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N. 9 - Novembre 2002 - Parrocchia di Chiari

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Scuola dell’infanzia PedersoliAccoglienza ed integrazione deglialunni stranieri.Incontriamomammae papàÈquesto il titolo del progetto<strong>di</strong> accoglienza deibambini <strong>di</strong> tre anni, checontinua durante l’anno alla Scuoladell’infanzia Pedersoli. Tale progettoall’inizio delle attività <strong>di</strong>datticheha avuto un’apertura maggiorerelativa all’accoglienza deglialunni stranieri. È retorico <strong>di</strong>reche ormai dobbiamo abituarci aduna società multirazziale, ma nonè cosi scontata l’integrazione <strong>di</strong>queste persone (genitori ed alunni);per questo tutte le insegnantidelle scuole statali dell’infanzia <strong>di</strong><strong>Chiari</strong>, unite ai servizi A.S.L. delterritorio quali tutela minori e assistentisociali, hanno organizzatoun incontro con i genitori deibambini stranieri e attraverso me<strong>di</strong>atriciculturali <strong>di</strong> lingua albanese,ghanese ed araba, hanno spiegatole finalità, l’organizzazione ele modalità d’inserimento dellaScuola dell’infanzia italiana.Al termine c’è stato uno scambiod’ansie, attese, opinioni e abitu<strong>di</strong>nitra genitori ed insegnanti, tuttoattraverso una traduzione simultanea.Erano presenti all’incontroanche i genitori dei bambini giàinseriti nel precedente anno scolastico.È la prima volta che vieneattuato un progetto d’integrazionesignificativo e concreto.Speriamo che tali esperienze possanoavere un seguito e sensibilizzarepiù persone, non solo nellascuola dell’infanzia.ChiaraApostolato della preghiera“Per i vedovi e le vedove che soffrono spesso la solitu<strong>di</strong>ne, affinché trovino confortoe sostegno nella comunità cristiana”.L’esperienza della vedovanzaè nota un po’ a tutti, anche senon vissuta <strong>di</strong>rettamente. Èsufficiente essere vicini a questepersone per comprendere la lorosofferenza. requentemente poiavviene che al “patire” per lamancanza fisica della personacon la quale sono stati con<strong>di</strong>visitutti i momenti più o meno buonidel convivere, si aggiunge, specieper gli anziani, anche qualchemalessere fisico, per cui la sofferenzasi accentua. Il dovere primario<strong>di</strong> essere loro <strong>di</strong> conforto esostegno è naturalmente dei familiarie dei parenti prossimi, maanche <strong>di</strong> tutti i cristiani perché essendotutti figli <strong>di</strong> Dio siamo anchetutti fratelli e sorelle. Il momento<strong>di</strong> sofferenza, sia per la <strong>di</strong>partita <strong>di</strong> persone care che per solitu<strong>di</strong>neo per altre motivazioni, potrebbe creare l’occasione <strong>di</strong> incontrarealtre persone che, contemporaneamente, vivono una realtà più favorevole.Tali incontri porterebbero conforto a chi soffre ed anche potrebberocreare scambi <strong>di</strong> esperienze utili reciprocamente per la <strong>di</strong>versità<strong>di</strong> persone <strong>di</strong> età e con<strong>di</strong>zioni varie. È da ritenere comunque che il confortopiù efficace per tutti può venire dalla preghiera, perché crea unavvicinamento spirituale con i nostri cari defunti e, da cristiani credentiquali siamo, può anche farci ricordare che è destino <strong>di</strong> tutti arrivaredove già si trovano loro; sono molte infatti le persone che <strong>di</strong>cono <strong>di</strong>sentire la vicinanza spirituale dei propri cari. Come allora non pensarea un ritrovarsi per stare insieme sempre in maniera anche più feliceglorificando il Signore? Nel mese <strong>di</strong> novembre ricorre la celebrazionedei defunti ed ognuno ricorda i propri cari con visite al cimitero, partecipandoalle celebrazioni specifiche della Chiesa e soprattutto con leproprie preghiere personali. Aggiungiamo anche una preghiera <strong>di</strong> ringraziamentoal Signore per averci donato la fede per la quale abbiamola confortante fiducia <strong>di</strong> essere sempre protetti da Lui in questa vitaterrena e la speranza <strong>di</strong> raggiungere poi quella futura in amorosa riunioneeterna.In parrocchiaPrimo giovedì del mese, 5 <strong>di</strong>cembre: celebrazione per i sacerdoti, religiosi/e,missionari/e e loro vocazioni. Esposizione del Santissimo Sacramentonella cripta <strong>di</strong> Sant’Agape dalle 15.00 alle ore 16.00; seguirà laSanta Messa.Primo venerdì del mese, 6 <strong>di</strong>cembre: celebrazione de<strong>di</strong>cata al Sacro Cuore<strong>di</strong> Gesù, nella cripta <strong>di</strong> Sant’Agape. Esposizione del Santissimo Sacramentodopo la Santa Messa delle ore 9.00 fino alle ore 11.30 e dalle ore15.00 alle ore 16.00; seguirà la Santa Messa.Dina Galetti17L’Angelo - <strong>Novembre</strong> <strong>2002</strong>

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