La Gronda di Genova - Urban Center - Comune di Genova
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<strong>La</strong> progettazione e i lavori<br />
L’impatto sulle abitazioni<br />
Nel paragrafo su ‘I tracciati presentati<br />
da Autostrade per l’Italia’ è stata riportata<br />
una tabella con il numero <strong>di</strong> residenti<br />
compresi nella fascia dei 25 metri e<br />
quelli compresi nella fascia 25-60 metri.<br />
Riteniamo che le cifre siano suffi cienti a<br />
rendere la misura dell’impatto materiale<br />
<strong>di</strong> ciascun tracciato. In questo paragrafo<br />
tentiamo <strong>di</strong> fornire una restituzione <strong>di</strong><br />
quelle che sono state le reazioni da parte<br />
dei citta<strong>di</strong>ni e delle istituzioni.<br />
Una prima considerazione va fatta sul<br />
numero <strong>di</strong> domande e <strong>di</strong> interventi riferiti<br />
alle abitazioni coinvolte dai tracciati,<br />
che è relativamente basso se si considera<br />
la risonanza data dalla stampa<br />
alla pubblicazione sul sito del <strong>di</strong>battito<br />
pubblico degli elenchi dei numeri civici<br />
potenzialmente da espropriare. Domande<br />
ed interventi, oltretutto, si riferiscono<br />
più a principi generali (sulla delimitazione<br />
delle fasce <strong>di</strong> rispetto, sulla defi nizione<br />
degli indennizzi, sulle eventuali zone<br />
prescelte per le ricollocazioni), che non<br />
a casi specifi ci.<br />
Ciò non corrisponde, evidentemente,<br />
ad un <strong>di</strong>sinteresse dei partecipanti agli<br />
incontri per l’argomento. Le proteste<br />
raccolte sono riconducibili in gran<strong>di</strong>ssima<br />
parte al fatto che i tracciati passano<br />
vicino o sopra alle abitazioni, e notevole<br />
successo ha ottenuto la psicologa Daniela<br />
Mannucci (Ist), all’incontro del 4<br />
aprile, nell’interpretare con toni drammatici<br />
il sentimento <strong>di</strong> chi sta vivendo il<br />
rischio <strong>di</strong> dover lasciare la propria casa.<br />
Ma si può <strong>di</strong>re che, in questa fase, senso<br />
civico, spirito comunitario e sensibilità<br />
collettive abbiano prevalso, rispetto all’espressione<br />
<strong>di</strong> interessi in<strong>di</strong>viduali.<br />
Del resto, la pubblicazione dei numeri<br />
civici rispondeva ad un doppio or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong><br />
esigenze, affatto lontano dall’intenzione<br />
<strong>di</strong> sollevare atteggiamenti <strong>di</strong> tipo nimby<br />
e, tantomeno, <strong>di</strong> creare inutili allarmismi.<br />
Da un lato, infatti, con la pubblicazione si<br />
è voluto conferire massima trasparenza<br />
nel trattare gli impatti che la realizzazione<br />
della <strong>Gronda</strong> comporterebbe per il<br />
territorio, a partire da uno dei pochi dati<br />
certi a <strong>di</strong>sposizione; dall’altro lato, si è<br />
cercato, con la pubblicazione degli elenchi,<br />
<strong>di</strong> informare e rendere partecipi tutti<br />
coloro che, abitando vicino ai tracciati,<br />
avrebbero potuto contribuire ad ampliare<br />
il patrimonio conoscitivo <strong>di</strong> partenza, ed<br />
a rendere le decisioni future quanto più<br />
possibile consone alle loro necessità ed<br />
aspettative.<br />
Nel corso del <strong>di</strong>battito le risposte sul<br />
tema fornite da parte <strong>di</strong> Aspi e, soprattutto,<br />
da parte del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Genova</strong>, si<br />
sono fatte via via più esaustive. Gli iniziali<br />
riman<strong>di</strong> all’esperienza compiuta su<br />
via Colano, (illustrata dettagliatamente<br />
nel Quaderno <strong>di</strong> Paolo Francescangeli<br />
del 27 aprile 2009) hanno lasciato spazio<br />
ad una più chiara e specifi ca defi nizione<br />
<strong>di</strong> quelle che sarebbero le procedure<br />
e le misure da adottarsi nelle fasi<br />
successive.<br />
Un primo passo in tal senso è costituito<br />
dalla Decisione della Giunta Comunale<br />
del 26 febbraio 2009, in cui l’organo amministrativo<br />
si impegna a:<br />
a. contenere il più possibile il numero<br />
<strong>di</strong> abitazioni da demolire e <strong>di</strong> attività<br />
produttive da ricollocare (…);<br />
b. garantire che gli immobili da demolire<br />
verranno acquistati da Autostrade<br />
per l’Italia me<strong>di</strong>ante trattativa <strong>di</strong>retta<br />
coi proprietari, sotto il controllo del<br />
<strong>Comune</strong> e <strong>di</strong> esperti nominati dai<br />
proprietari stessi;<br />
c. rendersi parte attiva nei confronti<br />
della Regione per l’erogazione delle<br />
indennità aggiuntive previste dalla<br />
L.R. 39/07<br />
d.<br />
mettere a <strong>di</strong>sposizione aree <strong>di</strong> proprietà<br />
comunale nella Valpolcevera<br />
per l’eventuale ricollocazione delle<br />
attività produttive;<br />
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