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POF 2011/2012 - Liceo Statale "Ettore Majorana – Elena Corner"

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B) Programmazione curricolare e dimensione europeaLa necessità di fornire una dimensione europea all‟azione educativa ormai è un fatto indiscusso ed imprescindibile, nonsolo a livello di principi generali, ma anche per una serie di dichiarazioni di intenti e di raccomandazioni da parte degliorganismi comunitari che hanno voluto fornire un chiaro quadro di riferimento per la programmazione scolastica di ognistato membro. Infatti, a partire dal marzo 2000, a Lisbona, il Consiglio Europeo ha adottato l‟obiettivo strategico chequella europea diventi “l‟economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzareuna crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale”, e di conseguenzanelle conclusioni del vertice veniva riconosciuto il ruolo fondamentale che l‟istruzione e la formazione rivestono in questoprocesso: a tal fine il Consiglio europeo dell‟istruzione veniva invitato ad avviare una riflessione generale sugli obiettiviconcreti futuri dei sistemi di istruzione.Fra le varie tappe del percorso realizzato dai Ministri dell‟Istruzione a partire dal 2000 sono qui da ricordare leRaccomandazioni del Parlamento e del Consiglio su “Competenze di base per l‟apprendimento permanente” (Dicembre2006), in cui viene tracciato un quadro di riferimento europeo che gli stati membri sono invitati ad utilizzare persviluppare le otto competenze chiave necessarie per adattarsi in modo flessibile ad un mondo in rapido mutamento ecaratterizzato da forte interconnessione. Tali competenze chiave, considerate tutte ugualmente importanti, sono quelle dicui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l‟inclusione sociale el‟occupazione, e spaziano dalle competenze comunicative (nella madrelingua ed in lingua straniera) a quelle matematicoscientifiche e digitali ma anche sociali e civiche, cui si uniscono spirito di iniziativa e imprenditorialità, consapevolezza edespressione culturale, capacità di apprendere per tutto il corso della propria vita:Comunicazione nella madrelingua: essere capaci di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti edopinioni in forma sia orale sia scritta per interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico neivari campi.Comunicazione in lingue straniere: essere capaci di comprendere, esprimere ed interpretare concetti, pensieri,sentimenti, fatti ed opinioni in forma sia orale sia scritta per interagire in una gamma appropriata di contestisociali e culturali, a seconda dei desideri o delle esigenze individuali.Competenza in campo scientifico e tecnologico: essere capaci di usare modelli di pensiero (pensiero logico,ipotetico – deduttivo) e di presentazione (formule, modelli, costrutti, grafici, carte, testi) per interpretare lesituazioni problematiche. Essere in grado di usare l‟insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute perspiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le problematiche e traendo conclusioni che siano basate sudati documentati. Saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell‟informazione(TSI) per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione.Imparare a imparare: essere in grado di perseverare nell‟apprendimento, di organizzare il proprio apprendimentoanche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in gruppo,cogliendo le opportunità disponibili, superando gli ostacoli per apprendere in modo efficace e utilizzando quantoappreso in tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell‟istruzione e nella formazione.Competenze sociali e civiche: essere in grado di partecipare efficacemente e in maniera costruttiva alla vita civile,attraverso la conoscenza dei concetti e delle strutture della vita associata e l‟interesse per la comunicazioneinterculturale, il rispetto dell‟altro e il superamento dei pregiudizi.Le indicazioni e raccomandazioni appena esposte sono valide a tutti i livelli, non solo a quelli più elevati dei decisoripolitici, affinché ne traggano spunto per le riforme nazionali dei sistemi di istruzione degli stati membri dell‟UE, ma ancheai fornitori di istruzione e formazione, alle parti sociali e ai discenti stessi: è doveroso, che ogni singola scuola ed ognisingolo docente provveda a far proprio questo quadro di riferimento nell‟elaborazione della sua offerta formativa.C) Programmazione curricolare e sistema dei liceiLe raccomandazioni del Parlamento e del Consiglio Europeo costituiscono uno dei riferimenti del Regolamento dei NuoviLicei (DPR del 15 marzo 2010 n. 89 e relativi allegati), valido a partire dall‟anno scolastico 2010/<strong>2011</strong>. Esso haridisegnato l‟identità di questi istituti scolastici ed ha fornito nuove Indicazioni Nazionali (DM del 26 maggio 2010)riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento per le varie discipline. Ciò ha comportato la revisione e l'adeguamentodei documenti già esistenti sui seguenti aspetti, fondamentali per l'identità di ogni istituzione scolastica ed imprescindibiliper la programmazione curricolare:Il profilo generale e quelli specifici per i singoli indirizzi liceali. Essi sono inseriti nella I parte del presentedocumento e definiscono le finalità e gli obiettivi di apprendimento comune e propri dei singoli indirizzi, e di essii Consigli di Classe tengono conto nell‟elaborazione della programmazione trasversale educativa e didattica. Taliobiettivi sono nel paragrafo successivo articolati su tre livelli che corrispondono alla suddivisione in primobiennio, secondo biennio ed ultimo anno come indicato nella normativa ministeriale.18

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