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N. 9 - Novembre 2002 - Parrocchia di Chiari

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Quanti ricor<strong>di</strong>Tre mesi or sono con le lacrimeagli occhi e il cuore pesante, terminatol’esame <strong>di</strong> maturità noi,ragazzi della ex quinta liceo <strong>di</strong> “Samber”ci lasciammo tra baci, abbracci eaffettuosi saluti con la promessa che cisaremmo rivisti per ricordare insiemegli splen<strong>di</strong><strong>di</strong> momenti trascorsi fiancoa fianco in questi anni <strong>di</strong> comune camminoeducativo. A questo scopo oggici siamo riuniti nuovamente qua aSamber in un piccolo gruppo. Quantiricor<strong>di</strong>!!! Tra una risata e l’altra la memoriavola all’esor<strong>di</strong>o della nostra carrieraliceale quando, ancora sparuti e<strong>di</strong>mberbi, ci trovammo per la prima voltasotto il tetto comune della Casa salesianaper imboccare la via che ciavrebbe portati a <strong>di</strong>venire uomini.Un’infinità <strong>di</strong> avventure da allora!Esperienze uniche e meravigliose: momenti<strong>di</strong> svago (le gite a Roma, Perugia,Barcellona), quei piccoli screzi,inevitabili in una squadra numerosacome la nostra, le comuni fatiche cihanno reso, pur nei limiti <strong>di</strong> una foltacomunità <strong>di</strong> varia estrazione sociale eculturale, un insieme compatto e deciso,in grado <strong>di</strong> affrontare serenamentee con la forza e la solidarietà necessarieuna prova impegnativa quale puòessere solo un esame <strong>di</strong> maturità. E sopra<strong>di</strong> noi, sopra queste piccole gran<strong>di</strong>emozioni, sopra i nostri errori <strong>di</strong> gioventùe le nostre simpatiche “bravate”ha sempre vegliato paziente lo sguardodell’intera comunità educativa. Innanzitutto attraverso la fine e pazienteopera pedagogica del corpo docente,attento sia ad inculcare nelle nostrementi le nozioni in<strong>di</strong>spensabili ad affrontarecon successo le prove e leasperità del mondo del lavoro, sia a<strong>di</strong>n<strong>di</strong>carci il senso <strong>di</strong> tali insegnamenticome strumento <strong>di</strong> ricerca del significatopiù profondo <strong>di</strong> noi stessi e dellavocazione della nostra vita. Dallo stu<strong>di</strong>o<strong>di</strong> materie quali l’inglese, l’astronomia(a proposito: i nostri più sentitiauguri al Prof. abrizio Zotti, recentementesposatosi) e la matematica, passandoattraverso la storia, la filosofia,l’italiano, il <strong>di</strong>segno tecnico e l’educazionefisica (mens sana in corporesano, <strong>di</strong>cevano gli antichi) per finirecon l’impareggiabile pozzo <strong>di</strong> saggezzastorica ed umana rappresentato dalcontatto con la sapienza e la lingua latina,la principale preoccupazione deinostri insegnanti è stata quella <strong>di</strong> motivarecostantemente il nostro stu<strong>di</strong>o e<strong>di</strong> suggerirci le ragioni più vere ed autentichedei nostri sforzi intellettuali.Onnipresenti coa<strong>di</strong>utori in questo delicatoe <strong>di</strong>fficile compito si sono <strong>di</strong>mostratii catechisti che nel corso deglianni si sono succeduti alla guida delpiccolo ma vivace gregge <strong>di</strong> anime dellanostra scuola (don Rossano, donDiego, don ranco, l’impareggiabiledon Bruno).Memori dell’insegnamento <strong>di</strong> DonBosco ci hanno costantemente seguitinel processo <strong>di</strong> maturazione spirituale,chiudendo talvolta un occhio sulle nostrepiccole marachelle (omnia videre,multa <strong>di</strong>ssimulare, pauca corrigere erauna delle massime più seguite dal fondatoredei Salesiani) tentando in ognimodo <strong>di</strong> infondere nel nostro animo iprincipi della fede in Dio e le basi perquel processo <strong>di</strong> ricerca spirituale chedovremo sviluppare da soli nel corsodella nostra esistenza.Come non <strong>di</strong>menticare l’attività <strong>di</strong> tutticoloro che, dai mestieri più semplicima ugualmente degni <strong>di</strong> rispetto (le bidelle,gli obiettori <strong>di</strong> coscienza, il segretarioe l’economo) a quello importantissimodel consigliere, il miticoHelenio (che tutti ricorderemo per lasua simpatia e la grinta mutuata dalmondo del rugby) hanno contribuito arendere più serena e vivibile la nostralunga esperienza scolastica.Terminiamo qui la lista dei nostri ricor<strong>di</strong>,che potrebbe essere assai piùlunga, sperando <strong>di</strong> aver lasciato al lettoreun’idea delle gioie trasmesseci daquesti cinque anni <strong>di</strong> vita comune e del<strong>di</strong>spiacere <strong>di</strong> lasciare questa scuolaalla quale resteremo comunque persempre in<strong>di</strong>ssolubilmente legati.ulvio ZanchettiAlcolisti Anonimie Al-ANON<strong>di</strong> <strong>Chiari</strong>La sede è situata presso l’OratorioCentro Giovanile 2000 in via Tagliata,<strong>Chiari</strong> (BS).Per informazioniA. A.: Giuliana e Giordanotel. 030/710116623Al-ANON: Angelatel. 030/7009866Il gruppo dei “maturi” dell’anno <strong>2002</strong> <strong>di</strong> San Bernar<strong>di</strong>no in gita in Spagna.L’AngeloAnnuale20Postale annuale25L’Angelo - <strong>Novembre</strong> <strong>2002</strong>

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