Verhalten, Einstellungen und Unfallerfahrungen von ... - BfU

3. Motociclisti: comportamento,
atteggiamento ed esperienza con
incidenti
Stando all'andamento positivo generale delle
statistiche sull'incidentalità, gli incidenti stradali
registrano piuttosto un calo nonostante la
maggiore densità del traffico. Per contro, negli
ultimi anni il numero degli incidenti motociclistici
con lesioni o conseguenze mortali è rimasto
invariato o è persino aumentato sia in Svizzera
sia in Europa o oltreoceano.
Dall'analisi dei testi scientifici emerge tutta una
serie di possibili spiegazioni per le cause del
maggiore rischio d'incidente tra i motociclisti:
rispetto agli mobilisti i centauri viaggiano poco
protetti (p. es. senza zona deformabile), ma con
la medesima velocità nello stesso spazio stradale.
Ne risulta una maggiore vulnerabilità in caso di
incidente. Inoltre, è problematico che lo spazio
stradale sia principalmente realizzato su misura
degli utenti di veicoli a motore a quattro ruote.
Le ricerce relative a questo ambito contengono
idee ben chiare su come si potrebbe migliorare
l'equipaggiamento del motociclista e lo spazio
stradale al fine di ridurre sia il rischio d'incidenti
sia il rischio di lesioni o di decesso di questo
gruppo di utenti della strada.
Dall'analisi delle pubblicazioni scientifiche
emerge essenzialmente che oltre alla pericolosità
intrinseca di questo tipo di veicolo a motore,
l'ulteriore aumento del rischio d'incidente di
questo gruppo di utenti della strada è dovuto in
particolar modo alle caratteristiche specifiche dei
motociclisti (comportamento, atteggiamento).
Solo un gruppo relativamente piccolo di
motociclisti usa il veicolo in primo luogo come
mezzo di trasporto, la stragrande maggioranza
usa la moto come passatempo.
Tutti gli studi citati relativi all'atteggiamento e ai
motivi dei motociclisti hanno portato alla luce
che le persone disposte a correre elevati rischi
per divertirsi (elevata tendenza a divertirsi) vanno
incontro a un rischio d'incidente maggiore
rispetto a chi usa la moto come mezzo di
trasporto. La situazione è particolarmente
delicata se a causa di una sopravvalutazione
caratteriale o a causa di un pessimo concetto di
sé nella circolazione stradale si corrono elevati
rischi. Un'elevata propensione al rischio può
manifestarsi anche nella non osservanza delle
leggi sulla circolazione stradale in vigore e, in
particolare, dei limiti di velocità. Gli autori citati
concordano nel fatto che questo com-
portamento è relativamente frequente tra i
motociclisti e che va classificato come fattore di
rischio significativo.
La presente ricerca rappresenta uno studio
longitudinale su un campione di circa 600
persone che nell'arco di 10 anni circa hanno
compilato tre volte un questionario relativo al
loro comportamento «specifico alla
motocicletta», ai loro atteggiamenti e alle loro
esperienze con incidenti. I primi due rilevamenti
sono stati effettuati nel 1998 e nel 1999, il terzo
nel 2007. Il concetto dello studio replica uno
studio longitudinale inglese relativo al modo di
vivere la moto e all'atteggiamento dei
motociclisti con cui è stato verificato anche
l'influsso di questi fattori sull'incidentalità.
La ricerca ha perseguito due obiettivi: 1) rilevare i
cambiamenti del comportamento e dell'
atteggiamento di motociclisti nell'arco di diversi
bfu-Report Nr. 59 Zusammenfassung / Résumé / Riassunto / Abstract 15