10COSE SBALORDITIVEDiventeremouna capra?!Appena morti e subito risorti<strong>di</strong>venteremo una caprao tutt’al più una scimmia.Ma che <strong>di</strong>ce? Ha perso il bendell’intelletto?No. Non sono io a <strong>di</strong>rlo, maalmeno il 30% <strong>di</strong> tutti gli uomini o forse<strong>di</strong> tutti i cristiani <strong>di</strong> questo mondoche saranno due miliar<strong>di</strong> tutti compresi,lo <strong>di</strong>cono e lo credono.Avete mai sentito parlare della reincarnazione?Ecco, reincarnazione significache l’anima, dopo la morte delcorpo, trasmigra in altri corpi umani obelluini o ad<strong>di</strong>rittura vegetali, alloscopo <strong>di</strong> espiare i peccati commessinella vita precedente, o per salire asempre maggior perfezione. Da questicorpi passerebbe ad altri ancora fino ache sia compiuto il ciclo <strong>di</strong> perfezionamentoassegnatale e che possa quin<strong>di</strong>passare a miglior vita, la vita eterna, oall’annientamento totale. Ecco il perchédel titolo <strong>di</strong> questo mio articolo.Stando così le cose, l’anima mia dovrebbepassare da un animale all’altrodalla capra al cavallo, per raggiungerequella perfezione che si richiede perandare nell’al<strong>di</strong>là. Sembra una pazziainaccettabile e inorridente per noi cristiani,che abbiamo tutt’altre credenzee tutte quante basate sulla rivelazione.A noi interessa la Risurrezione <strong>di</strong>Gesù Cristo, perché essa comportanecessariamente la nostra risurrezione,avendocela Egli esplicitamentepromessa, con<strong>di</strong>zionandola alla nostraComunione Eucaristica: «Chimangia la mia carne e beve il mio sangue,ha la vita eterna e Io lo risusciterònell’ultimo giorno». Gesù non <strong>di</strong>ce“avrà” ma “ha” la vita eterna, cioè lavita stessa <strong>di</strong> Dio, il germe, come <strong>di</strong>ceSan Tommaso D’Aquino, dell’immortalitàche lo farà risorgere. Per questoSan Paolo <strong>di</strong>ce: «Ora se si pre<strong>di</strong>ca cheCristo è risuscitato dai morti, comepossono <strong>di</strong>re alcuni che non esiste risurrezionedai morti? Se non esiste risurrezionedai morti, neanche Cristo èrisuscitato. Ma se Cristo non è risuscitato,allora è vana la nostra pre<strong>di</strong>cazioneed è vana anche la vostra ede, evoi siete ancora nei vostri peccati.Anche quelli che sono morti in Cristosono perduti. Se poi noi abbiamo avutosperanza in Cristo soltanto in questavita, siamo da compiangere più <strong>di</strong>tutti gli uomini. Ora, invece, Cristo èrisuscitato dai morti, primizia <strong>di</strong> coloroche sono morti. Poiché se a causa <strong>di</strong>un uomo venne la morte, a causa <strong>di</strong> unuomo verrà anche la risurrezione deimorti. Prima risorge Cristo che è laprimizia, poi alla sua venuta quelli chesono <strong>di</strong> Cristo» (cfr. Lettera ai Corinzi15, 12-26). Ogni corpo umano si seminacorruttibile e risorge glorioso, si seminaun corpo animale e risorge uncorpo Spirituale. Insomma la nostra èuna dottrina meravigliosa sul destinodel nostro corpo e anima dopo la morte.Ne volete sapere <strong>di</strong> più? Leggete laLettera ai Corinzi 15, 35 e seguenti. Lanostra è una sorte stupenda, ineffabile,gloriosa e maestosa. «Io sono la Risurrezionee la vita, chi crede in Meanche se è morto vivrà e chiunque vivee crede in Me, non morirà in eterno»,ha detto il Signore. ate però attenzione,vi prego, a quel passo del Vangelo<strong>di</strong> Giovanni dove si <strong>di</strong>ce: «Chi mangiala mia carne e… ha la vita eterna».Cisono teologi e spiritualisti come AntonioRosmini <strong>di</strong> santa memoria che <strong>di</strong>cono:«Noi risorgeremo appena moriremoin forza del pane Eucaristico cheè germe <strong>di</strong> immortalità e <strong>di</strong> vita eterna».Quin<strong>di</strong> noi non risorgeremo soloalla fine del mondo, ma subito appenamorti, perché l’anima separata dalcorpo vivrà in forza <strong>di</strong> un flusso specialee misterioso che ci deriverà propriodall’Eucaristia. È l’Eucaristia lanostra forza e possibilità <strong>di</strong> Risurrezione.Ricor<strong>di</strong>amolo. Le parole <strong>di</strong>Gesù non sono state pronunciate avanvera. Sono vere, verissime e consolantissime.Allora, miei cari, se vogliamoincontrarci veramente con i nostricari defunti, incontriamoli nelle celebrazioniEucaristiche. Un papà cheaveva perso un figlio <strong>di</strong> 15 anni, esasperatodal dolore, decise <strong>di</strong> non andarepiù in Chiesa. Ma dopo qualchemese <strong>di</strong> sole visite al cimitero, ritornòin Chiesa a Messa e <strong>di</strong>sse, lo <strong>di</strong>sse proprioa me: «inalmente ho trovatoconforto al mio dolore, mio figlio melo sento vicino, quasi ancora vivo.Continuo a visitarlo al cimitero, ma la<strong>di</strong>fferenza è enorme. Ringrazio Dioche mi è venuto in aiuto».Carissimi amici miei, è vero quello cheriferisce quel papà. I nostri cari defuntisono presenti con noi, alla celebrazionedella S. Eucaristia e ne traggonoun bene immenso. Non c’è per loro unsuffragio più potente della SS. Eucaristia.Al Cimitero ci an<strong>di</strong>amo, certo,per motivi affettivi e portiamo fiori elumi, ma se non preghiamo è tuttoinutile, al limite <strong>di</strong>ciamo che è una farsa.Ma la preghiera, specialmente laSanta Messa, reca loro un beneficioimmenso.Siamo nel mese dei morti e teniamoneconto.don DavideCroce tematica del Giubileo,consegnata ad ogni famigliacome segno della “Missione popolare”del 2000, con i chiari messaggi<strong>di</strong> fede nell’unico Salvatore del mondo,Gesù Cristo,ieri, oggi e sempre.L’Angelo - <strong>Novembre</strong> <strong>2002</strong>
zato quando non è più flessibile.Sant’Agostino● Le leggi sono come le tele <strong>di</strong> ragno:i calabroni le attraversanosenza intoppi, i moscerini vi restanoimpigliati.Arthur Schopenhauer● Ve lo immaginate che bella figurafarà un laureato italiano quandoall’estero gli chiederanno checosa pensi <strong>di</strong> Gesù Cristo? E luirisponderà: «Non so niente <strong>di</strong> luiperché ho scelto <strong>di</strong> fare ginnasticanell’ora <strong>di</strong> religione».Primo Degano● Abbiamo imparato a volare comegli uccelli, a nuotare come pesci,ma non abbiamo imparato l’arte<strong>di</strong> vivere come fratelli.Martin Luther King● Non sono mai mancati mercanti<strong>di</strong> carne umana che mettessero inri<strong>di</strong>colo il pudore, questo sentimentouniversale che tende a custo<strong>di</strong>reciò che è intimo, anche seè risaputo che si tratta <strong>di</strong> una saggia<strong>di</strong>sposizione del Creatore. Ilpudore è, infatti, una <strong>di</strong>fesa naturale<strong>di</strong> fronte al possibile sguardoimpu<strong>di</strong>co e furtivo che tenta <strong>di</strong>trasformare il corpo umano instrumento <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazioni egoistiche.Ma è anche il contrappesodella concupiscenza, che non habisogno <strong>di</strong> stimoli straor<strong>di</strong>nari perfar esplodere e <strong>di</strong>struggere la purezzadell’anima e del corpo.Ada Simoncini● Nel secolo scorso un visitatorestraniero fece visita al famoso rabbinopolacco Hofez Chaim. Rimasestupito nel vedere che la casadel rabbino era solo una semplicestanza piena <strong>di</strong> libri, gli unici mobilierano un tavolo e una panca.«Rabbì, dove sono i tuoi mobili?»chiese il visitatore. «E i tuoi dovesono?» replicò il rabbino. «I miei?Ma io sono solo in visita, sono solo<strong>di</strong> passaggio», <strong>di</strong>sse il visitatore.«Anch’io», <strong>di</strong>sse il rabbino.Rabbino● Chi alleggerisce il fardello <strong>di</strong> unaltro non è mai un fallito.Charles Dickens● Un giorno Mons. Sarto si recò aRiese per rivedere la mamma e<strong>di</strong>chiarò che sarebbe rimasto pertutto il mese con lei. Quella santadonna non si conteneva più per lagioia, ma la festa durò poco, perchétosto le venne in mente che siera all’ultimo giorno del mese.Infatti, l’indomani, suo figlio la lasciòper tornare ai suoi compiti <strong>di</strong>cancelliere a Treviso.● Pio X aveva un vecchio orologio<strong>di</strong> nichel, ricordo della cara mamma.Un giorno un arcivescovo, vedendoche il suo augusto interlocutorelo tirava fuori per saperel’ora, gli mostrò un prezioso orologiod’oro, pregandolo <strong>di</strong> accettarloin cambio: «Santo Padre, vogliamofare a cambio? Ci guadagneremotutti e due».«Oh, no, mai - replicò il Papa -quest’orologio era della mia poveramamma, e ha segnato l’ora dellasua morte. Io me lo terrò semprecaro…» E una lacrima imperlòi suoi occhi.● In un giorno <strong>di</strong> giugno l’erba <strong>di</strong>sseall’ombra <strong>di</strong> un olmo: «Ti sposticontinuamente a destra e a sinistra<strong>di</strong>sturbando la mia pace». El’ombra replicò: «Non io, non io.Guarda verso il cielo». E l’erbaguardò verso l’alto e per la primavolta ammirò l’albero. E ripetènel suo cuore: «Che meraviglia,c’è un’erba più grande <strong>di</strong> me».Kahlil Gibran● È meglio, certamente, che uno siaraddrizzato da piccolo che spez-● Ho avuto tre educatori: la strada,la scuola, la Bibbia. Alla fine è laBibbia quella che ha contato <strong>di</strong>più. È l’unico libro che dovremmopossedere.Duke Ellington● Comincio sempre la mia preghierain silenzio, perché è nel silenziodel cuore che Dio parla. Dio èamico del silenzio: dobbiamoascoltare Dio perché ciò che contanon è quello che <strong>di</strong>ciamo noi,ma quello che lui <strong>di</strong>ce a noi e attraverso<strong>di</strong> noi.● acciamo silenzio prima <strong>di</strong> ascoltarela Parola perché i nostri pensierisiano già rivolti alla Parola.acciamo silenzio dopo l’ascoltodella Parola perché questa ci parlaancora, vive e <strong>di</strong>mora in noi.acciamo silenzio la mattina prestoperché Dio deve avere la primaparola. acciamo silenzio prima<strong>di</strong> coricarci perché l’ultima parolaappartiene a Dio. acciamosilenzio per amore della Parola.Dietrich Bonhoefferche le tuedomande venissero posteal Sindaco, al Parro-Tipiacerebbeco e ad altre autorità <strong>di</strong> <strong>Chiari</strong>?La redazione <strong>di</strong> Claronda sta pensandoad una nuova trasmissionecon interviste ai membri <strong>di</strong> spiccodella nostra comunità.Vorremmo avere la possibilità <strong>di</strong>rivolgere agli intervistati soprattuttodomande proposte dagliascoltatori.Se hai qualche idea (anche solodomande!) non esitare a telefonareal numero 030/713879 (ore pasti)e chiedere <strong>di</strong> Alessandro.Oppure puoi scrivere una e-mailall’in<strong>di</strong>rizzo:alezini@yahoo.itLa redazione <strong>di</strong> Claronda11L’Angelo - <strong>Novembre</strong> <strong>2002</strong>