Materiali organici per il Data Storage: metodi sviluppi, applicazioni.
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7-Conclusioni:<br />
Fig 44: Lettura dei 26 layer scritti su<br />
supporto fotocromico con tecnica 3D<br />
Da quanto <strong>il</strong>lustrato in questo lavoro, la ricerca ha mostrato che esiste la possib<strong>il</strong>ità di portare <strong>il</strong> data<br />
storage a livello nanometrico, senza tuttavia dover ut<strong>il</strong>izzare sorgenti di raggi X, ma sfruttando le<br />
potenzialità di particolari materiali <strong>organici</strong>.<br />
Dal 1983 quando la Ph<strong>il</strong>ips e la Sony presentarono <strong>il</strong> rpimo CD-ROM della capacità di 640 Mbyte<br />
ad oggi con i moderni DVD-ROM che hanno una capacità di 18 Gbyte, nonostante l’incredib<strong>il</strong>e<br />
aumento della densità di informazione <strong>per</strong> centimetro quadrato, comunque la tecnologia non è<br />
cambiata, in questi anni si è solamente migliorata una tecnologia esistente.<br />
Completamente differente è la possib<strong>il</strong>ità a<strong>per</strong>ta in questi ultimi anni e discussa in questo lavoro di<br />
archiviare dati a livello molecolare.<br />
E’ stato dimostrato che è possib<strong>il</strong>e seguire questo <strong>per</strong>corso, ora i sistemi <strong>per</strong> poter diventare di uso<br />
comune ed essere ut<strong>il</strong>izzati in maniera massiccia necessita di essere ingegnerizzati .<br />
Il Dott Peter Vettinger, impiegato alla IBM sostiene che con le attuali tecnologie sarà possib<strong>il</strong>e<br />
nell’arco di 5 anni avere la disponib<strong>il</strong>ità di 100Gbyte, nello spazio di un normale CD.<br />
Ricerche commerciali mostrano la continua richiesta da parte dei mercati di capacità di storage<br />
elevati e con tempi di accesso sempre inferiori, che si stanno sv<strong>il</strong>uppando sempre più in<br />
concomitanza con la disponib<strong>il</strong>ità di connessioni a banda larga su scala domestica. I materiali attuali<br />
stanno raggiungendo un limite fisico invalicab<strong>il</strong>e. Una risposta a questa incessante domanda<br />
arriverà dai materiali <strong>organici</strong> fotocromici analizzati in questo lavoro.<br />
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