Waste n. 29 marzo 2024
Nanotecnologie come soluzione per depurare i reflui industriali Consuntivo riciclo. Siamo leader in Europa ma guai a fermarsi
Nanotecnologie come soluzione per depurare i reflui industriali
Consuntivo riciclo. Siamo leader in Europa ma guai a fermarsi
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e tecnologie<br />
per l’ambiente<br />
Economia Circolare<br />
30 ENERGIA Soluzioni<br />
RECUPERO E VALORIZZAZIONE<br />
RECUPERO E VALORIZZAZIONE<br />
ENERGIA<br />
31<br />
Marco Comelli<br />
Particolare<br />
dell’impianto Alfa<br />
Heat Recovery.<br />
Cascami termici,<br />
teniamoceli stretti<br />
Esistono scarti dall’energia che si disperdono<br />
nell’ambiente ma che possono essere recuperati<br />
e messi a frutto. Nulla si crea e nulla si distrugge<br />
forma di rifiuto immateriale è<br />
diffusissima ma la sua esistenza sfugge<br />
ai più. I cascami termici rappre-<br />
L’unica<br />
sentano infatti una parte rilevante di ogni utilizzo<br />
di energia, sia in ambito industriale che<br />
domestico e dei servizi. Basti considerare che<br />
l’effettiva traduzione in lavoro meccanico di un<br />
motore a combustione interna, solo in casi<br />
particolari arriva al 50% dell’equivalente di<br />
energia grezza introdotta. Il resto è calore, che<br />
senza interventi si disperde in ambiente. Come<br />
tutti i cascami, però, è possibile metterli a frutto.<br />
L’energia costa e, anche senza considerazioni<br />
di impatto ambientale, buttare via i soldi<br />
non è mai stata una strategia vincente.<br />
Caldi rifiuti<br />
Il recupero dei cascami termici e la loro valorizzazione<br />
sono possibili in moltissimi settori,<br />
anche quelli meno sospettabili. Per esempio,<br />
un compressore azionato da un motore elettrico<br />
a prima vista non produce rifiuti, ma in<br />
realtà una percentuale ragguardevole dell’energia<br />
immessa nel motore si disperde in<br />
calore, che può essere intercettato e utilizzato.<br />
Altri casi sono più evidenti. Le cartiere sono<br />
impianti energivori, con grande consumo di<br />
elettricità e calore.<br />
In quelle medie e piccole si utilizzano cogeneratori<br />
con motori a combustione interna a gas,<br />
che già di per sè mettono a disposizione - tramite<br />
uno scambiatore - acqua calda e vapore<br />
utilizzando l’energia racchiusa nei gas di scarico<br />
e nel circuito di raffreddamento. In quelle<br />
più grandi si usano invece le turbine a gas a<br />
ciclo combinato, che sono molto potenti ma<br />
anche poco efficienti per produrre energia<br />
elettrica: di solito solo il 34% dell’energia immessa<br />
in una turbina a gas viene convertita<br />
in lavoro meccanico, per far funzionare un generatore<br />
nel caso specifico. Il resto se va in<br />
calore. Inoltre, se la temperatura dell’aria in<br />
ingresso cresce, l’efficienza cala verso il 30%.<br />
Più avanti sarà chiaro perché facciamo questa<br />
osservazione.<br />
È possibile mettere a frutto gran parte del 66-<br />
70% di energia diventata cascame. Prendiamo<br />
il caso di una cartiera che utilizzi una turbina<br />
a gas a ciclo combinato che produce 14 MW<br />
col ciclo a gas e 3 MW con quello a vapore. In<br />
uscita da questo, i gas di scarico hanno una<br />
temperatura di oltre 170 gradi, per cui contengono<br />
ancora energia utile, di cui riescono<br />
a recuperare tramite uno scambiatore di calore<br />
circa 5,5 MW.<br />
Con questi, l’impianto che stiamo descrivendo<br />
produce 237.000 litri di acqua l’ora a 90-95<br />
centigradi, mentre la temperatura dei gas di<br />
scarico che va in camino e poi in atmosfera è<br />
di 78 gradi.<br />
W l’efficienza<br />
Con l’acqua calda si fanno tre cose. Si alimenta<br />
l’impianto di riscaldamento della cartiera.<br />
SI preriscalda l’acqua in entrata nel circuito<br />
del secondo stadio, a vapore, del ciclo combinato.<br />
E si fa freddo. L’acqua calda infatti alimenta<br />
un chiller ad assorbimento che produce<br />
acqua molto fredda. L’uso primario di<br />
quest’ultima è raffreddare l’aria ambiente in<br />
entrata nella turbina, come avviene negli intercooler<br />
dei motori turbo, abbattendo la temperatura<br />
di molto, da 38 a 19 gradi centigradi.<br />
L’efficienza termodinamica della turbina così<br />
aumenta ed in estate è possibile evitare la<br />
perdita di potenza. Con un secondo assorbitore<br />
e un circuito separato è possibile alimentare<br />
anche le unità di raffrescamento<br />
dei locali di controllo (dove la temperatura è<br />
molto elevata e richiede condizionamento),<br />
e di tutto lo stabilimento.<br />
Per dare un’idea della temperatura “naturale”<br />
dei locali di controllo, il loro condizionamento<br />
consuma 1,5 GW/h l’anno, mentre<br />
quello dell’intero stabilimento in estate ne<br />
consuma un settimo.<br />
Calore d’acciaio<br />
I cascami termici sono utilizzabili anche fuori<br />
dal ciclo produttivo. Un caso interessante è<br />
quello della collaborazione tra le acciaierie<br />
Alfa Acciai di San Polo (Brescia) e A2A. Un<br />
sistema di recupero dei cascami termici dei<br />
due forni dell’acciaieria, Alfa Heat Recovery,<br />
che comprende tre scambiatori di calore e<br />
tre pompe di circolazione, produce 50 GWh<br />
con cui viene riscaldata acqua a 95 gradi, poi<br />
ceduta tramite un circuito doppio di 1,2 chilometri<br />
al sistema di teleriscaldamento gestito<br />
da A2A.<br />
La zona della città servita dal sistema di recupero<br />
del calore così generato comprende<br />
i quartieri di San Polo e Sanpolino, con 2.700<br />
utenze del teleriscaldamento per un totale<br />
di 5000 famiglie. Il calore fornito da Alfa<br />
Acciai soddisfa il 73% del fabbisogno medio<br />
di quest’area urbana.<br />
La connessione evita l’emissione in atmosfera<br />
di oltre 10mila tonnellate di CO 2 l’anno.<br />
L’utilizzo dei cascami termici in modo diretto<br />
fuori dall’impianto che li produce è più complicato<br />
di quello interno poiché il calore trasportato<br />
su lunghi tratti va incontro a dispersione.<br />
Un metodo alternativo è trasformarlo<br />
in elettricità. Ma di questo parleremo in un<br />
prossimo articolo.<br />
l<br />
Nelle cartiere<br />
è possibile mettere<br />
a frutto parte del 70%<br />
di energia diventata<br />
cascame.<br />
Processi<br />
di produzione di Alfa<br />
acciai.<br />
Marzo <strong>2024</strong><br />
Marzo <strong>2024</strong>