IL NOTIZIARIO ANPI – Periodico di politica, storia, memoria, cultura e informazione varia
la finestra sul cortile Hasta la victoria siempre! Un progetto titanico. Più di dieci anni di lavoro di documentazione, sette anni di letture e indagini, tre di riprese. Queste sono le premesse per capire la cinebiografi a su Che Guevara, fi rmata Steven Soderbergh e interpretata da Benicio del Toro, Premio come Migliore Attore a Cannes 2008. Quattro ore e mezza di fi lm, divise in due parti, il secondo arriverà il 1° maggio CHE – L’Argentino racconta l’ascesa del Che nella rivoluzione cubana, da medico a comandante a eroe rivoluzionario. Il 26 novembre del 1956 Fidel Castro salpa per Cuba con 80 ribelli. Uno di quei ribelli è Ernesto “Che” Guevara, un medico argentino che condivide il sogno di Fidel: rovesciare la dittatura corrotta di Fulgencio Batista e creare una società nuova ispirata a ideali di giustizia e uguaglianza. Come testimoniano le sequenze che mostrano il Che all’Onu nel ’64. Il Che si rivela indispensabile come combattente e impara presto l’arte della guerriglia, diventando il beniamino dei suoi compagni e del popolo cubano. La marcia per arrivare all’Avana dura più di due anni: dopo un lungo periodo sulle montagne della Sierra Maestra, senza mezzi, armi, tra combattimenti, litigi, arruolamento e addestramento di volontari, istruzione minima per gli analfabeti, cura dei malati, la colonna del Che conquista Santa Clara. La corruzione del potere locale e la scelta dei soldati di passare nelle fi la dei rivoluzionari si rivelano decisive per i passi successivi. Le altre fazioni di oppositori, reduci dalla conquista di Santiago e di Yaguajay, si uniscono a loro. La presa di Cuba si rivela lunga e faticosa. Solo nel gennaio del 1959 l’Avana sarà in mano dei rivoluzionari. “Il vero rivoluzionario è guidato da grandi sentimenti d’amore”, diceva Ernesto Che di Nicoletta Gemmi Guevara. E questi sentimenti di amore hanno anche motivato il regista Steven Soderbergh a intraprendere questa imponente avventura, un biopic per raccontare un mito, un’icona, un rivoluzionario appassionato e serio che ha fatto la Storia. Uno dei guerriglieri più amati al mondo e il più emblematico delle tradizioni latino-americane. “Non ho mai voluto raccontare l’immagine politica del Che – afferma il regista – né avvalorare le sue teorie ma solo riportare sullo schermo il suo percorso umano. E’ questo il lato di Guevara che mi ha sempre conquistato”. Il fi lm uscito negli Usa l’anno scorso non ha sbancato il botteghino, forse per la lunghezza, per la decisione di girarlo in spagnolo e per il tema politico, critico con il governo americano. CHE ha, invece, trionfato in Spagna e a Cuba. “Ci aspettavamo – afferma Del Toro (anche produttore della pellicola) – una reazione freddina negli USA, ringrazio però il mio amico Sean Penn che ci ha aiutato moltissimo a promuovere il fi lm, dato che lo considera un lavoro straordinario”. “E’ il ruolo più diffi - cile – conclude l’attore – e ambizioso che abbia mai interpretato. Ma anche quello di cui vado più fi ero dato che Guevara era un essere umano con una forza di volontà eccezionale, una straordinaria capacità di sacrifi cio e un grande altruista”. 10 aprile CHE – L’Argentino (CHE – The Argentine, Francia/Spagna/Usa, 2008) Regia di Steven Soderbergh con Benicio Del Toro, Demián Bichir, Santiago Cabrera, Elvira Mínguez, Jorge Perugorría, Catalina Sandino Moreno, Rodrigo Santoro - 131’, Bim, storico/ biografi co aprile <strong>2009</strong> notiziario anpi 47