La Gronda di Genova - Urban Center - Comune di Genova
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<strong>La</strong> progettazione e i lavori<br />
economico, con la riparametrizzazione<br />
<strong>di</strong> una serie potenzialmente infi nita <strong>di</strong><br />
soluzioni rispetto ai costi dell’opera in<br />
<strong>di</strong>scussione; a quello conoscitivo, man<br />
mano che vengono approfon<strong>di</strong>ti i rapporti<br />
causa-effetto; da quello partecipativo,<br />
che varia a seconda delle questioni in<br />
gioco, della trasparenza, delle informazioni<br />
circolanti, e del capitale sociale esistente;<br />
a quello emozionale, in ragione <strong>di</strong><br />
quanto i vari in<strong>di</strong>vidui investono nella vicenda.<br />
Tutte queste trasformazioni tendono<br />
a mutare il senso attribuito collettivamente<br />
a qualsiasi piano o programma<br />
defi nito precedentemente. <strong>La</strong> progettazione<br />
<strong>di</strong> una grande opera dovrebbe <strong>di</strong><br />
conseguenza essere interpretata primariamente<br />
come occasione per aprire un<br />
confronto il più ampio possibile su cosa,<br />
come, dove e quando si vuole mutare <strong>di</strong><br />
un dato contesto (anche a prescindere<br />
dai piani territoriali vigenti).<br />
L’Osservatorio locale<br />
Per affrontare i problemi esposti nel<br />
paragrafo precedente, nel corso del <strong>di</strong>battito<br />
è stata impostata l’istituzione<br />
<strong>di</strong> un Osservatorio locale, ossia <strong>di</strong> sede<br />
permanente <strong>di</strong> confronto tra il soggetto<br />
proponente e il territorio per le successive<br />
fasi <strong>di</strong> progettazione e realizzazione<br />
dell’opera.<br />
<strong>La</strong> proposta è stata defi nita dal “Tavolo<br />
delle garanzie” che si è riunito quattro<br />
volte (16 e 24 marzo, 3 e 17 aprile) con la<br />
partecipazione della Commissione, del<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Genova</strong>, dei quattro municipi<br />
interessati, a cui si sono successivamente<br />
aggiunti i rappresentanti del Coor<strong>di</strong>namento<br />
dei Comitati (che tuttavia hanno<br />
abbandonato il tavolo all’ultimo incontro,<br />
pur manifestando interesse per l’iniziativa)<br />
e le associazioni ambientaliste.<br />
Compiti<br />
I soggetti che hanno partecipato al Tavolo<br />
delle garanzie hanno concordato sul<br />
fatto che l’Osservatorio avrà lo scopo <strong>di</strong><br />
confrontarsi con il soggetto proponente<br />
per migliorare la progettazione<br />
e la realizzazione delle opere;<br />
concordare le forme <strong>di</strong> coinvolgimento,<br />
informazione e comunicazione al<br />
pubblico in tutte le fasi <strong>di</strong> progettazione<br />
e realizzazione delle opere;<br />
verifi care le <strong>di</strong>verse fasi <strong>di</strong> cantierizzazione<br />
e avanzamento dei lavori.<br />
<br />
collaborare con l’amministrazione<br />
pubblica all’in<strong>di</strong>viduazione dei progetti<br />
<strong>di</strong> riqualifi cazione urbana ed ambientale<br />
che potranno essere realizzati attraverso<br />
il fondo compensativo.<br />
Le attività dell’Osservatorio non si sostituiscono<br />
alle normali procedure previste<br />
dalla legge ma consentono <strong>di</strong> portare<br />
all’interno del processo formale<br />
<strong>di</strong> progettazione e realizzazione delle<br />
opere un contributo <strong>di</strong> conoscenza e attenzione<br />
da parte <strong>di</strong> chi vive e lavora sul<br />
territorio.<br />
Rapporto con le istituzioni<br />
competenti<br />
Trattandosi <strong>di</strong> un soggetto nuovo, è stato<br />
affrontato il problema della legittimazione<br />
dell’Osservatorio rispetto al quadro<br />
organizzativo-gestionale previsto per le<br />
fasi decisionali successive. <strong>La</strong> soluzione<br />
che è stata in<strong>di</strong>viduata consiste nell’assegnare<br />
la guida dell’Osservatorio al<br />
sindaco (o assessore delegato) che ha<br />
il compito <strong>di</strong> raccogliere, sintetizzare e<br />
integrare le proposte dell’Osservatorio e<br />
presentarle all’interno delle <strong>di</strong>verse se<strong>di</strong><br />
istituzionali. L’amministrazione comunale,<br />
assumerebbe così il ruolo <strong>di</strong> “cerniera”<br />
tra il territorio e le altre istituzioni,<br />
senza alcuna sovrapposizione <strong>di</strong> ruoli<br />
e competenze, e il soggetto proponente<br />
troverebbe nell’Osservatorio un interlocutore<br />
cre<strong>di</strong>bile dal quale raccogliere<br />
osservazioni, proposte, e suggerimenti,<br />
al fi ne <strong>di</strong> migliorare i progetti o i processi<br />
realizzativi da sottoporre alle procedure<br />
or<strong>di</strong>narie <strong>di</strong> approvazione.<br />
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