- Page 1 and 2: Harriet Beecher Stowe La capanna de
- Page 3 and 4: Enrichetta Beecher Stowe LA CAPANNA
- Page 5 and 6: I. IN CUI IL LETTORE FA CONOSCENZA
- Page 7 and 8: vendere. — In quell’istante l
- Page 9 and 10: accompagnare ed attendere i loro pa
- Page 11 and 12: possibile una decisione, — disse
- Page 13 and 14: in modo da condurlo al cielo col me
- Page 15 and 16: fronte, parla sì correttamente, ap
- Page 17 and 18: III. MARITO E PADRE. La signora She
- Page 19 and 20: — Ahimè, ahimè! Che sarà di no
- Page 21 and 22: allontanato bel bello, e correva in
- Page 23: meditare sulla sua fine, giacché v
- Page 27 and 28: a pranzo in casa nostra il generale
- Page 29 and 30: — In questo caso, — disse l’a
- Page 31 and 32: materia religiosa. Dotato di un ani
- Page 33 and 34: Shelby, alzando gli occhi dalla let
- Page 35 and 36: — In ciò tu non sei d’accordo
- Page 37 and 38: preferito del fanciulletto: un papp
- Page 39 and 40: sopportare questa sventura? — sog
- Page 41 and 42: intorno ai preparativi della colazi
- Page 43 and 44: l’affare dal lato del suo interes
- Page 45 and 46: — Oh, Dio vi benedica, l’avevo
- Page 47 and 48: e le sue narici dilatate facevano a
- Page 49 and 50: VII. LE ANGOSCE D’UNA MADRE. Niun
- Page 51 and 52: che le erano d’aiuto per affretta
- Page 53 and 54: entro le sue, fino a che si addorme
- Page 55 and 56: Tuttavia, ciò avrebbe dato un cord
- Page 57 and 58: solleticare Andy, il quale non pot
- Page 59 and 60: siccome un vasto fienile chiudeva l
- Page 61 and 62: — Ecco proprio un bell’affare!
- Page 63 and 64: Provvidenza! In fede mia, è propri
- Page 65 and 66: — Ebbene, a me è accaduto precis
- Page 67 and 68: Io vo in cerca del fanciullo, che h
- Page 69 and 70: — Certamente, certamente! — dis
- Page 71 and 72: giubilo, esprimeva la propria esult
- Page 73 and 74: Provvidenza. — C’è una specie
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quando in quando alzava gli occhi,
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IX. DOVE VIENE DIMOSTRATO CHE UN SE
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me ne rimasero i segni sulla pelle.
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spettacolo che gli si offerse. Una
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— Passata sul ghiaccio! — ripet
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— Povera creatura! — esclamò l
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talloni, che uscivano da un piccolo
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chiamano allegramente vie, e s’in
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— Ora ascoltate, figliuola mia: n
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— Lo spero bene! — disse la zia
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— Ahimè! Non so più in che mond
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fiducia del signor Shelby, ma anche
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nel tempo stesso minacciando, escla
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indignato come se aspettasse di ved
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sul naso, ed erano i caratteri ferm
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disse il lungo individuo, e tranqui
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Da ultimo parve che un raggio gl’
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— Io vi domando, signor Wilson: s
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madre, senza sorelle, senza che ani
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Certo, signore, non dirò mai più
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placido aspetto: — Vi ringrazio d
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preparato loro una città». Queste
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lui. — Ebbene, — disse Haley
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piroscafo dell’Ohio. Era al princ
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ene di condannare questa razza alla
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occhio distratto la spiaggia, quand
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— M’immagino che lo venderete a
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specie di agitazione. Ma la misera
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Tom, che aveva imparato ad essere p
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XIII. UNA COLONIA DI QUACQUERI. Una
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— Povera figliuola! — disse Rac
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entrato per lavarsi le mani. — Da
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espressivi accennando col dito la c
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alla mia porta il possessore di sch
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fiducia dello stesso Haley. Sulle p
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ondeggiavano intorno al viso e alle
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Il dì seguente, con un tempo di ca
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— Avete un bel celiare, — disse
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XV. DEL NUOVO PADRONE DI TOM E DI V
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E così ebbe termine il romanzo, il
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La salute della sua unica figlia, d
- Page 157 and 158:
suoi occhi sembrano cercar continua
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ma nonostante i suoi sforzi vide ch
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mosaico di pietruzze variamente col
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sentì rivoltare lo stomaco. — Eh
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guardar simili inezie. Sapete che h
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nonostante — replicò Maria — e
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tempo ha sempre male alla testa.
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— Vedete, cara Ofelia, — ripres
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andavano con tal prestezza, che esp
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d’una rondinella che rade le acqu
- Page 177 and 178:
— Che cosa dunque vi fa parlare i
- Page 179 and 180:
— Che cara fanciulla! — disse M
- Page 181 and 182:
provato con ogni chiarezza che la B
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cherubino. — Perché abbiamo dint
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infaticabile ardore tutti i giorni
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espressione singolare ed ironica.
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povero figliuolo? — «Mi alzai, l
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manina di Enrico: — Ho portato an
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indietro uno sguardo atterrito; ess
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vecchia. Abbiamo qui degli ufficial
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nell’ascendere, mentre tutta quel
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Tom Loker mandò un gemito e chiuse
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XVIII. TRIBOLAZIONI DI MISS OFELIA.
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il giornale e la sua tazza di caff
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ifugiava spesso nella propria certe
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attoppare, e finalmente molti giorn
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luccicavano di bianchezza, quando t
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esser punito per questo. In quanto
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il titolo che assumeva nei crocchi
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— Per dimenticare la mia miseria.
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— Dio ci aiuti! Miss Eva sta per
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difficoltà. — Ma io presi sempre
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appartengono a me, con tutta la lor
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spesso, il nostro zelo eccedette. S
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prevenne. — So — diss’egli
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della popolazione d’Inghilterra.
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mettere i nostri figli a contatto c
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ordine di preparargli un buon letto
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essi dove sono, e per dire alla buo
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selvaggia e bizzarra, e traendo dal
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era stata sottoposta fino allora, c
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allora aveva fatta nonostante le pr
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di esserlo. — In quel momento Eva
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— Eppure fanciulli simili sono mo
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quello che le veniva insegnato in q
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troverà un altro. Si direbbe che v
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pagarne un altro, e poi un altro pe
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— Ebbene? — Ebbene, stavo pensa
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XXII L’ERBA INARIDISCE, IL FIORE
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della fanciulla. Essa legge: — «
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Comunicò i suoi timori a Saint-Cla
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XXIII. ENRICO. In quel tempo Alfred
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per diventarne geloso. — Voi l’
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debbono insorgere, e le classi infe
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colore le copriva la testa. Il moto
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XXIV. TRISTI PRESAGI. Due giorni do
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della natura che declina, o l’ard
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— Ma, babbo, se ti succedesse qua
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XXV. LA LEZIONE. Nel pomeriggio d
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prima. — Vien qua, scimmiotto,
- Page 277 and 278:
— Perché non conoscete i fanciul
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d’innocenza infantile, di bellezz
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— Oh, babbo! — esclamò Evangel
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— Sì, oh sì, vi amiamo davvero!
- Page 285 and 286:
— Sì, certamente. — Ma, — di
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creatura salirà al Cielo, la porta
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Uno sfavillante e beato sorriso ris
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dove si dovesse scavar la fossa, eg
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lucente e immortale con la quale do
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mi pone. So che questa forza non de
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XXVIII. RIUNIONE. Le settimane si s
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per me; io preferisco nondimeno di
- Page 301 and 302:
— Perché... perché... era di mi
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— Uno di questi giorni. — E se
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Quod sum causa tuae viae, ne me per
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valuteranno in dollari la giustizia
- Page 309 and 310:
schiavi si strappavano freneticamen
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XXIX. LA DEBOLEZZA SENZA APPOGGIO.
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Era un ordine scritto dalla mano de
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Ora che il suo padrone era morto, A
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vi credeste in diritto di non fame
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tinta erano radunati, fra cui si ud
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dimostrano che verso lei si ebbe gr
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«Oh, dov’è la dolente Maria Che
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Appena Tom lo vide provò un ribrez
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a quei negozianti il loro denaro. S
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venne, con quell’aria affaccendat
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— Questo è il modo che adopero f
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Quasi per un accordo comune, ambedu
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Mia dolce patria, Gerusalemme, Che
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Osservarono taluni, e fecero valere
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Quimbo, che era intento a macinare
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E la voce che pronunziava queste pa
- Page 343 and 344:
per i campi, un viso nuovo eccitò
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mentre continuava il suo lavoro con
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comprato per porti ad un lavoro com
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XXXIV. STORIA DI CASSY. Era già al
- Page 351 and 352:
Tom congiunse le mani: egli non ved
- Page 353 and 354:
«A quattordici anni ne uscii per a
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come non giovassero a nulla gli sde
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sepolcro, io vissi!... E allora fui
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XXXV. I PEGNI D’AMORE. La gran sa
- Page 361 and 362:
— Qualche cosa che le streghe dan
- Page 363 and 364:
— Ragazza maledetta! — esclamò
- Page 365 and 366:
XXXVI. EMMELINA E CASSY. Cassy trov
- Page 367 and 368:
aveva cioncato più del solito; per
- Page 369 and 370:
col piede — come ti trovi? Non t
- Page 371 and 372:
XXXVII. LIBERTÀ. Lasciamo per un m
- Page 373 and 374:
sangue africano, e con gli occhi sc
- Page 375 and 376:
lettera H stampata a fuoco sulla ma
- Page 377 and 378:
XXXVIII. LA VITTORIA. Nel corso del
- Page 379 and 380:
ponce gagliardo. Suvvia, non ti par
- Page 381 and 382:
giorni fa stava tutto mogio e melen
- Page 383 and 384:
maraviglioso. Passata che fu la sta
- Page 385 and 386:
cui i miei figli furono venduti! Ci
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dei mesi, cadde in dimenticanza. Er
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un’incresciosa impressione. — I
- Page 391 and 392:
aspettavano più che un’occasione
- Page 393 and 394:
monteremo di sopra; ma ora, — sog
- Page 395 and 396:
XL. IL MARTIRE. Anche il più lungo
- Page 397 and 398:
ogni caso, io sarò come una figlia
- Page 399 and 400:
quell’anima indurita. E furono po
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XLI. IL PADRONCINO. Due giorni dopo
- Page 403 and 404:
Furtivamente, nel buio della notte,
- Page 405 and 406:
Quella scena di morte aveva placato
- Page 407 and 408:
XLII. STORIA AUTENTICA D’UN FANTA
- Page 409 and 410:
— Vieni! Vieni! Vieni! — E ment
- Page 411 and 412:
La sedia di Giorgio trovavasi posta
- Page 413 and 414:
XLIII. EPILOGO Il resto della nostr
- Page 415 and 416:
— Cara, io sono tua madre! — In
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trovarlo? Non in Haiti, poiché qui
- Page 419 and 420:
calcolai. Vado a Liberia, non come
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acconterà ogni cosa quando sarà g
- Page 423 and 424:
miei, ringraziate il Signore del be
- Page 425 and 426:
contro un bianco, e ognuno comprend
- Page 427 and 428:
schiavitù; se lo sapessero, non po
- Page 429 and 430:
qualche cosa di più da fare che sf
- Page 431 and 432:
libero da sei anni; pagò milleotto