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Rapporto Istisan "Sorveglianza europea degli incidenti domestici e

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1. QUADRO DI RIFERIMENTO<br />

1<br />

Rapporti ISTISAN 08/45<br />

Per quanto riguarda il background della raccolta dati esistente in Italia, le ultime<br />

informazioni disponibili sugli infortuni <strong>domestici</strong> per il nostro paese provengono dallo Studio<br />

Italiano Sugli Infortuni 1989-1993 (SISI - Istituto Nazionale Italiano della Salute). Si tratta di<br />

uno studio campione su tre Regioni Italiane (Liguria per il Nord Italia, Marche per il Centro e<br />

Molise per il Sud), basato su 60.000 infortuni, assistiti dai Pronto Soccorso ospedalieri (PS).<br />

Sulla base di questo studio abbiamo potuto calcolare, a suo tempo (progetto Studio Italiano<br />

Sugli Incidenti anno 1989), il peso sanitario delle lesioni domestiche in circa 1.800.00 casi<br />

visitati presso i Dipartimenti di Emergenza ospedalieri. Sin dal 1986 era stato attivato il sistema<br />

di sorveglianza EHLASS (European Home and Leisure Accidents Surveillance System), però,<br />

questo era stato fortemente inficiato da evidenti problemi di rappresentatività e qualità dei dati.<br />

Se è pur vero, infatti, che sotto la gestione diretta del sistema da parte del Ministero<br />

dell’Industria la qualità è andata via via migliorando, tuttavia, dal 1999 si è registrato un<br />

progressivo peggioramento in concomitanza con il passaggio del sistema di sorveglianza HLA<br />

sotto la competenza del Ministero della Salute. Nel 2002 è iniziata così la messa a punto del<br />

sistema e nel 2003 l’ISS ha assunto la gestione di questa rilevazione all’interno del sistema<br />

SINIACA proprio con lo scopo di rilanciarla.<br />

Gli infortuni <strong>domestici</strong> e del tempo libero (HLA) rappresentano, quindi, nella maggior parte<br />

dei paesi industrializzati un problema di salute pubblica e questo emerge soprattutto dalla<br />

valutazione quantitativa della mortalità e della morbilità derivanti da queste lesioni.<br />

L’attenzione prestata al problema è accresciuta progressivamente nei programmi di salute<br />

pubblica. Negli ultimi venti anni, infatti, in molti dei paesi tecnologizzati del mondo e<br />

dell’Unione Europea sono stati attivati sull’argomento molti progetti di ricerca, iniziative di<br />

sorveglianza e programmi di prevenzione. Il crescente interesse è correlato al peso sociale delle<br />

lesioni contratte in ambiente domestico in termini di vite umane, cure ospedaliere e<br />

ambulatoriali, disabilità permanenti e temporanee, corrispondenti all’impiego di una<br />

considerevole quantità di risorse che gravano sul Servizio Sanitario pubblico.<br />

Anche in Italia questo problema è particolarmente sentito, tanto che il Servizio Sanitario<br />

Nazionale (SSN) nel suo Piano Sanitario Nazionale 1996-1998 ha incluso la prevenzione <strong>degli</strong><br />

infortuni stradali, <strong>domestici</strong> e lavorativi fra gli obiettivi primari di salute della popolazione<br />

italiana. Con l’Intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005, al fine di assicurare la realizzazione<br />

concreta di questa programmazione, il governo e le regioni hanno previsto per gli anni 2005-<br />

2007 l’adozione di un Piano Nazionale di Prevenzione (PNP). Il PNP a livello generale, si<br />

propone di affrontare i rischi di salute all’interno di una cornice nella quale le azioni si<br />

presentano con carattere unitario e coordinato. Questo Piano è stato attuato attraverso i Piani<br />

Regionali di Prevenzione i cui obiettivi e mezzi sono armonizzati attraverso standard nazionali.<br />

È forse opportuno ricordare che l’Intesa ha affidato il coordinamento tecnico del PNP al Centro<br />

nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie. Tra i vari compiti del Centro, vi è<br />

anche quello di certificare la realizzazione delle attività previste nei Piani Regionali, segno<br />

questo di una volontà a livello centrale di spingere le Regioni affinché attuino progetti<br />

realizzabili, conformi ad obiettivi reali.<br />

La frammentarietà e l’incompletezza dei dati sugli infortuni <strong>domestici</strong> è stata, quindi, in<br />

parte colmata grazie all’istituzione del Sistema SINIACA di cui si detto sopra.<br />

Uno sguardo alle fonti di dati esistenti permette di cogliere le deficienze nella rilevazione<br />

<strong>degli</strong> <strong>incidenti</strong> <strong>domestici</strong>.

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