06.04.2013 Views

2009_04_Aprile - Anpi Reggio Emilia

2009_04_Aprile - Anpi Reggio Emilia

2009_04_Aprile - Anpi Reggio Emilia

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

famiglia ma se il lavoro viene a mancare<br />

in una famiglia non solo alla donna ma<br />

anche ali ‘uomo, come si può conciliare<br />

questo? Che cosa viene prima?<br />

Ginetta: “Bella domanda! Anche perché<br />

la gente si è abituata ad avere delle esigenze<br />

che adesso ritengono esigenze che<br />

magari una volta non lo erano, e ci vogliono<br />

dei soldi...”.<br />

Giuseppina: “Secondo me bisognerebbe<br />

avere abbastanza per vivere dignitosamente”.<br />

Ancora Ginetta: “La dignità, avere almeno<br />

quella. Dove c’è la famiglia e non ci<br />

sono i soldi è un bel problema!”.<br />

Giuseppina centra il punto su cui sono<br />

(siamo) tutte d’accordo: “E avere di che<br />

mangiare, vestirsi, non avere problemi a<br />

pagare la luce, l’affi tto... la famiglia sicuramente<br />

ha un peso importante, ma ci deve<br />

essere anche il lavoro. Altrimenti diventa<br />

diffi cile. Le belle parole poi quando non<br />

hai da mangiare, diciamola crudamente<br />

la cosa, tutti qua a dirci che ci vogliamo<br />

bene, sappiamo che la povertà, le ristrettezze<br />

economiche ti creano anche degli<br />

ostacoli in famiglia, si litiga più spesso,<br />

ci sono grossi problemi quando non hai<br />

Un altro momento dell’intervista<br />

di che vivere... dopo puoi avere tre fi gli e<br />

volergli molto bene ma la tua testa è impegnata<br />

alla sopravvivenza e in questo altro<br />

caso la famiglia ne risentirebbe; quindi<br />

l’ideale sarebbe questo equilibrio dire:<br />

va bene, scelgo di non lavorare, di stare<br />

coi miei fi gli, mio marito guadagna quello<br />

che guadagna. Ce lo facciamo bastare,<br />

viviamo tutti felici e contenti. Se uno può<br />

e vuole fare questo tipo di scelta... però è<br />

chiaro che bisogna avere la possibilità di<br />

lavorare...”.<br />

Ma ci sono delle donne che scelgono<br />

il lavoro e non la famiglia oppure che<br />

vogliono’ avere tutte e due... “Sì – dice<br />

Giuseppina – la maggior parte vuole avere<br />

tutte e due... ci sono le mamme che<br />

lavorano e che riescono ad essere delle<br />

brave mamme...”. “Ci sono delle super<br />

mamme!” chiosa beffarda Ginetta.<br />

In “soccorso” al diritto delle donne di<br />

essere lavoratrice e madri dovrebbero<br />

intervenire i servizi consultori, asili<br />

nido, scuole materne. Ma sono in questo<br />

momento suffi cienti?<br />

Giuseppina: “No, assolutamente no! Siamo<br />

sinceri non lo erano neanche prima!<br />

Adesso meno che mai. Come si fa? Se<br />

politica<br />

vuoi lavorare, e hai la fortuna di lavorare<br />

ancora, devi portare tuo fi glio all’asilo<br />

nido, e sai che parte del tuo stipendio o<br />

quasi tutto il tuo stipendio deve andare lì.<br />

E anche qui sei costretta a scegliere tra:<br />

tengo il mio lavoro, do tutti i miei soldi<br />

all’asilo perché mio fi glio possa andarci<br />

oppure: smetto di lavorare e tengo a casa<br />

mio fi glio e ho meno soldi? Spesso le<br />

donne sono purtroppo costrette a questa<br />

scelta, e non è una scelta facile, sempre!<br />

Anche perché gli ammortizzatori sociali,<br />

le istituzioni ci aiutano veramente poco<br />

in un momento di crisi come questa. Io<br />

mi sento molto abbandonata, nel senso<br />

che ora sarò a casa, però quando mio fi -<br />

glio avrà tre mesi, dovrò tornare a lavorare<br />

in ceramica (perché la mia azienda.<br />

l’Ariana, sta facendo un piano di ricollocamento<br />

in un’altra azienda del gruppo).<br />

Sé verrò chiamata sarò di nuovo di fronte<br />

alla scelta: vado a lavorare e lascio mio<br />

fi glio di tre mesi che magari voglio allattare?<br />

O smetto di lavorare e tengo mio fi -<br />

glio? Non ci sarà nessuno che ti dice: ‘Dai<br />

lo porti qua, spendi cento euro’ oppure...<br />

probabilmente io sceglierò di tenere mio<br />

fi glio”.<br />

Ginetta: “lo conosco donne che non rinunciano<br />

a lavorare, perché non vogliono<br />

rinunciare a tutti gli agi che ciò comporta...”.<br />

Giuseppina: “Io rispetto queste donne,<br />

l’importante, poi, che uno trovi l’equilibrio,<br />

che abbia la possibilità di scegliere<br />

quello che vuole fare”.<br />

Ginetta: “Certo...”.<br />

Giuseppina: “Un conto è essere costrette<br />

dalla società a dire adesso cosa devo<br />

fare... di fronte a questa scelta devi scegliere<br />

dolorosamente, perché a volte qualcuno<br />

lo fa in maniera dolorosa e quella<br />

che vuole essere una donna in carriera,<br />

deve sacrifi care un po’ i suoi fi gli...”.<br />

Antonella: “Magari glieli tira su i genitori<br />

o... io l’ho fatto con quella grande, purtroppo<br />

sono stata costretta a far così...”.<br />

Ginetta: “Una questione è essere costretti...<br />

un mutuo da pagare...”.<br />

Apriamo un altro capitolo della discussione.<br />

E domandiamo, un po’ sospesi fra<br />

passato presente e futuro: Che rapporto<br />

ci può essere fra le donne che hanno<br />

combattuto nella Resistenza e le donne di<br />

adesso. Che cosa possono fare le donne<br />

dell’ANPI per le altre donne, come voi<br />

ad esempio, come possono aiutarvi, darvi<br />

messaggi di speranza, di coraggio...<br />

aprile <strong>2009</strong><br />

notiziario anpi<br />

7

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!