27.05.2013 Views

Aprile - Da Leggere

Aprile - Da Leggere

Aprile - Da Leggere

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

14 CULTURA E SOCIETÁ<br />

<strong>Da</strong> leggere - APRILE 2010<br />

Della Comunione sulla mano<br />

Quando la pratica della comunione nella<br />

mano, che doveva essere per pochi, divenne<br />

un abuso, ci fu un grande numero<br />

di fedeli che spinse Papa Paolo VI a prendere<br />

l’iniziativa di sondare l’opinione dei Vescovi del<br />

mondo su questa questione ed essi votarono unicamente<br />

per mantenere la pratica tradizionale di<br />

ricevere la Santa Comunione sulla lingua. Papa<br />

Paolo VI promulgò allora, il 28 maggio 1969, il<br />

documento Memoriale Domini in cui affermava<br />

testualmente: 1) I Vescovi del mondo sono unanimi<br />

e contrari alla Comunione sulla mano. 2) Deve<br />

essere osservato questo modo di distribuire la<br />

Comunione: ossia il sacerdote deve porre l’Ostia<br />

sulla lingua dei comunicandi. 3) La Comunione<br />

sulla lingua non toglie dignità in nessun modo a<br />

chi si comunica. 4) Ogni innovazione può portare<br />

all’irriverenza ed alla profanazione dell’Eucaristia,<br />

così come può intaccare gradualmente la<br />

dottrina corretta. Il documento afferma inoltre: Il<br />

Supremo Pontefi ce giudica che il modo tradizionale<br />

ed antico di amministrare la Comunione ai<br />

fedeli non deve essere cambiato. La Sede Apostolica<br />

invita perciò fortemente i Vescovi, i preti<br />

ed il popolo ad osservare con zelo questa legge.<br />

Ma poiché questa era l’epoca del compromesso<br />

ed il documento contiene il germe della sua stessa<br />

distruzione,l’Istruzione continuò dicendo che,<br />

dove l’abuso si era già fortemente consolidato,<br />

poteva essere legalizzato con la maggioranza dei<br />

due terzi in un ballottaggio segreto della Conferenza<br />

Episcopale Nazionale. Ciò fi nì a vantaggio<br />

dei sostenitori della Comunione nella mano. La<br />

propaganda avviata, negli anni ’70, fu usata per<br />

proporre la Comunione sulla mano ad un popolo<br />

ingenuo, con una campagna di mezze verità<br />

che: 1) <strong>Da</strong>vano ai cattolici la falsa impressione<br />

che il Concilio Vaticano II avesse fornito una disposizione<br />

per l’abuso, quando, di fatto, non vi è<br />

accenno in nessuno dei documenti del Concilio.<br />

2) Non dicono al lettore che la pratica fu avviata<br />

da un clero di mentalità fi loprotestante, in spregio<br />

alla Legge liturgica stabilita, ma la fanno suonare<br />

come una richiesta da parte del laicato. 3) Non<br />

chiariscono al lettore che i Vescovi del mondo,<br />

quando fu sondata la loro opinione, votarono a<br />

stragrande maggioranza contro la Comunione<br />

nella mano. 4) Non fanno riferimento al fatto<br />

che il permesso doveva essere solo una tolleranza<br />

dell’abuso. In un certo modo nel prendere la<br />

Comunione nella mano, il Santissimo è trattato<br />

come un oggetto…sacro, però un oggetto; come<br />

una cosa…un po’ speciale, ma sempre una cosa.<br />

E’ diffi cile capire, in questo gesto volgare, l’unione<br />

della nostra anima con Dio Altissimo. Quanta<br />

audacia nelle nostre mani peccatrici! Senza essere<br />

state scelte, consacrate… Madre Teresa di Calcutta<br />

disse che il peggior male nel mondo è il rito<br />

della Comunione nella mano. Ha detto: si tratta<br />

di un rito fuori luogo, causa di profanazione e desacralizzazione.<br />

Così si perde la Grazia Divina.<br />

“Se la Grazia del Signore vale più della vita” e<br />

l’Eucaristia è “la Vita del mondo” questo rito é<br />

un male di prima grandezza. Non c’e da stupirsi<br />

che dopo aver maneggiato il Santissimo, il comunicante<br />

non senta più l’obbligo di adorarlo in<br />

ginocchio, la necessità di sentirsi nulla davanti al<br />

Creatore...che è incapace di riconoscere il Mistero<br />

della Croce attualizzato nel Sacramento, e che<br />

non senta la chiamata ad una rinuncia assoluta, di<br />

fronte all’Amore infi nito di Dio che si è umiliato<br />

per noi nel Sacramento per la nostra Salvezza.<br />

D’altro canto, nella Sacramentum Caritatis, citando<br />

sant’Agostino il Santo Padre aveva ricordato<br />

che nel ricevere il Pane Eucaristico dobbiamo<br />

adorarlo, perché peccheremmo ricevendolo senza<br />

adorazione. Prima di comunicarsi, lo stesso sacerdote<br />

genufl ette davanti all’Ostia: perché non<br />

aiutare i fedeli a coltivare il senso di adorazione<br />

proprio attraverso simile gesto? Purtroppo questo<br />

abuso illegittimo si è così ben radicato come una<br />

tradizione locale, che anche Papa Giovanni Paolo<br />

II non ebbe successo, nonostante un suo tentativo<br />

per frenare l’abuso. Papa Giovanni Paolo<br />

II non era un sostenitore della Comunione nella<br />

mano. Nella Carta “Domenicae Cenae” il Papa<br />

riaffermando gli insegnamenti della Chiesa diceva<br />

infatti: “Il toccare la Sacra Specie, la sua<br />

distribuzione con le proprie mani, é un privilegio<br />

dei Consacrati”. Ma, per un qualsivoglia motivo,<br />

questo documento del 1980 non conteneva nessuna<br />

minaccia di sanzioni contro laici, sacerdoti<br />

o vescovi che avessero ignorato la difesa dell’uso<br />

della comunione sulla lingua come voleva il<br />

Papa. Una legge senza una pena non è una legge,<br />

ma bensì un suggerimento.<br />

Dobbiamo pregare affi nché il maggior numero di<br />

preti abbia il coraggio di salvaguardare la riverenza<br />

dovuta a questo Sacramento e non venga<br />

intrappolato in una falsa ubbidienza che fa sì che<br />

essi collaborino alla perdita di sacralità di Cristo<br />

nell’Eucaristia. I preti devono trovare il coraggio<br />

di combattere questa pratica che fa parte<br />

dell’occulta strategia di protestantizzazione del<br />

Cattolicesimo, ricordando che Papa Paolo VI,<br />

giustamente, predisse che, la Comunione sulla<br />

mano, avrebbe portato all’irriverenza e alla profanazione<br />

dell’Eucarestia e ad una graduale erosione<br />

della dottrina ortodossa. A seguito, allora di<br />

quanto riportato, L’Ordo Christianus Miles invita<br />

ed esorta gli affezionati lettori e i fedeli tutti ad<br />

accogliere la Santa Comunione sulla lingua in segno<br />

di massimo rispetto e profondissima umiltà<br />

nei confronti di Cristo Sacramentato per una maggiore<br />

gloria di Dio.<br />

Ordo Christi anus Miles<br />

www.ordochristianusmiles.org<br />

www.ordochristianusmiles.blogspot.com<br />

info@ordochristianusmiles.org

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!