20.05.2013 Views

Materiali organici per il Data Storage: metodi sviluppi, applicazioni.

Materiali organici per il Data Storage: metodi sviluppi, applicazioni.

Materiali organici per il Data Storage: metodi sviluppi, applicazioni.

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

itorna alla forma a<strong>per</strong>ta a tem<strong>per</strong>atura ambiente.<br />

F<br />

F<br />

F<br />

500 h a 70°C<br />

F<br />

F<br />

F<br />

F<br />

F<br />

F<br />

F<br />

F<br />

F<br />

A 15 min a 25°C B<br />

Figura 6<br />

Notiamo la differenza di stab<strong>il</strong>ità delle strutture indicate in figura 6 . Il colore rosso del composto B<br />

scompare in 15 minuti a tem<strong>per</strong>atura ambiente, l’assorbimento a 471nm del composta A <strong>per</strong>mane<br />

<strong>per</strong> piu’ di 500 h a 70°C. Se infatti calcoliamo le differenze di energie tra <strong>il</strong> sistema in forma a<strong>per</strong>ta<br />

e quello in forma chiusa otteniamo un valore di 30.27 kcal/mole <strong>per</strong> la forma A e 43.87 Kcal/mole<br />

<strong>per</strong> la forma B. Quindi la differenza di energia del naft<strong>il</strong> derivato è molto inferiore rispetto a quella<br />

del fen<strong>il</strong> derivato. I calcoli semi empirici sono stati fatti con <strong>il</strong> modello MOPAC AM1.<br />

E’ da notare che da questo modello deviano composti diar<strong>il</strong>etenici che hanno forti gruppi elettron<br />

attrattori.(Fig7).<br />

CN<br />

CN<br />

F<br />

F<br />

S<br />

F<br />

F<br />

F<br />

F<br />

S<br />

CN<br />

CN<br />

F<br />

F<br />

3 min a 60°C 3 h a 60°C<br />

Figura 7<br />

S<br />

S<br />

S<br />

F<br />

F<br />

F<br />

F<br />

L’instab<strong>il</strong>ità termica di questi composti è da spiegare dal fatto che <strong>il</strong> legame carbonio-carbonio<br />

fotogenerato è reso debole dai sostituenti elettron attrattori.<br />

2.4-Resistenza alla fatica<br />

Le reazioni fotocromiche sono spesso accompagnate da un riarrangiamento dei legami chimici e<br />

durante <strong>il</strong> riarrangiamento reazioni secondarie ed indesiderate possono prendere piede. Queste<br />

reazioni secondarie limitano <strong>il</strong> numero di cicli a cui i materiali fotocromici possono essere<br />

sottoposti. Anche se la reazione secondaria è presente con un rapporto di solo 0.001 questo implica<br />

che si avrà una degradazione del materiale dopo solo 1000 ciclaggi. Perchè <strong>il</strong> materiale cominci ad<br />

S<br />

CN<br />

CN<br />

7

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!