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La Gronda di Genova - Urban Center - Comune di Genova

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Il problema<br />

<strong>Gronda</strong> <strong>di</strong> Ponente si riduce <strong>di</strong> 2 punti<br />

percentuali per le strade urbane, mentre<br />

incrementa <strong>di</strong> +1% per l’autostrada.<br />

Questo dato consente <strong>di</strong> stimare gli effetti<br />

della realizzazione delle opere <strong>di</strong><br />

nuova viabilità previste a <strong>Genova</strong> sulla<br />

congestione del traffi co veicolare. I livelli<br />

<strong>di</strong> congestione della rete stradale urbana<br />

e autostradale si riducono sensibilmente<br />

nello scenario al 2020 costruito considerando<br />

realizzata la <strong>Gronda</strong> <strong>di</strong> Ponente:<br />

<strong>di</strong>minuisce la congestione delle strade<br />

urbane <strong>di</strong> 1 punto percentuale e <strong>di</strong> valori<br />

compresi tra il 5 e il 13% per l’autostrada<br />

in base al tipo <strong>di</strong> tracciato considerato<br />

per la <strong>Gronda</strong> in attraversamento della<br />

Val Polcevera.<br />

Gli scenari <strong>di</strong> traffi co costruiti grazie al<br />

modello <strong>di</strong> simulazione intermodale utilizzato<br />

nel Pum, in<strong>di</strong>cano che gli effetti<br />

della realizzazione delle opere <strong>di</strong> nuova<br />

viabilità previste a <strong>Genova</strong> sulla congestione<br />

del traffi co veicolare ridurranno<br />

la congestione unicamente per le strade<br />

urbane <strong>di</strong> circa il 2%. Il risultato va<br />

ricondotto alla natura del dato considerato<br />

che riguarda unicamente gli spostamenti<br />

urbani interni al comune effettuati<br />

nelle ore <strong>di</strong> punta della mattina e<br />

che non considera i movimenti dei mezzi<br />

pesanti.<br />

Gli scenari della mobilità urbana, costruiti<br />

con lo stesso modello, evidenziano<br />

che gli interventi <strong>di</strong> potenziamento<br />

del trasporto pubblico e della ferrovia incrementeranno<br />

del 2,3% l’uso del mezzo<br />

pubblico per gli spostamenti urbani al<br />

2020, sia nello scenario con <strong>Gronda</strong> che<br />

nello scenario senza <strong>Gronda</strong> e in<strong>di</strong>pendentemente<br />

dal tracciato scelto (interme<strong>di</strong>o,<br />

alto o basso).<br />

<strong>La</strong> simulazione degli effetti degli interventi<br />

<strong>di</strong> potenziamento del trasporto<br />

pubblico e del servizio ferroviario sulla<br />

ripartizione modale tiene conto degli incrementi<br />

<strong>di</strong> capacità <strong>di</strong> servizio stimati<br />

dal <strong>Comune</strong> (per il trasporto pubblico<br />

urbano) e da Rfi (per il nodo ferroviario:<br />

riorganizzazione del nodo <strong>di</strong> <strong>Genova</strong> Brignole<br />

con l’attestamento del Servizio ferroviario<br />

metropolitano e il capolinea della<br />

metropolitana prolungata; rifacimento<br />

del nodo <strong>di</strong> Sampierdarena; realizzazione<br />

del bypass ferroviario Voltri-Giovi).<br />

In particolare, l’insieme degli interventi<br />

ferroviari porterà nel 2015, un incremento<br />

della capacità <strong>di</strong> servizio pari a + 43%<br />

per i treni <strong>di</strong> lunga percorrenza (circa<br />

100 treni), + 25% per i treni del trasporto<br />

regionale (oltre 400 treni) e + 80% per il<br />

trasporto merci (140 treni merci).<br />

Un tema rilevante affrontato per valutare<br />

le <strong>di</strong>namiche della mobilità nel nodo Genovese<br />

ha riguardato le attività del porto<br />

<strong>di</strong> Sampierdarena e <strong>di</strong> Voltri, i programmi<br />

<strong>di</strong> espansione dei servizi portuali già<br />

in essere e le stime sulla capacità produttiva<br />

del porto. Con la fi nalità <strong>di</strong> confrontarsi<br />

criticamente con le previsioni,<br />

considerate “ottimistiche”, <strong>di</strong> espansione<br />

dell’attività portuale assunte nello stu<strong>di</strong>o<br />

trasportistico <strong>di</strong> Aspi, il laboratorio, grazie<br />

al contributo <strong>di</strong> Luigi Barone dell’Autorità<br />

portuale, ha potuto confrontarsi<br />

con le previsioni <strong>di</strong> crescita dell’attività<br />

produttiva del porto che sono riconducibili<br />

ai programmi <strong>di</strong> espansione già approvati<br />

e alle opere <strong>di</strong> miglioramento della<br />

produttività del terminal <strong>di</strong> Voltri, che<br />

porteranno la capacità produttiva dagli<br />

attuali 1.900.000 teu a 3.250.000 teu entro<br />

il 2015. Questa crescita programmata<br />

che necessita <strong>di</strong> un potenziamento dei<br />

collegamenti ferroviari, ma anche della<br />

viabilità, in particolare per la crescita<br />

del settore dei rotabili, non sarebbe comunque<br />

suffi ciente a mantenere un posizionamento<br />

competitivo del porto sul<br />

lungo periodo. In termini <strong>di</strong> ripartizione<br />

modale, se la domanda aggiuntiva nel<br />

settore dei contenitori può trovare una<br />

risposta adeguata nel potenziamento<br />

del trasporto ferroviario, la crescita del<br />

settore dei rotabili necessiterebbe <strong>di</strong> un<br />

ulteriore potenziamento del trasporto su<br />

gomma.<br />

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