guai a fermarsi
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22 ECONOMIA CIRCOLARE CONSORZI<br />
CONSORZI<br />
ECONOMIA CIRCOLARE<br />
23<br />
Non è tutto oro quello che luccica<br />
bale è sicuramente importante, sia per tempi<br />
che per costi “prosegue Soffiati.<br />
Gerarchia nella<br />
gestione dei rifiuti.<br />
Riciclare. Sembra semplice ed immediato. E sono ancora<br />
molti i problemi per rendere davvero operativa<br />
l’intera filiera. In realtà esistono dei limiti alla riciclabilità:<br />
dalla non proprio easy gestione della raccolta e<br />
smistamento, all’attuale impossibilità di riciclare le<br />
fibre miste. Sicuramente uno dei fattori più complessi<br />
da gestire è quello relativo alle sostanze chimiche presenti<br />
nei tessuti: in un riciclo meccanico i macchinari<br />
distruggono la struttura tessile per ottenere delle fibre<br />
sciolte, ma tutto ciò che ha fatto parte di quel capo, resta<br />
imprigionato tra le fibre…. e la chimica che rimane<br />
in circolo pare che crei enormi problemi. Ovviamente<br />
stiamo parlando dei capi che non seguono le normative<br />
Enrico Soffiati, CEO<br />
di Rematrix durante<br />
la presentazione<br />
del neonato consorzio<br />
ad Ecomondo.<br />
Esistono limiti naturali…<br />
Riciclo e riuso sono quindi la chiave per un modello<br />
circolare nel tessile. Rematrix ha come primo<br />
scopo quello del riuso per massimizzare il<br />
valore intrinseco del prodotto. Per questo sono<br />
state sviluppate delle partnership strategiche<br />
per riuscire a creare dei mercati di rental o seconda<br />
mano.<br />
“Arrivati ad un determinato livello<br />
di utilizzo però, il prodotto deve essere<br />
riciclato – spiega Soffiati. Si<br />
Campana di raccolta abiti dismessi.<br />
REACH (ossia la stragrande maggioranza che provengono<br />
da Paesi extra Europa) sulla pericolosità delle<br />
sostanze chimiche.<br />
Altra problematica è data dalle diverse tipologie di materiale<br />
(dal cascame di produzione al ritaglio) che ricevono<br />
gli operatori. La lavorazione di giacconi o divise,<br />
che hanno applicazioni come bottoni e cerniere, devono<br />
essere rimosse a mano poiché il processo non è automatizzato.<br />
Per agevolare il processo di riciclo, è dunque<br />
necessario che i produttori implementino a monte<br />
le pratiche di eco design, con lo scopo di facilitare a<br />
valle le operazioni di disassemblaggio, selezione e<br />
smontaggio.<br />
interviene quindi con trattamenti che vorremmo<br />
fossero a ciclo chiuso (intendendo che da una<br />
scarpa si rigenera una scarpa). Non viene prodotta<br />
una materia prima seconda di più basso<br />
livello ma si conserva il valore della materia<br />
stessa. Studi e strumenti digitali sono un’altra<br />
prerogativa di Rematrix: abbiamo un sistema<br />
gestionale che consente di garantire la tracciabilità<br />
del prodotto, l’affidabilità dei dati, e di coordinare<br />
tutte le attività (dei diversi attori di recupero<br />
del prodotto stesso). Tramite diversi<br />
parametri siamo in grado di stimare l’impatto<br />
del nostro processo di recupero del prodotto”.<br />
In pratica è tutto misurabile e quantificabile oggettivamente.<br />
Tutto molto ben mappato. “Si definisce<br />
Life Cycle Assestement, uno studio LCA.<br />
Se il processo risultasse decisamente impattante<br />
- da qui i limiti della ricerca di circolarità<br />
- non avrebbe più senso continuare in un tema<br />
di riciclo e la soluzione migliore diventa la distruzione<br />
per recupero di energia”. L’intelligenza<br />
artificiale può però dare una mano, trattandosi<br />
di un elemento fondamentale soprattutto per<br />
abbassare i costi collegati al recupero e riciclo,<br />
raggiungendo delle efficienze importanti nella<br />
fase di selezione. “Esistono tecnologie che permettono<br />
la differenziazione dei prodotti che,<br />
senza l’intelligenza artificiale non sarebbero in<br />
grado di separare certi materiali piuttosto che<br />
altri. L’integrazione all’interno del processo glo-<br />
Marzo <strong>2024</strong><br />
Gli assetti chiavi<br />
Tra quelli principale che identificano il neo consorzio,<br />
oltre alla capacità di mettere insieme una<br />
filiera strutturata di stampo industriale e l’utilizzo<br />
di un gestionale, trova posto la propensione a sviluppare<br />
tecnologie e processi innovativi. “Siamo<br />
particolarmente attivi verso questa tematica, poiché<br />
convinti che possano nascere opportunità<br />
che rendono sostenibili questi modelli di business<br />
circolari. La nostra esperienza consolidata arriva<br />
dal mondo dello pneumatico: abbiamo sviluppato<br />
infatti una soluzione che permette di ottenere la<br />
devulcanizzazione della gomma e la possibilità di<br />
riutilizzarla all’interno di nuove miscele di pneumatico.<br />
Si può applicare e riutilizzare questa tecnologia<br />
anche nel mondo della calzatura sportiva:<br />
infatti sono in essere progetti (ReShos) col Gruppo<br />
Marzo <strong>2024</strong><br />
Scarpa dove questa gomma viene riutilizzata nelle<br />
suole delle scarpe.<br />
Il nostro obiettivo è quello di riuscire a produrre<br />
una nuova calzatura partendo da una calzatura<br />
(il ciclo chiuso menzionato sopra NdR) che abbia<br />
almeno il 50% di materiale riciclato proveniente<br />
dalla scarpa precedente. Mantenendo ovviamente<br />
lo stesso livello di performance e di qualità del<br />
prodotto all’origine”. Ad majora!<br />
l<br />
LEADER NELLE SOLUZIONI INTEGRATE PER<br />
IGIENE URBANA E RACCOLTA, COMPATTAZIONE E TRASPORTO RIFIUTI<br />
www.busigroup.it