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Turismo del Gusto Magazine - Gennaio 2024

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Lago di Como, ville e

giardini da sogno

Il triangolo d’oro del turismo internazionale

A cura di Jimmy Pessina

Ville d’epoca, status symbol nei tempi d’oro

per generazioni di industriali e signori della

seta. Buen ritiro della tranquilla borghesia

lombarda, e dai turisti internazionali innamorati della

bella Italia. Così è sempre stato il Lago di Como, un

luogo rassicurante, forse un po’ imbalsamato, lontano

dai riflettori delle cronache mondane.

Sta di fatto che è diventata una della meta più alla

moda del globo, con sorpresa degli stessi comaschi, da

quando George Clooney ha comprato Villa Oleandra a

Laglio, attirando dalla California alle sponde lariane,

la star system hollywoodiana.

Poiché l’attore ha acquistato casa in riva al lago, nel

linguaggio di agenti comaschi e lecchesi è entrato un

nuovo termine, “effetto Clooney” a indicare la curva

compulsiva dei prezzi. Il mercato è destinato a salire

ancora, poiché gli immobili sono diventati oggetto del

desiderio dei protagonisti dello jet set internazionale,

come Brad Pitt, Julia Roberts, Madonna, è stata spesso

ospite di Donatella Versace a Villa Fontanelle, a Moltrasio,

Anche Silvio Berlusconi, si era interessato per

Villa Pizzo, una dimora di grande charme, che sorge

accanto alla celebre Villa d’Este, a Cernobbio.

La limitata estensione del territorio costiero, non deve

trarre in inganno perché in poche altre località italiane

si può trovare una tale varietà di tipologie ambientali,

di panorami, d’insediamenti umani. In una manciata

di chilometri si passa dall’alta montagna al lago, dalla

vallata alpina selvaggia alla collina, dall’area urbana

ai villaggi di poche case, dalle piste da sci alle oasi

faunistiche. Lepri, fagiani, cervi, camosci, stambecchi,

uccelli rapaci popolano queste valli, ancora integre

nel loro stato di conservazione. Le splendide dimore,

costellanti il Lario e la Brianza, incastonate in lussureggianti

giardini, sono la migliore testimonianza del

fascino che, nel tempo, la provincia di Como ha saputo

tutelare e accrescere.

Caratteristica particolare dei giardini è la presenza

di piante tipiche di zone calde, come l’alloro, l’ulivo e

di essenze tropicali che prosperano grazie al clima del

lago, particolarmente mite. Fu proprio agli albori del

1800 che Bellagio diventò, tra le prime nel mondo, una

vera località turistica internazionale che ancora oggi,

mantiene intatto le caratteristiche dell’antico borgo,

restando il più possibile fedele a sé tessa.

Meta di tutti i turisti dell’area lariana, considerata

la vera perla dl lago di Como che perpetua l’elogio di

Stendhal: “La più bella veduta che esista al mondo, dopo

il Golfo di Napoli”, ambientando qui alcuni passaggi del

suo romanzo “La Certosa di Parma” nel 1817. Da sempre

poeti e artisti ne sono rimasti affascinati a partire da

Plinio il giovane, passando da Flaubert, Liszt, per citarne

alcuni, fino ai giorni nostri con Clooney. Tra le più

famose prestigiose ville con i giardini del lago di Como,

c’è senz’altro Villa Serbelloni. La villa fu costruita nel

‘400 per Marchesino Stanga, modificata nel ‘500 dalla

famiglia Sfondrati e passò, alla fine del ‘700, ai duchi

Serbelloni che lasciarono intatta la costruzione, ma

ampliarono il maestoso parco.

TuttoTravel

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