Waste n. 29 marzo 2024
Nanotecnologie come soluzione per depurare i reflui industriali Consuntivo riciclo. Siamo leader in Europa ma guai a fermarsi
Nanotecnologie come soluzione per depurare i reflui industriali
Consuntivo riciclo. Siamo leader in Europa ma guai a fermarsi
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e tecnologie<br />
per l’ambiente<br />
Economia Circolare<br />
Soluzioni e tecnologie<br />
per l’ambiente<br />
Economia Circolare<br />
18 PRIMO PIANO Soluzioni<br />
CONSUNTIVO RICICLO<br />
CONSUNTIVO RICICLO<br />
PRIMO PIANO<br />
19<br />
Ripartizione percentuale della gestione dei rifiuti urbani, anno 2022<br />
Trattamenti intermedi<br />
di selezione e<br />
biostabilizzazione 5%<br />
Recupero di<br />
materia <strong>29</strong>%<br />
Fonte: ISPRA<br />
Esportazioni 3%<br />
Discarica 18%<br />
Altro 1%<br />
Coincenerimento 1%<br />
Trattamento<br />
biologico della<br />
frazione organica<br />
da RD 23%<br />
Compostaggio<br />
domestico 1%<br />
Copertura<br />
discariche 1%<br />
Incenerimento 18%<br />
del litio dai rifiuti di batterie pari al 50% entro<br />
il 2027 e l’80% entro il 2031; mentre per le batterie<br />
portatili fissa gli obiettivi di raccolta, da<br />
parte dei produttori, al 63% e al 73% rispettivamente<br />
entro la fine del 2027 e 2030.<br />
Novità anche sul regolamento dei veicoli fuori<br />
uso, dove viene proposto dalla Commissione<br />
che ogni tipo di veicolo contenga almeno il<br />
25% di plastica riciclata da scarti plastici post<br />
consumo.<br />
Invece nella proposta di revisione della legislazione<br />
europea sugli imballaggi e rifiuti da imballaggio,<br />
“sono insiti tre obiettivi principali”, si<br />
legge nel rapporto Riciclo in Italia. Prevenire la<br />
produzione di imballaggi, preferendone il riuso<br />
e la ricarica; promuovere il riciclo di alta qualità<br />
rendendo gli imballaggi presenti sul mercato<br />
europeo riciclabili (con vantaggi economici) entro<br />
il 2030; e sviluppare seriamente un mercato relativo<br />
alle richieste di materie prime seconde,<br />
- aumentando l’uso di plastica riciclata all’interno<br />
degli imballaggi stessi - in base al contenuto<br />
minimo obbligatorio di contenuto riciclato.<br />
Sembra facile<br />
Bene ma non benissimo. E spieghiamo il perché.<br />
Se si intende il riciclo come l’insieme dei<br />
processi di recupero di materia, l’Italia è sicuramente<br />
all’avanguardia. Ma è necessaria “una<br />
garanzia di collocamento dei prodotti riciclati<br />
sul mercato”. E qui ci troviamo di fronte al tallone<br />
d’Achille del sistema italiano. “Un esempio su<br />
Dato interessante<br />
La raccolta dei rifiuti urbani ha fatto un<br />
balzo in avanti. Nonostante ciò, ancora<br />
non abbiamo centrato l’obiettivo del 50%<br />
di riciclo effettivo imposto dalla direttiva<br />
Europea al 2020 (arriviamo al 49,2%).<br />
Secondo Assoambiente, ciò significa<br />
che”la qualità dei materiali differenziati<br />
raccolti è scesa nel tempo, sicuramente<br />
per l’effetto del diffondersi del porta a<br />
porta”. Sono quindi incrementati gli scarti<br />
del riciclo che, da 4,6 milioni di tonnellate,<br />
hanno raggiunto le 4,8 Mt.<br />
dustria del mobile e dei<br />
complementi d’arredo. Si<br />
tratta dell’unico materiale<br />
in cui il recupero energetico<br />
è in competizione con il<br />
riciclo.<br />
Organico<br />
Nel nostro Paese nel 2021<br />
sono state prodotte 2,1 mt<br />
di compost dalla trasformazione<br />
di rifiuti a matrice<br />
organica. I prodotti che si<br />
ottengono dal trattamento<br />
di questa categoria sono<br />
ammendanti, fertilizzanti e<br />
substrati, ma anche biogas<br />
e biometano.<br />
Compostaggio e digestione<br />
anaerobica hanno consentito<br />
di ottenere 406 milioni di m3<br />
di biogas (una parte utilizzata<br />
per produrre energia elettrica<br />
e termica, rispettivamente<br />
circa 440GWh e 125 GWh).<br />
Pneumatici fuori uso<br />
La gomma è uno degli ultimi<br />
materiali inserito nella<br />
lista dei critical raw materials.<br />
Esistono già mercati<br />
attivi per la gomma derivata<br />
dai PFU, essendo trasversale<br />
a innumerevoli impieghi.<br />
Gli usi riguardano soprattutto<br />
asfalto, costruzioni<br />
e l’ingegneria dei trasporti.<br />
Secondo il Rapporto Rifiuti<br />
Speciali 2022 di ISPRA in<br />
Italia nel 2020 la produzione<br />
di PFU è stata stimata intorno<br />
alle 461.000 t, in calo rispetto<br />
al 2019. Nel 2022 gli<br />
PFU raccolti dai Consorzi<br />
ECOPNEUS e ECOTYRE,<br />
che complessivamente gestiscono<br />
più del 50% dei<br />
PFU, sono stati pari a circa<br />
276.000 t. Rispetto alle forme<br />
di gestione si è assistito<br />
ad una inversione con il recupero<br />
energetico che ha<br />
superato il recupero di materia.<br />
Riciclo chimico delle plastiche<br />
Tra le nuove frontiere del<br />
riciclo, quello degli imballaggi<br />
in plastica che nel<br />
2022 hanno raggiunto il<br />
48,6% di riciclo su oltre 1,1<br />
Mt di immessi al consumo.<br />
Il primo nuovo<br />
obiettivo da raggiungere<br />
nel 2025 è fissato al 50%<br />
(55% al 2030). La frazione<br />
non riciclata è costituita da<br />
scarti di impurità e d a plastiche<br />
miste difficilmente<br />
riciclabili. Nel 2022, sono<br />
state prodotte oltre 450.000<br />
t di plasmix. Ma per raggiungere<br />
gli obiettivi europei<br />
è necessario migliorare<br />
la riciclabilità degli imballaggi<br />
non solo con selezione<br />
meccanica più sofisticata,<br />
ma introducendo nuove<br />
tecniche di riciclo.<br />
Occhi puntati sullo sviluppo<br />
del riciclo chimico finalizzato<br />
al plastic-to-plastic e<br />
plastic-to-chemicals.<br />
Sono previsti investimenti<br />
a livello europeo di 2,6<br />
Mld€ entro il 2025 per lo<br />
sviluppo di impianti per<br />
questa tipologia di riciclo.<br />
RAEE<br />
Nel 2022 sono state<br />
raccolte 361 kt di<br />
RAEE, il 6,2% in<br />
meno rispetto al<br />
2021. Nello specifico<br />
la contrazione riguarda<br />
tutti i raggruppamenti anche<br />
se con percentuali differenti:<br />
quelli che registrano<br />
i cali maggiori sono R5<br />
Sorgenti luminose (-9,9%) e<br />
R2 altri grandi bianchi (-<br />
9,3%), che però, con oltre<br />
117 kt raccolte, mantiene il<br />
primato per peso. Il tasso di<br />
raccolta è inchiodato al 34%<br />
(65% è il target dell’UE).<br />
Urge quindi un potenziamento<br />
della raccolta come<br />
azione strategica per l’Italia,<br />
che porrebbe le basi per uno<br />
sviluppo ulteriore di nuove<br />
tecnologie preposte al recupero<br />
e trattamento dei materiali<br />
(materie prime critiche<br />
incluse).<br />
Attenzione che gli impianti<br />
di trattamento RAEE ricevono<br />
anche pannelli fotovoltaici<br />
giunti oramai alla<br />
fine del loro ciclo di vita…<br />
Pile e accumulatori<br />
Nel 2022 sono state raccolte<br />
10.<strong>29</strong>1 t di pile e accumulatori<br />
portatili esausti,<br />
con un aumento pari a +<br />
0,4% rispetto al 2021.Ma il<br />
tasso di raccolta ha subito<br />
una flessione (-6%) rispetto<br />
al 2021 ed è ancora lontano<br />
dal target europeo del 45%<br />
in vigore dal 2016: il dato<br />
sull’anno solare si arresta<br />
al 32%. Col nuovo regolamento<br />
entrato in vigore nel<br />
2023, si dovrà arrivare entro<br />
la fine del 2027 al 63%<br />
per le batterie portatili e<br />
73% entro il 2030.<br />
Oli minerali esausti<br />
In tema di recupero e riutilizzo<br />
l’Italia è sempre al primo<br />
posto in Europa, raccogliendo<br />
il 100% del racco glibile (dato<br />
europeo si attesta al 90%) e<br />
avviando a rigenerazione<br />
quasi il 100% dell’olio usato<br />
e raccolto (in Europa siamo<br />
al 61%). Nel 2022 il tasso di<br />
raccolta è risultato vicino al<br />
47% dell’olio immesso al<br />
consumo (con un totale raccolto<br />
di 181kt), e sono state<br />
inviate a rigenerazione 178<br />
kt, producendo 118 kt di<br />
nuove basi. Il rapporto fra rigenerato<br />
e raccolto è come<br />
detto, superiore al 98%.<br />
Oli vegetali<br />
Incremento nella raccolta<br />
per l’anno 2022, con una<br />
crescita del + 9% rispetto<br />
al 2021, per oli e grassi animali<br />
e vegetali sono state<br />
raccolte 53.000 t. Aumento<br />
(pari all’8%) anche per le<br />
quantità avviate al recupero<br />
nel medesimo anno. Si stima<br />
che da 100 kg di olio vegetale<br />
ed animale avviati al<br />
riciclo si possono ottenere<br />
65 kg di olio lubrificante<br />
base rigenerato e 20/25 kg<br />
di biodiesel.<br />
Tessili<br />
Secondo i dati<br />
ISPRA, nel 2021<br />
le frazioni di<br />
questo tipo di rifiuto<br />
(post consumo<br />
di abbigliamento) raccolto<br />
ammontano a 154,2 kt,<br />
con un +7,6% rispetto alle<br />
143,3 kt raccolte nel 2020.<br />
Risultano in crescita anche<br />
i rifiuti pre consumo (ovvero<br />
i rifiuti speciali prodotti dal<br />
settore tessile) con circa 638<br />
kt prodotte nel 2021. Ad<br />
oggi, le raccolte differenziate<br />
della frazione tessile dei rifiuti<br />
urbani mirano alla selezione,<br />
per estrarre la<br />
quantità di prodotti avviabili<br />
alla preparazione per il riuso<br />
ed alla successiva immissione<br />
sul mercato del<br />
second hand e difatti gli im-<br />
Marzo <strong>2024</strong><br />
Marzo <strong>2024</strong>