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Turismo del Gusto Magazine - Gennaio 2024

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Ed Peter, Dirk Wiedmann e Reid Bosward, l’azienda

consta di 49 ettari di vigneti a corpo unico. I vini sono a

firma di Stephen Dew (enologo che vanta un’esperienza

presso il Domaine Prieure Roch).

KAESLER

La famiglia Kaesler è pioniera in Barossa Valley, l’impianto

delle viti risale al 1893. Il Kaesler “Old Bastard”

Barossa Shiraz è uno dei vini australiani più ricercati,

le viti di 125 anni di età, pre-fillossera, rappresentano

il fiore all’occhiello tra le produzioni della gamma

Kaesler. Syrah dal grandissimo potenziale evolutivo.

28 ettari di vigneti su suoli sabbioso-limoso per circa

25 cm, più in profondità si trovano strati di argilla (40

cm) e calcare (90 cm).

La presenza di umidità è ideale in questo clima caldo

e secco. In vigna si pratica una “agricoltura rigenerativa”,

che preserva il suolo e lo migliora. La presenza di

carbonio organico è passata da 0,3% all’1,4% (l’obiettivo

è rimuovere il carbonio dall’atmosfera per restituirlo

al suolo). Anche qui, nel team aziendale troviamo l’enologo

Stephen Dew Stephen Dew, che si cimenta in

una bellissima espressione di Grenache: “The Fave”, dà

il “the favourite”, il favorito, da uve piantate nel1930 e

nel 2002 su suolo argilloso. L’approccio è borgognone,

con fermentazione a grappolo intero e un affinamento

in barrique di rovere francese.

STONEHORSE

Di fatto è una Business unit di Kaesler, ma siamo nella

Clare Valley. I primi proprietari dei vigneti Kaesler,

originari dello stato della Slesia, sono arrivati in zona

Barossa Valley all’inizio degli anni ’40 dell’Ottocento,

occupando nei decenni successivi 96 acri di terra. Nel

1983 iniziano a piantare Shiraz, Grenache, Mourvedre.

A lato della vite anche allevamenti equini e bovini. Da

qui il nome “Stonehorse”. Quella adibita a scuderia oggi

ospita locali di degustazione e vinificazione. L’impianto

di nuove superfici vitate si è protratto più recentemente,

a cavallo tra gli anni ’60 e ’70 del 900. Ancora una volta,

in cantina troviamo Stephen Dew (enologo anche del

TuttoDrink

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