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POF 2011/2012 - Liceo Statale "Ettore Majorana – Elena Corner"

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I tutor devono essere quindi persone in grado di comprendere il disorientamento dei compagni e delle compagne piùgiovani, capaci di comunicare in modo rassicurante e permettere alle persone di esprimersi, in sostanza devono essere“facilitatori di relazioni”.Il loro intervento si svolge in gruppetti all‟interno di ogni classe: ciò permette sia di proporre ai compagni un modellopositivo di “funzionamento cooperativo” (anziché competitivo), sia di relazionarsi adeguatamente su più piani di lavoro. Siè notato, infatti, che mentre alcuni studenti hanno maggiore abilità nella trasmissione delle informazioni e nellaconduzione di discussioni (di solito i più grandi, che hanno maggior dimestichezza con attività, regolamenti,funzionamento della scuola), altri appaiono più attenti al versante affettivo e relazionale (spesso i ragazzi più giovani, per iquali l‟esperienza dell‟inserimento, con le sue connotazioni emotive legate a timidezza, timore del nuovo, imbarazzi … èancora sufficientemente vicina e compresa).Il lavoro nelle classi si attua in prima battuta durante i primi due giorni di scuola e successivamente prevede momenti diincontro più dilazionati nel tempo, in cui da un lato ridiscutere e verificare le informazione trasmesse, dall‟altroeventualmente riproporre la centralità della relazione nel gruppo classe (ad esempio durante le prime assemblee di classe onella preparazione alle votazioni per i rappresentanti degli studenti negli organi collegiali).Data la complessità dei compiti previsti, appare indispensabile predisporre 3 o 4 incontri orientativi/formativi per i tutor,all‟interno dei quali i ragazzi stessi possano definire ed assumere come propri gli obiettivi del progetto, sperimentando inun percorso analogo il processo di apprendimento che dovrebbero realizzare. Tali incontri, della durata di due ore ciascunoprevedono:momento di conoscenza e socializzazione fra il gruppo dei tutor ed esplicitazione del progetto e dei suoi obiettivi;brain storming su “difficoltà, emozioni, aspettative all‟ingresso della scuola superiore”;scelta dei temi più pregnanti che definiranno gli obiettivi dell‟intervento;lavoro in sottogruppi sui temi scelti per definire con quali strategie affrontarli;role playing in cui ogni gruppo presenta il proprio lavoro agli altri (che funzionano come classe);calibratura dell‟intervento in relazione ai risultati e suggerimenti ottenuti (ridefinizione di obiettivi, strategie,contenuti, metodologie, aspettative, timing …);formazione dei sottogruppi di lavoro.Gli incontri saranno condotti da due insegnanti (Busulini e Minto) ed eventualmente da operatori dell‟ALS13 e sisvolgeranno prima dell‟inizio della scuola. L‟incontro di verifica è previsto nei mesi successivi (fine ottobre).GIORNALE DI ISTITUTOè il giornale degli studenti e delle studentesse del <strong>Liceo</strong> “<strong>Majorana</strong> - Corner”: nasce nell‟annoscolastico 1997/98 nel momento della fusione di due istituti superiori di Mirano: il <strong>Liceo</strong> Scientifico “<strong>Ettore</strong> <strong>Majorana</strong>” edil <strong>Liceo</strong> Classico “<strong>Elena</strong> Corner” raccogliendo l‟eredità di un giornale prodotto dal <strong>Liceo</strong> classico. Il nome della testata,scelto da un gruppo di studentesse e studenti, ricorda proprio questo particolare momento in cui due realtà fino ad alloradistinte hanno dovuto iniziare a lavorare insieme e superare diffidenze e rivalità.Il Giornale di Istituto ha lo scopo di permettere agli studenti la comunicazione di esperienze ed aspettative, favorendo unamaggiore conoscenza tra giovani in una realtà di proporzioni piuttosto estese e di diffondere informazioni sulle varieattività.Gli studenti interessati sono organizzati in un comitato di redazione. I responsabili del gruppo spartiscono il lavoro e locoordinano aiutati dai collaboratori, che liberamente scelgono argomenti e propongono spunti da sviluppare. L‟apporto deidocenti coordinatori (Busulini, Baldan, Gianese, Minto), che lasciano completa autonomia per quanto riguarda contenutied impaginazione, è quello di appianare le possibili difficoltà di ordine organizzativo, dirimere eventuali contrasti,rileggere le bozze allo scopo di individuare articoli che potrebbero generare disagio relazionale all‟interno dell‟istituto,consigliando nel tal caso delle modifiche, tenere contatti ufficiali con la tipografia. Un aiuto tecnico è dato se necessariodal personale del laboratorio di informatica.Alle finalità di ordine generale si aggiungono obiettivi che riguardano specificamente gli studenti e la studentesseimpegnati nella redazione e che appaiono di particolare rilievo:lavorare per realizzare un progetto nella consapevolezza della complessità dello stesso;organizzare un lavoro di gruppo;lavorare in gruppo;raggiungere la capacità di fare delle scelte in merito a ciò che deve essere pubblicato e assumersi delleresponsabilità in questo senso;accumulare esperienze sulle attività di carattere giornalistico;collaborare con alcune figure istituzionali all‟interno della scuola (Dirigente, docenti referenti, personaletecnico), e professionali al di fuori (tipografi).E‟ previsto anche che gruppi di studenti appartenenti a singole classi possano divulgare materiale da essi prodottoaderendo momentaneamente al progetto.29

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