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Linee guida trauma cranico pediatrico grave SIAARTI-SARNEPI

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3G Protocollo assistenziale. Algoritmo per il trattamento del TCP <strong>grave</strong><br />

Nei paragrafi precedenti sono stati presi in esame i vari aspetti dell’assistenza al paziente con<br />

<strong>trauma</strong> <strong>cranico</strong> <strong>grave</strong>. E’ necessario peraltro considerare che essi rappresentano momenti distinti nel<br />

trattamento del TCP <strong>grave</strong> con differenti priorità di applicazione che solo parzialmente è possibile<br />

desumere dalla lettura dei paragrafi precedenti. Per meglio descrivere la “progressione terapeutica”<br />

vari autori sono ricorsi al termine di “Terapia a scalini”; viene infatti indicata una temporizzazione<br />

della terapia che viene applicata in base allo stato clinico del paziente dopo un’attenta valutazione<br />

del bilancio rischio-beneficio proprio di ciascun stadio terapeutico.<br />

Innanzitutto il paziente, monitorizzato secondo quanto previsto dalle linee-<strong>guida</strong>, deve essere<br />

normovolemico, in condizioni cardiocircolatorie stabili, e con funzione respiratoria adeguata alle<br />

richieste metaboliche tissutali; deve essere inoltre sedato ed adattato al respiratore mentre la testa<br />

va sollevata di circa 30°. In presenza di un TCP <strong>grave</strong>, (GCSp

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