Daniel Grego – Studio Azzurro: narrazioni sonore fra video, spazio e ...
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1.1 introduzione<br />
<strong>Daniel</strong> <strong>Grego</strong> <strong>–</strong> <strong>Studio</strong> <strong>Azzurro</strong>: <strong>narrazioni</strong> <strong>sonore</strong> <strong>fra</strong> <strong>video</strong>, <strong>spazio</strong> e tempo<br />
CAPITOLO 1<br />
VIDEOAMBIENTI<br />
Le prime sperimentazioni <strong>video</strong> di <strong>Studio</strong> <strong>Azzurro</strong> risalgono agli inizi degli anni<br />
'80 con due film intitolati Facce di Festa e Lato D. Queste opere permettono una<br />
riflessione sulla realtà giovanile milanese, dispersa e in cerca di nuovi riferimenti, dopo<br />
una fase di intenso attivismo politico alla fine degli anni '70. Nei due lavori è il rock che<br />
segna il clima della colonna sonora. Più precisamente in Facce di festa, il flusso sonoro<br />
rispecchia gli avvenimenti dell'ambiente rappresentato, facendo eccezione ad un<br />
prologo in cui vengono utilizzati alcuni passaggi duplofonici di Demetrio Stratos.<br />
In Lato D invece il tessuto sonoro su cui fluiscono le immagini è caratterizzato da<br />
musiche di Lou Reed che è una sorta di alter ego del protagonista del film.<br />
Se questi primi lavori sono realizzati utilizzando musiche preconfezionate,<br />
successivamente <strong>Studio</strong> <strong>Azzurro</strong> va incontro all'esigenza di progettare un flusso sonoro<br />
appropriato alle caratteristiche delle varie installazioni, attraverso la collaborazione con<br />
musicisti e compositori:<br />
• Peter Gordon¹ realizza il flusso sonoro de Il Nutatore (1984) caratterizzato da<br />
una musica d'ambiente che interagisce con il gesto del nuotatore.<br />
• Piero Milesi² è protagonista di questa fase di transizione realizzando le musiche<br />
di L'osservatorio nucleare del sig. Nanof (1985), una sorta di suite in grado di<br />
sostituire le parole in stretta relazione alle immagini, e di molte altre opere<br />
relative a questo periodo.<br />
In questa prima fase la musica viene realizzata suggerendo delle suggestioni di<br />
forme musicali e di immagini, lasciando libertà compositiva. Il prodotto realizzato dal<br />
compositore viene successivamente messo in discussione e modificato a seconda delle<br />
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