Rapporto Istisan "Sorveglianza europea degli incidenti domestici e
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4. METODOLOGIA DELLA RACCOLTA DATI<br />
5<br />
Rapporti ISTISAN 08/45<br />
La data di attivazione dell’IDB in Italia è stata fissata per l’1/1/2005. Lo scopo principale<br />
della rilevazione è stato quello di ottenere informazioni relative agli <strong>incidenti</strong> <strong>domestici</strong> e del<br />
tempo libero, nonché, ai prodotti correlati agli infortuni. Tale finalità si è rivelata un aspetto<br />
importante sia statisticamente che per eventuali azioni di prevenzione.<br />
L’implementazione dell’IDB è stata attuata tenuto conto dei costi elevati derivanti dalla<br />
formazione del personale e dalla metodologia di raccolta dati. Il metodo di raccolta delle<br />
informazioni è, infatti, basato sull’intervista diretta con il paziente ospedalizzato (o con le<br />
persone che lo accompagnano), attraverso un percorso speciale precostituito (interviste HLA).<br />
All’intervistatore spetta anche il compito di desumere ulteriori informazioni dalle cartelle<br />
cliniche. Per questi motivi si è deciso di non estendere ulteriormente il campione di ospedali<br />
IDB, mantenendo la dimensione della rete di sorveglianza HLA già esistente, eccezion fatta per<br />
un esiguo numero di ospedali partecipanti per i quali è stato stabilito di sostituire un ospedale in<br />
uscita dal sistema con due nuove entrate. In conclusione, per gli stessi vincoli di risorse, è valsa<br />
la considerazione che la sorveglianza, effettuata con queste modalità, sia fattibile solo in<br />
ospedali di aree mediamente urbanizzate o rurali.<br />
I dati sono stati raccolti nei Pronto Soccorso ospedalieri (PS) di un campione di sette centri<br />
corrispondenti alle ASL (Azienda Sanitaria Locale) incluse nella rilevazione. In ogni ASL uno o<br />
più ospedali hanno partecipato alla rilevazione. Gli ospedali che hanno fornito dati sono, quindi,<br />
in totale nove. Per quanto attiene la distribuzione territoriale, quattro centri erano situati nel<br />
Nord Italia, due nel Centro e uno nel Sud (Figura 1). In termini di rappresentatività, il campione<br />
è sbilanciato verso le regioni del Centro-Nord, considerato che il 45% della popolazione italiana<br />
è residente al Nord, il 20% nel Centro e il 35% al Sud. Le regioni del Sud, in particolare, sono<br />
sottorappresentate.<br />
Figura 1. Distribuzione territoriale dei centri HLA (2005)