Rapporto Istisan "Sorveglianza europea degli incidenti domestici e
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PREMESSA<br />
ix<br />
Rapporti ISTISAN 08/45<br />
In Italia, come negli altri paesi industrializzati, i traumi costituiscono un problema di<br />
fondamentale importanza per lo stato di salute della popolazione, paragonabili perfino alle altre<br />
malattie proprie delle società industrializzate. È per questo motivo che il Servizio Sanitario<br />
Nazionale (SSN) ha incluso nel Piano Sanitario Nazionale 1996-1998 la prevenzione <strong>degli</strong><br />
<strong>incidenti</strong> stradali, <strong>domestici</strong> e occupazionali tra i principali obiettivi di salute della popolazione<br />
italiana. Per assicurare la concreta attuazione di questo provvedimento a livello nazionale e<br />
regionale, la Conferenza Stato-Regioni ha concordato l’adozione di un piano preventivo<br />
nazionale (per gli anni 2005-2007). Questo piano viene attuato per mezzo dei piani preventivi<br />
regionali i cui obiettivi e mezzi sono in linea con gli standard nazionali. Tuttavia, fino<br />
all’avvento della L. 493 del 3 dicembre 1999, art. 4, che ha istituito il sistema SINIACA<br />
(Sistema Informativo Nazionale sugli Infortuni in Ambienti di Civile Abitazione) presso l’ISS,<br />
le stime di mortalità e morbosità, relativamente alla causa esterna di incidente, che potevano<br />
essere ricavate dai dati correnti risentivano della frammentarietà delle fonti utilizzate e della<br />
cattiva qualità dei dati.<br />
Con il progetto IDB (Injury DataBase) in Italia abbiamo avuto la possibilità di includere<br />
l’attuale sorveglianza <strong>europea</strong> HLA (Home and Leisure Accidents) in un sistema nazionale di<br />
informazione più ampio che integra le fonti dei dati sugli infortuni <strong>domestici</strong> esistenti, in<br />
particolare la mortalità ed i ricoveri ospedalieri, con la sorveglianza di pronto soccorso<br />
sviluppata per il SINIACA, secondo un sistema semplificato di rilevazione su un vasto<br />
campione.<br />
Lo specifico valore aggiunto delle informazioni IDB, rispetto agli altri sistemi di<br />
sorveglianza dati integrati nel sistema SINIACA (es. dati di mortalità, dati delle schede di<br />
dimissione ospedaliera, dati di sorveglianza semplificata del pronto soccorso), è la possibilità di<br />
avere dati specifici sui prodotti come fattori di rischio dell’incidente. In tal modo è possibile<br />
fornire informazioni di carattere generale sulla tipologia dei prodotti a rischio e indirizzare le<br />
linee di sviluppo dei sistemi di sorveglianza verso studi analitici sulla sicurezza di specifici<br />
prodotti. Testimonianza dello specifico valore aggiunto è, infatti, la partecipazione dell’ISS a<br />
numerosi gruppi di lavoro nell’ambito complessivo del progetto europeo a livello di: raccolta<br />
dati (l’ISS ha organizzato la raccolta dei dati HLA per l’Italia); caricamento dati (l’ISS ha<br />
supportato il leader del gruppo nella verifica della qualità e caricamento dei dati HLA italiani<br />
negli anni 2002 e 2003); popolazione di riferimento (l’ISS ha supportato il leader del gruppo<br />
nella definizione e applicazione dei metodi per il calcolo dei tassi di incidenza e dei bacini di<br />
utenza ospedalieri).<br />
Alla luce di queste considerazioni, uno dei primi obiettivi del progetto IDB è stato quello di<br />
migliorare la qualità dei dati del sistema di sorveglianza HLA. Tutto ciò ha richiesto un<br />
investimento di personale, tecnologie e risorse finanziarie, considerato che l’HLA è un tipo di<br />
sorveglianza molto analitico e con un alto costo unitario per caso rilevato. Investimento ripagato<br />
dal livello di dettaglio molto elevato e dalla buona qualità della rilevazione, non ultima la<br />
registrazione in linguaggio naturale dell’evento accidentale, che permette di comprendere nei<br />
particolari le modalità dell’incidente ed approfondirne le cause.<br />
Entrando nel merito del progetto, il campione selezionato (nove ospedali) presenta un livello<br />
sufficiente di rappresentatività essendo uniformemente distribuito sul territorio nazionale (Nord,<br />
Centro e Sud). La popolazione di riferimento copre più dell’1% della popolazione italiana e la<br />
sua frequenza di distribuzione per sesso ed età concorda strettamente e significativamente con<br />
quella dell’Italia. Inoltre, la distribuzione delle frequenze <strong>degli</strong> <strong>incidenti</strong> <strong>domestici</strong> dell’ISS ad