Linee guida trauma cranico pediatrico grave SIAARTI-SARNEPI
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espiratorie del paziente. Rimane purtroppo la forte dipendenza dall’età del paziente per i tempi di<br />
recupero dell’attività muscolare, particolarmente evidente nei pazienti di età inferiore all’anno.<br />
Stesse caratteristiche farmacodinamiche sono ascrivibili al rapacuronio con tempi di onset<br />
altrettanto rapidi. Sfortunatamente a questo curaro vengono imputati dalla letteratura numerosi e<br />
gravi episodi di broncospasmo (per azione prevalente sui recettori colinergici M2), con morte del<br />
paziente, che ne hanno consigliato il ritiro dal mercato statunitense.<br />
Tra i curari non depolarizzanti dell’ultima generazione, quelli che utilizzano per il loro metabolismo<br />
la via di Hoffman, come il già citato atracurio e il suo derivato cisatracurio, possiedono<br />
caratteristiche farmacodinamiche sostanzialmente indipendenti dall’età del paziente. In particolare il<br />
cisatracurio, a differenza dell’atracurio, si avvale della quasi totale assenza di effetti istaminoliberatori<br />
con un’ottima stabilità emodinamica; i lunghi tempi di onset (superiori ai due minuti)<br />
impediscono però di considerarlo come farmaco di prima scelta in condizioni di emergenza.<br />
e) Lidocaina: secondo Greenwald può essere utilizzata qualora sia necessaria una<br />
manipolazione delle vie aeree (reintubazione, aspirazione). Oltre che per via endovenosa, può<br />
essere somministrata per nebulizzazione o per instillazione diretta nel tubo tracheale.<br />
RACCOMANDAZIONE DI CATEGORIA C<br />
I pazienti con <strong>trauma</strong> <strong>cranico</strong> devono essere sempre sottoposti a sedazione. Essa va considerata<br />
come parte integrante della terapia, in quanto permette l’adattamento del paziente alla ventilazione<br />
meccanica, il controllo dei disordini neurovegetativi, il trattamento dell’ipertensione endocranica e<br />
delle crisi epilettiche refrattarie e la protezione cerebrale. Nessuno dei farmaci attualmente<br />
disponibili possiede tutte le caratteristiche del farmaco “ ideale”.<br />
RACCOMANDAZIONE DI CATEGORIA C<br />
La manovra di intubazione tracheale deve sempre essere eseguita previa sedazione del paziente<br />
onde evitare una risposta emodinamica avversa sistemica e cerebrale. Le controindicazioni a tale<br />
raccomandazione sono rappresentate dall’arresto cardiocircolatorio, dall’instabilità emodinamica<br />
maggiore e persistente, dalla prevedibile intubazione difficoltosa o impossibile e dalla allergia nota<br />
o sospetta ai farmaci utilizzati.<br />
RACCOMANDAZIONE DI CATEGORIA C<br />
Tutti i pazienti <strong>trauma</strong>tizzati devono essere sempre considerati a stomaco pieno: è necessario<br />
pertanto applicare un protocollo di intubazione tracheale in sequenza rapida, previa sedazione ed<br />
eventuale curarizzazione con l’utilizzo di miorilassanti a rapido onset (succinilcolina 1mg/Kg o<br />
rocuronio bromuro 0.6-0.9 mg/Kg). Per quanto riguarda la succinilcolina occorre tener conto<br />
dell’aumento della PIC che secondo alcuni autori è conseguente alle fascicolazioni provocate da<br />
questo farmaco.<br />
RACCOMANDAZIONE DI CATEGORIA C<br />
Per la sedazione in Terapia Intensiva, i farmaci più comunemente impiegati sono il midazolam e gli<br />
oppiacei (soprattutto fentanyl).<br />
Il propofol può essere utilizzato (dose per infusione continua 6-8 mg/Kg nel paziente >3 anni), ma<br />
si devono ricordare i suoi effetti emodinamici e i gravi effetti collaterali (acidosi metabolica,<br />
bradiaritmie, asistolia, insufficienza cardiaca, rabdomiolisi, ecc.) segnalati in seguito a infusione<br />
continua a dosi > 4 mg/kg/h per più di 48 ore.<br />
I miorilassanti (preferibilmente quelli privi di attività istamino-liberatrice) possono essere associati<br />
in caso di disadattamento alla ventilazione o di gravi patologie respiratorie concomitanti. In questo<br />
caso, il cisatracurio (alla dose variabile tra 1 e 3 gamma /Kg/min), in considerazione delle sue<br />
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