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Linee guida per l'utilizzazione agronomica delle acque di ...

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nersi fattori positivi. Se invece si effettua un’irrigazione a pioggia, che presenta maggiori <strong>per</strong><strong>di</strong>te<br />

<strong>per</strong> evaporazione, sarà necessario accrescere ulteriormente il volume <strong>di</strong> irrigazione.<br />

Sono, inoltre, consigliabili alcuni accorgimenti <strong>per</strong> prevenire l’accumulo <strong>di</strong> sali nel terreno:<br />

migliorare e regolarizzare la su<strong>per</strong>ficie del terreno <strong>per</strong> rendere più uniforme la <strong>di</strong>stribuzione dell’acqua;<br />

mo<strong>di</strong>ficare il profilo <strong>per</strong> migliorare la <strong>per</strong>colazione dell’acqua in profon<strong>di</strong>tà;<br />

adottare sistemi <strong>di</strong> smaltimento efficienti <strong>delle</strong> <strong>acque</strong> che <strong>per</strong>colano in profon<strong>di</strong>tà, <strong>per</strong> il controllo <strong>di</strong><br />

eventuali falde salmastre,<br />

adottare sistemazioni idraulico-agrarie e lavorazioni del terreno finalizzate ad un efficiente e veloce<br />

allontanamento dell’acqua in eccesso,<br />

effettuare concimazioni organiche.<br />

Nell’irrigazione con reflui provenienti da industrie alimentari, si dovrà tenere conto che si sta irrigando<br />

quasi sempre con <strong>acque</strong> saline, <strong>di</strong> classe <strong>di</strong> salinità elevata o elevatissima; <strong>per</strong>tanto dovranno essere<br />

adottati tutti gli accorgimenti comunemente utilizzati nell’uso <strong>di</strong> <strong>acque</strong> salse.<br />

2.3. Quantità relativa <strong>di</strong> ioni presenti<br />

Il catione Na + , che è l’elemento più <strong>per</strong>icoloso in quanto dotato <strong>di</strong> una elevata tossicità <strong>di</strong>retta verso<br />

le piante e in grado <strong>di</strong> determinare una reazione fortemente alcalina nel terreno, satura le cariche<br />

presenti sulla su<strong>per</strong>ficie dei colloi<strong>di</strong> argillosi, provocandone la <strong>di</strong>s<strong>per</strong>sione con danni alla struttura del<br />

terreno. Il so<strong>di</strong>o nel terreno è in competizione <strong>per</strong> i siti colloidali <strong>di</strong> assorbimento con gli altri cationi,<br />

in particolare Ca2+ e Mg2+ , ed è influenzato dalla concentrazione <strong>di</strong> quegli anioni che possono provocare<br />

la sua precipitazione (carbonati e bicarbonati). Per questi motivi non è possibile valutare gli<br />

effetti del so<strong>di</strong>o basandosi solo sulla sua concentrazione, ma occorre prendere in esame anche la<br />

concentrazione degli altri ioni che interagiscono con esso.<br />

L’in<strong>di</strong>ce SAR (So<strong>di</strong>um Adsorption Ratio), mettendo in relazione il contenuto <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o con quello <strong>di</strong><br />

calcio e magnesio, fornisce in<strong>di</strong>cazioni sul rischio <strong>di</strong> sostituzione dei cationi bivalenti da parte del so<strong>di</strong>o<br />

e cioè del rischio <strong>di</strong> so<strong>di</strong>cizzazione <strong>di</strong> un terreno. Il SAR non tiene conto del potassio, elemento<br />

sempre presente in misura trascurabile nelle <strong>acque</strong>.<br />

La sostituzione <strong>di</strong> ioni bivalenti (ad esempio Ca2+ o Mg2+ ) con il Na + provoca una destrutturazione <strong>delle</strong><br />

argille che hanno bisogno <strong>di</strong> questi elementi <strong>per</strong> mantenere la propria struttura. Il SAR può quin<strong>di</strong><br />

incidere sullo scambio cationico e sull’interazione tra suolo e ra<strong>di</strong>ci, provocando effetti simili a quelli<br />

indotti da un’eccessiva salinità, con significative cadute <strong>di</strong> produttività. Le <strong>acque</strong> alcaline sono<br />

ricche <strong>di</strong> carbonato <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o mentre quelle salmastre sono ricche <strong>di</strong> cloruro <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o. A parità <strong>di</strong> concentrazione<br />

<strong>di</strong> so<strong>di</strong>o, <strong>per</strong>tanto, le prime sono più dannose, a causa della presenza dei carbonati.<br />

L’in<strong>di</strong>ce SAR è dato dalla seguente relazione:<br />

Na +<br />

SAR = ––––––––––––––––––<br />

(Ca2+ + Mg2+ )<br />

–––––––––––<br />

2<br />

dove le concentrazioni ioniche sono espresse in meq L -1 .<br />

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