2009_04_Aprile - Anpi Reggio Emilia
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cultura<br />
REGGIO EMILIA-<br />
Viaggio Nella<br />
Memoria<br />
La partecipazione sempre crescente di<br />
studenti e di scuole, che per il <strong>2009</strong> supera<br />
tutte le precedenti edizioni, fa del<br />
Viaggio della Memoria una grande occasione<br />
di formazione, di educazione ai<br />
diritti umani e di preparazione ad essere<br />
cittadini del mondo attivi e consapevoli.<br />
La meta di quest’anno è la città di Berlino<br />
un grande museo a cielo aperto che<br />
offre una ricchissima possibilità di studio<br />
della storia contemporanea.<br />
I due turni, in cui era articolato il Viaggio<br />
<strong>2009</strong>, organizzato da Istoreco in collaborazione<br />
con l’ANPI reggiana e il Comune<br />
e la Provincia di <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>, hanno<br />
portato a Berlino complessivamente ottocento<br />
persone, quattrocento il primo e<br />
quattrocento il secondo.<br />
Il Viaggio ha visto la partecipazione del<br />
sindaco di <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> Graziano Delrio,<br />
dell’assessore alla scuola Gian Luca<br />
Chierici della Provincia di <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong><br />
e dell’assessore alla Solidarietà Marcello<br />
Stecco, del presidente del consiglio comunale<br />
Nando Rinaldi, degli assessori<br />
14<br />
aprile <strong>2009</strong><br />
notiziario anpi<br />
Due viaggi organizzati<br />
da ISTORECO<br />
in collaborazione con ANPI<br />
di Correggio Ilenia Malavasi e Marcello<br />
Bulgarelli e dell’assessore alla Scuola di<br />
Castelnovo Monti Giuliano Maioli.<br />
Ricordiamo, infi ne, le scuole che hanno<br />
“viaggiato” con Istoreco: Cattaneo-<br />
Castelnovo Monti, Russel-Guastalla, ex<br />
Motti convitto Corso-Correggio, Einaudi-<br />
Correggio, Gobetti-Scandiano e da <strong>Reggio</strong><br />
<strong>Emilia</strong>: Spallanzani, Zanelli, Matilde<br />
di Canossa, Iodi, BUS Pascal, Tricolore,<br />
Filippo Re, Moro, ITI Nobili, Secchi.<br />
Il racconto di chi c’era<br />
È di 1066 chilometri, ossia sedici ore di<br />
pullman, la distanza fra la nostra città e<br />
Berlino, capitale della Germania e del<br />
Ricordo. Non sapevo cosa mi sarebbe<br />
accaduto, non conoscevo quei luoghi e<br />
quegli avvenimenti se non grazie a dei<br />
fogli sparsi di libri o articoli di giornale.<br />
Esserci catapultati, vedere con i propri<br />
occhi e sentire sulla propria pelle quel<br />
vento freddo è tutta un’altra cosa. Ciò che<br />
mi ha segnato maggiormente del campo<br />
di concentramento di Ravensbrück (a<br />
Il fi lm sul Viaggio <strong>2009</strong> verrà proiettato<br />
sabato 25 aprile (ore 20.30 - Piazza Martiri<br />
del 7 luglio - <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>)<br />
pochi chilometri dal centro della città),<br />
del museo e del monumento alle vittime<br />
dell’olocausto è quel silenzio così doloroso,<br />
così carico di solitudine che nessuna<br />
foto, nessun libro di storia può descriverti<br />
o fartelo immaginare. È al tempo stesso<br />
però un rumore assordante da cui non ti<br />
puoi staccare, che ti assorbe e ti consuma,<br />
che, se lo sai cogliere (cosa quanto<br />
mai più rara nel tran-tran della società di<br />
oggi, ti cambia profondamente. Molto<br />
spesso, durante quei giorni, mi è capitato<br />
di provare ad “immedesimarmi” in quelle<br />
persone imprigionate e private della propria<br />
umanità. È una sensazione strana e<br />
potente, che non avevo mai provato proprio<br />
perché non potevo sentirmi vicino a<br />
delle foto o delle descrizioni lontane dalla<br />
mia esperienza. Questo viaggio, questo<br />
percorso nella memoria ha reso tutto ciò<br />
possibile e, probabilmente, è proprio questo<br />
il suo signifi cato. Ora posso davvero<br />
sentirmi vicino a quei luoghi e a quei fatti,<br />
posso credere di essere diventato parte di<br />
quella storia. Questo perché i miei occhi<br />
Le foto grandi in alto sono di Francesco Pattacini