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Turismo del Gusto Magazine - Gennaio 2024

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olfattivo e soprattutto etico li appaga, viene naturale l’idea di

non scartarlo a priori ma di provarlo e, nella maggior parte dei

casi, viene accettato, piace e scelgono di tornare per mangiarlo

nuovamente. Io parto da un’idea di proporre una cucina fatta di

vegetali che va oltre una scelta basata su termini che oggi non uso

neanche più, come vegano o vegetariano, utilizzati eticamente

per distinguersi dagli altri. Io, ripeto, faccio una cucina 100%

vegetale che sposa innovazione e tecnica, una cucina che evolve.

Oggi siamo al primo step di questa tipologia di prodotti, dato

che l’allevamento di grandi quantitativi di bestiame non è più

sostenibile. Al momento il costo è elevato, ma nei prossimi anni

diminuirà sensibilmente con l’aumentare del consumo”.

Soddisfatte le nostre curiosità, Andrè ci presenta il

pre-dessert per pulire il palato dal sapido del “Langarolo”

e prepararlo alla portata dolce: quenelle di mela

verde e bergamotto, con croccante di mandorle, gel al

sedano, scorzetta di limone sciroppata e un germoglio

di basilico-limone.

superflui, ma con mente aperta all’innovazione.

Un plauso meritato sia alla brigata di cucina, che ha

creato piatti d’effetto, gustosi e ben curati nelle presentazioni,

sia ai ragazzi in sala, preparati, educati e

molto attenti nell’anticipare con garbo le nostre piccole

esigenze momentanee senza essere da noi sollecitati.

Come folgorati sulla via di Damasco, ringraziamo Luca

Andrè…da oggi siamo un po’ più vegetariani e un po’

meno carnivori.

SOUL KITCHEN

Via Santa Giulia, 2 – Torino

Tel. 011 884700

www.thesoulkitchen.it

Infine la “Trilogia di Langa”: biscotto alla nocciola,

crema pasticcera con pralinato alle nocciole Piemonte

IGP, fettine di caco-mela fresco, una meringa vegetale

aromatizzata alla carruba, tartufo nero uncinato e una

salsina a base di caco, vaniglia e poche gocce di succo

d’arancia…fantastico! L’inconsueto abbinamento – ma

in questa splendida serata l’insolito è oramai regola, lo

attendiamo e non stupisce più – è con un distillato di

foglie di fico, con note erbacee, agrumate, ammandorlate

e floreali che evocano antichi liquori artigianali, come

i rosoli, gli arquebuse et similia delle nostre nonne.

Immancabili, poi, le piacevoli coccole finali: gelatina

al mango con cioccolato fondente, cheesecake all’albicocca

su frolla sablé a base frutta secca, un gianduiotto

con pasta di miso a dare sapidità e spolveratina di cacao

amaro a chiudere una esperienza gastronomica di

grande soddisfazione per questa tipologia di cucina mai

da noi sufficientemente approfondita (colpa nostra!).

Materie prime d’eccellenza, maniacale attenzione agli

ingredienti con una giusta concessione alle contaminazioni

orientali senza cedere alle mode del momento,

altissima tecnica per piatti mai banali né ornati di orpelli

TuttoFood

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