Waste n. 29 marzo 2024
Nanotecnologie come soluzione per depurare i reflui industriali Consuntivo riciclo. Siamo leader in Europa ma guai a fermarsi
Nanotecnologie come soluzione per depurare i reflui industriali
Consuntivo riciclo. Siamo leader in Europa ma guai a fermarsi
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24 ECONOMIA CIRCOLARE PRODOTTI E FINE VITA<br />
PRODOTTI E FINE VITA<br />
ECONOMIA CIRCOLARE<br />
25<br />
Lo devi dimostrare<br />
Via libera all’ESPR, i nuovi requisiti per promuovere<br />
la progettazione circolare dei prodotti.<br />
Ne parliamo con Marco Capellini CEO di Matrec<br />
informazione sulla durata della batteria, tempo<br />
di ricarica e resistenza alla caduta e acqua<br />
– sarà un punteggio segnato, relativo alla riparabilità<br />
del cellulare in funzione. Ogni cellulare<br />
verrà accompagnato digitalmente o con<br />
cartaceo, da un manuale che spiega come riparare<br />
le varie parti del cellulare. Stiamo quindi<br />
arrivando al nodo della questione: dichiari<br />
una cosa e la devi dimostrare.<br />
Federica Lugaresi<br />
La Lego fa marcia<br />
indietro sulla plastica<br />
riciclata.<br />
Il mattoncino verrà<br />
realizzato in ABS<br />
vergine perché<br />
con minore impatto<br />
ambientale e più<br />
circolare.<br />
Èstata approvata la proposta di regolamento<br />
della Com mis sione europea, con<br />
la quale si prevede la progettazione sostenibile<br />
di tutte le tipologie di prodotti, esclusi<br />
il food e il farmaceutico. Ciò significa che l’ecodesign<br />
serio dovrà necessariamente essere<br />
sviluppato dalle aziende. Entra nel merito<br />
l’esperto Marco Capellini, fondatore di matrec.com<br />
Dall’ESPR quindi non si scappa…<br />
Decisamente no. Tutti i prodotti dovranno essere<br />
accompagnai da etichette (oltre al prossimo<br />
“Digital Product Passport” che ne descriverà<br />
tutta la storia), che riporteranno<br />
informazioni veritiere sulle caratteristiche di<br />
ecodesign. Si parlerà di disassemblabilità, riparabilità,<br />
contenuto minimo di riciclato, rinnovabilità,<br />
riuso… tutte specifiche che le aziende<br />
dovranno certificare per farsi avvalorare.<br />
In tal senso come stanno rispondendo?<br />
Allo stato attuale ci sono aziende che stanno<br />
approcciando seriamente al tema, dall’altra<br />
parte ci sono quelle che ancora giochicchiano<br />
attorno al nome di ecodesign, associando tutte<br />
le caratteristiche di un prodotto solamente ad<br />
un minimo intervento.<br />
Questo sarà poi chiarito dalla direttiva Green<br />
Washing, che verrà approvata l’anno prossimo,<br />
e che obbligherà sostanzialmente a certificare<br />
le performance ambientali dichiarate del prodotto<br />
dimostrandolo.<br />
Come si dimostra?<br />
Con prove scientifiche che attestino la veridicità.<br />
Se per esempio il mio prodotto fosse costituito<br />
dal 32% di materiale riciclato, lo si deve<br />
specificare. Non si può dichiarare che sia fatto<br />
totalmente di materiale riciclato.<br />
E deve avere la certificazione che il materiale<br />
utilizzato sia effettivamente riciclato. Gli organismi<br />
di certificazione o asserzioni di veridicità<br />
da parte di esperti del settore o di organismi<br />
di riferimento, possono avvalorare<br />
queste dichiarazioni.<br />
L’ecodesign andrà quindi in questa direzione.<br />
Facciamo un esempio…<br />
Per i cellulari e tablet è già uscito un atto delegato<br />
per cui dal 2025 ci sarà un’etichetta<br />
dove la grande novità – oltre ad essere presenti<br />
Da qualche parte bisognerà pure iniziare…<br />
È necessario cominciare ad approcciarsi a questo<br />
tema, per iniziare a capire di cosa si tratta e<br />
per valutare le attività che sono da portare avanti.<br />
I tempi non sono veloci nello sviluppo di un nuovo<br />
prodotto; cambia da settore a settore, ma mediamente<br />
occorrono 12/24 mesi. Quindi si deve<br />
partire con la ricerca dei materiali, progettazione<br />
di disassemblaggio e di riparazione: insomma<br />
rifare un’analisi critica di tutti i prodotti tenendo<br />
in considerazione questi aspetti. Attualmente,<br />
iniziano ad essere interessate le più grandi<br />
aziende perché questo nuovo regolamento varrà<br />
in tutta Europa. Se si vuole quindi commercializzare<br />
all’interno della Comunità, si deve rispondere<br />
ai criteri di cui sopra. Le aziende del<br />
settore arredo, illuminazione, oggettistica, automotive<br />
e fashion si stanno attrezzando.<br />
Ma alla fine, il prodotto circolare da cosa dipende?<br />
Non è la sola scelta del materiale che definisce<br />
se un prodotto è circolare o sostenibile. Mi spiego<br />
meglio. La progettazione rispetto ai parametri<br />
di ecodesign deve tener conto del ciclo<br />
di vita. L’utilizzo di materiali riciclati (soprattutto<br />
nel fashion) non implica la loro riciclabilità a<br />
fine vita. L’impegno di ricerca nei materiali è<br />
fondamentale. Si deve coniugare nella fase di<br />
progettazione la scelta di materiale come input,<br />
ma anche e soprattutto con un’alta valorizzazione<br />
come output. Diversamente non sarebbe<br />
economia circolare.<br />
Quali sono i materiali più circolari?<br />
Non esiste un materiale più circolare di un altro.<br />
Purtroppo c’è in giro ancora disinformazione.<br />
Molto è legato al prodotto perché alcune volte<br />
conviene utilizzare un materiale vergine, perché<br />
poi si ha la certezza che a fine vita, lo stesso<br />
sarà riciclato (anche con un riciclo di qualità),<br />
piuttosto che utilizzare un materiale riciclato<br />
che però a fine vita non viene più riutilizzato ma<br />
disperso. Per alcuni prodotti, è sempre meglio<br />
utilizzare un materiale vergine. Abbiamo<br />
l’esempio della Lego, dove il mattoncino sarà<br />
realizzato con ABS vergine in quanto avrà un<br />
minore impatto ambientale.<br />
l<br />
Lana vergine.<br />
Nel fashion l’utilizzo<br />
di materiali riciclati<br />
non implica<br />
la riciclabilità<br />
del prodotto a fine<br />
vita.<br />
Schede disassemblate<br />
da tablet.<br />
Con l’entrata in vigore<br />
dell’ESPR, ogni<br />
devices verrà<br />
accompagnato anche<br />
da un manuale che<br />
ne spiega la<br />
riparabilità delle varie<br />
parti.<br />
(Photo Credit: Stadler)<br />
Marzo <strong>2024</strong><br />
Marzo <strong>2024</strong>