4ti nel giorno finale: “Ogni volta che avetefatto queste cose a uno solo <strong>di</strong> questimiei fratelli più piccoli, l’avete fatto ame” (Matteo 25,40). Sia questa parolaun punto costante <strong>di</strong> riferimento e <strong>di</strong>verifica. E vedremo che, se la vivremocon sempre maggiore generosità e coerenza,ci aiuterà a cambiare vita, aportar frutti intorno a noi, ad animarci<strong>di</strong> quell’amore soprannaturale chenon può non favorire un rinnovamentocontinuo <strong>di</strong> vita cristiana.La Parola <strong>di</strong> Dio, pietra incrollabile, èla base del mio vivere cristiano, vivificae consolida la mia storia personale emi aiuta a vivere la morale cristianaperché:la Parola <strong>di</strong> Dio “impressiona”, cioèimprime in me la presenza del Signoree mette in risalto la generosità dell’operare,del riuscire nel bene e del collaborare.Segna un solco nella vita inquanto si può percepire il passo del Signorenella vita personale e il camminonel bene <strong>di</strong>venta perciò più svelto esicuro;la Parola <strong>di</strong> Dio “provoca” in me unarisposta; non mi lascia in<strong>di</strong>fferente,anzi mi stimola a vivere la chiarezzadel comportamento morale orientatoalla verità, alla carità, alla fraternità egiustizia;la Parola <strong>di</strong> Dio vuole essere “ricordata”e sottolinea continuamente l’emergeredella responsabilità personale ecomunitaria, come suggerisce la paraboladei “talenti”, da usare, accresceree confrontare.Con l’ascolto della Parola del Signore,siamo animati a vivificare la vita <strong>di</strong> famigliae <strong>di</strong> comunità ecclesiale, facendocipromotori dei valori in<strong>di</strong>spensabilie inalienabili, quali la vita stessa,l’amore, la pace, la solidarietà e la giustizia,la verità, il perdono e la carità.Per vivere questi valori è certo necessarioaccrescere l’amore alla Parola <strong>di</strong>Dio che continuamente possiamo accostarefrequentando la catechesi degliadulti, in modo da essere fedeli trasmettitoridella fede in Cristo Gesù risortocon la particolare attenzione allegiovani generazioni.“Questa è la fede, questa è la fede dellaChiesa e noi ci gloriamo <strong>di</strong> professarla inCristo Gesù nostro Signore!”.don RosarioRipartire da CristoÈil titolo <strong>di</strong> un libretto de<strong>di</strong>catoa tutte le mamme e le sposedella <strong>Parrocchia</strong> dei SS. austinoe Giovita in <strong>Chiari</strong>. Si presenta inuna veste nuova e aggiornata; è statoconsegnato nella festa della Madonnadel S. Rosario, patrona delle mamme edelle spose: esse durante gli anni hannosentito il bisogno <strong>di</strong> unirsi in una associazioneben organizzata e compaginatain modo tale da essere presente inmodo singolare nella vita della comunitàparrocchiale. Ho accolto volentieri<strong>di</strong> accompagnare questa associazione,coor<strong>di</strong>nata dalla Presidente e dalleDecurione, che guidano i vari gruppicon <strong>di</strong>sponibilità. Ho potuto considerarecon meraviglia e commozionel’impegno che tutte hanno profuso peril bene della associazione e della comunità,per la quale ogni giorno esse preganoe per la quale hanno una <strong>di</strong>stintade<strong>di</strong>zione, riservando un ricordo particolare quando una è chiamata dalSignore alla beatitu<strong>di</strong>ne in Dio Padre. È un segno <strong>di</strong> carità cristiana sensibilee notevole.Siamo ancora agli inizi del nuovo millennio e mi sembra bello fare nostrol’invito a Ripartire da Cristo per il cammino generoso <strong>di</strong> bene nella famigliae nella nostra comunità. Il libretto contiene una serie <strong>di</strong> riflessionispirituali, <strong>di</strong> preghiere per ogni evento <strong>di</strong> famiglia, <strong>di</strong> verità proprie delcatechismo della Chiesa che servono come momenti <strong>di</strong> formazione cristianae <strong>di</strong> catechesi in famiglia. Guida la testimonianza <strong>di</strong> fede che si intendecontinuamente vivere e trasmettere in nome della nuova evangelizzazionee in aiuto alle nuove generazioni. Il <strong>di</strong>ffonderlo può servire ad accrescereanche il numero delle adesioni, cosa buona che si auspica certamente.Alcuni impegni sono evidenziati: annunziare il Vangelo e viverlo con coerenzasia pure in un mondo che continuamente cambia, servire la vita conamore e corresponsabilità, <strong>di</strong>ffondere ovunque e sempre la verità e pregaresenza stancarci mai, guardare avanti e in alto, prendendo sempre illargo, per essere insieme ai giovani e alle giovani sentinelle del mattino inuna formazione cristiana, <strong>di</strong> cui vogliamo essere autentici protagonisti,donando una limpida e gioiosa testimonianza della fede e della sua continuatrasmissione.Colgo l’occasione per ringraziare tutte le mamme e le spose della associazioneper quanto esse sono e fanno anche per il bene della parrocchia;esse ogni anno fanno celebrare 12 uffici funebri per le defunte madri cristianee per ogni mamma o sposa defunta due sante messe e uniscono unaconsistente offerta per le opere parrocchiali (in tutto nell’anno 2001 circa7.500 euro).Invoco su tutte le madri e spose cristiane, le loro famiglie e tutta la comunitàla protezione della Vergine Maria del Santo Rosario, dei nostri PatroniSanti austino e Giovita e Sant’Agape.don Rosario, prevostoL’Angelo - <strong>Novembre</strong> <strong>2002</strong>
Consiglio Pastorale <strong>Parrocchia</strong>leIniziazione cristiana e fedeIl Consiglio Pastorale ha ripreso le sue riunioni mensilidopo la pausa estiva. La sera del 20 settembre,all’Oasi Sant’Angela Merici, è stata presentata la LetteraPastorale del nostro Vescovo (pubblicata interamenteanche su L’Angelo <strong>di</strong> ottobre), dove spicca l’attenzionealla fede e l’esortazione al lavoro “insieme”, ossia nonsolo alla collaborazione, ma ad<strong>di</strong>rittura all’assunzione <strong>di</strong>corresponsabilità tra presbiteri e laici nella conduzionedella Comunità parrocchiale. A questo proposito, il 2 ottobrescorso, presso il Centro Giovanile, c’è stato l’incontrocon Monsignor rancesco Beschi, inviato dalla Curia,il quale ha illustrato nel dettaglio ai presenti il pensierodel Vescovo. Dunque, in un piano per la nuova evangelizzazione,occorre fare attenzione al cammino <strong>di</strong> iniziazionecristiana per raggiungere la fede in Gesù Cristo, poichénon è sufficiente aver ricevuto il Battesimo per sentirsiveri cristiani. Durante questo cammino, questo percorso,si ricevono i vari Sacramenti, ma la fede interverrà perconvinzione, in<strong>di</strong>pendentemente dai Sacramenti stessi.Con queste premesse, il Consiglio Pastorale ha ripresol’analisi sui meto<strong>di</strong> più efficaci per attuare l’iniziazione cristianae preparare un piano organico <strong>di</strong> lavoro che coinvolgeràeducatori, catechisti e famiglie. Durante le riunionidell’anno pastorale precedente si erano, <strong>di</strong> volta in volta,considerati dei progetti <strong>di</strong> Pastorale Giovanile, quin<strong>di</strong>la realtà degli Oratori e, infine, i rapporti fra Oratori e territoriocon la messa a fuoco dei relativi problemi e <strong>di</strong>fficoltà.Gli ostacoli maggiori derivano dal fatto che molti adulti,pur essendo stati battezzati, <strong>di</strong>mostrano in<strong>di</strong>fferenza perla loro religione con la mancanza <strong>di</strong> fede. Succede spessoche le famiglie man<strong>di</strong>no i figli alla catechesi come preparazioneai Sacramenti, ma non trasmettano loro la vera fedecristiana che essi stessi non hanno, oppure non praticano.Magari accompagnano i bambini alla Messa, ma non entranocon loro, <strong>di</strong>mostrando già con l’esempio che dagran<strong>di</strong> si può farne a meno. Con questa mentalità si ricevonoi Sacramenti - Confessione, Comunione e Cresima -più che altro per abitu<strong>di</strong>ne, non per convinzione: sono occasioniper fare festa un giorno, un pranzo, dei doni, quasiniente a che vedere con la fede.Per trovare soluzioni adeguate alla situazione, la seradell’11 ottobre, presso il Centro Giovanile, i Consiglieri sisono sud<strong>di</strong>visi in gruppi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o. Essendo molto vasta lamateria, ogni gruppo si sta occupando <strong>di</strong> un settore preciso:catechisti e percorsi <strong>di</strong>fferenziati; iniziazione cristiana- famiglia e genitori; liturgia e sacramenti; iniziazione cristianae carità.Nella riunione <strong>di</strong> novembre il referente <strong>di</strong> ogni gruppoporterà in Consiglio le conclusioni, che verranno così resenote.Ida Ambrosiani5Il pensiero <strong>di</strong> quel capodanno2000 accompagnò Lui per circatre mesi e gli <strong>di</strong>ede l’opportunità<strong>di</strong> focalizzare la vera causa <strong>di</strong> quellaconflittualità che, da semplice argomentazione,lo aveva coinvolto tantoda portarlo a fare una seria introspezione.Si era scoperto egocentrico enon egoista. Il suo modo <strong>di</strong> pensare e<strong>di</strong> analizzare la realtà evidenziava ilsuo stile del tutto in<strong>di</strong>viduale che defraudavagli spazi intellettuali <strong>di</strong> Lei. Iloro incontri si svolgevano regolarmentesecondo mo<strong>di</strong> e tempi <strong>di</strong> lavoroe le argomentazioni a questo riguardonon mancavano mai. Quel momentoin cui però Lei aveva preso come inuna nicchia la mano <strong>di</strong> Lui costituivaspunto <strong>di</strong> confidenze e scambi verbali.Si trovò a confidarle: “Non pensavo <strong>di</strong>provare una sensazione <strong>di</strong> tenerezza!Mi sono sentito riscaldare, intenerirecome un bambino quasi”. ProvandoCOSTRUIRSI IN...Esseri <strong>di</strong> un progettonuovi sentimenti alle confidenze <strong>di</strong>Lui gli rispose sorridendo: “Non ti sarestiaccorto <strong>di</strong> essere conflittuale, senon ti avessi proposto <strong>di</strong> ragionarneper rivedere il tuo egocentrismo”. RisposeLui can<strong>di</strong>damente: “Non pensavo<strong>di</strong> uscire così allo scoperto… mi haiaiutato però ad aprire una finestra circail mio modo <strong>di</strong> pensare”.Differenze arricchenti <strong>di</strong> psicologie <strong>di</strong>verse!Ci fu una settimana nella qualela nostra coppia decise <strong>di</strong> fare un contodelle qualità ricevute in dote dallavita. Potevano mettere in comune uncorredo genetico provvidenziale! Loavevano sviluppato nei mo<strong>di</strong> dellaconvivenza familiare, amicale e sociale.amiglia e scuola, aggregazioni eamici, frequentazioni a moduli <strong>di</strong> sensibilizzazionee formazione erano statiil loro recente passato. Decidendo <strong>di</strong>“biciclettare” un sabato nella campagnache amavano, in un aria marzolinatiepida, si fecero reciprocamente confidenzache in <strong>di</strong>eci mesi si erano frequentatie incuriositi, avevano approfon<strong>di</strong>to,con<strong>di</strong>viso e convissuto scoprendosianche al passo con i tempi. Sierano <strong>di</strong>mostrati capaci <strong>di</strong> esprimere emanifestarsi e ancor più desiderosi <strong>di</strong>continuare in quel cammino intrapresodove vedevano tante aperture possibili.Lui aveva ora capito che si può essererealisti e poetici, sentimentali e romanticial contempo, e nel pieno rispettodella reciproca conoscenza; sipuò anzi migliorare riscontrando <strong>di</strong>essere parte <strong>di</strong> un progetto. Valevaquin<strong>di</strong> la pena <strong>di</strong> continuare in quelprogetto procedendo in coppia nelmedesimo cammino.Piergiorgio Capraprofamiliabs@intefre.itL’Angelo - <strong>Novembre</strong> <strong>2002</strong>