Linee guida trauma cranico pediatrico grave SIAARTI-SARNEPI
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Coagulopathy in Pediatric<br />
Abusive Head Trauma<br />
Hymel KP et al<br />
Pediatrics 1997; 99(3): 371-375<br />
Antithrombin III and <strong>trauma</strong><br />
patients: factors that determine<br />
low levels<br />
Miller RS et al<br />
J Trauma 1994; 37(3): 442-445<br />
III<br />
III<br />
147 pz con <strong>trauma</strong> <strong>cranico</strong>: 101 con danno parenchimale (1°<br />
gr.), 46 senza (2° gr.). Nel 1° gr. 37 mostravano una probabile<br />
attivazione della coagulazione, solo 3 nel 2° gr. Dei 117 pz<br />
sopravvissuti solo 20 hanno avuto attivazione della<br />
coagulazione contro 20 dei 32 deceduti.<br />
L’ipercoagulabilità è la risposta fisiologica normale al <strong>trauma</strong>,<br />
alla sepsi, alle ustioni alla chirurgia e allo shock, ciò per<br />
ridurre il sanguinamento. Si è visto però che i pz <strong>trauma</strong>tizzati<br />
hanno un’incidenza di eventi tromboembolici rispetto agli altri<br />
gruppi a dispetto di un’adeguata terapia eparinica.<br />
L’inibizione della trombina è il punto chiave della<br />
prevenzione dei tromboembolismi. È l’AT III, ancor di più se<br />
associata all’eparina, che inattiva la trombina. Su 50 pz<br />
studiati il 62% ha avuto bassi livelli di AT III