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Aprile - Da Leggere

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24 MUSICA-ARTE-SPETTACOLO <strong>Da</strong> leggere - APRILE 2010<br />

Per iniziativa del Coro “Antonio Di Jorio” di Atri,<br />

riproposte al Teatro Comunale in una serata di<br />

grande fascino venti canzoni italiane inedite del<br />

compositore di Atessa, custodite nell’omonimo Archivio<br />

Musicale della città degli Acquaviva. Vivo successo del<br />

soprano Cristina Casillo, artista del Teatro San Carlo di<br />

Napoli. Alla guida di una grande orchestra il Maestro<br />

Concezio Leonzi, a cui va il merito dell’importante operazione<br />

musicologica.<br />

Il Coro Antonio Di Jorio durante il suo intervento<br />

Presto le musiche in un prestigioso compact-disc.<br />

ATRI - In Abruzzo ancora oggi Antonio Di Jorio è una<br />

leggenda che non si spegne. <strong>Da</strong> qualche anno sono sempre<br />

più numerosi e approfonditi gli studi su questo compositore,<br />

del quale peraltro è conosciuta solo una parte<br />

della poliedrica produzione artistica, quella per cui conquistò<br />

l’appellativo di “Principe della canzone abruzzese”.<br />

La parabola di Antonio Di Jorio sotto questo aspetto<br />

ha qualcosa di singolare: il grande pubblico è ancora<br />

oggi convinto, a trent’anni dalla morte, che sia stato solo<br />

un autore di belle canzoni abruzzesi, alcune delle quali<br />

divenute poi di ‘dominio pubblico’ come Mare nostre o<br />

Paese mè. Ma che sia stato, per esempio, un operettista<br />

di rare capacità e creatore geniale di melodie italiane che<br />

Il maestro Concezio Leonzi<br />

nulla hanno da invidiare ad opere analoghe contemporanee<br />

più fortunate; che abbia inoltre composto svariate<br />

pagine di musica sacra, da camera e addirittura quattro<br />

opere liriche, pochi lo sanno. Invece, la sua versatilità<br />

d’artista lo pone in una posizione di primo piano nella<br />

storia della musica abruzzese del sec. XX: senza dimenticare<br />

il ruolo importante svolto attraverso la diffusione<br />

delle sue opere, l’instancabile attività direttoriale e organizzativa,<br />

egli è senza dubbio uno dei maggiori esponenti<br />

della cultura abruzzese, da collocarsi accanto ai suoi<br />

più grandi contemporanei. Quando il maestro atessano<br />

morì a Rimini nel 1981, tutte le opere manoscritte furono<br />

donate al Comune di Atri dalla fi glia, prof.ssa Pasquina,<br />

unica erede. Nel 1996 ne nacque l’Archivio Di Jorio, per<br />

tenace volontà del Prof. Concezio Leonzi e dell’Assessore<br />

Nino Bindi, e aperto al pubblico nell’elegante salone<br />

del Teatro Comunale di Atri con l’obiettivo principale<br />

di divulgare tutte le opere di Di Jorio, soprattutto quel-<br />

“Canzone di giovinezza”:<br />

ovvero Di Jorio ritrovato<br />

le ancora sconosciute in tempi moderni. L’Archivio Di<br />

Jorio ha fi nora pubblicato sei cd: Suspiro (Arie italiane<br />

e napoletane. Soprano Maura Maurizio, pianista Marco<br />

Moresco, 1998, cd ADJ001, DDD); La musica da camera<br />

(Artisti vari. 1999, cd ADJ002, DDD); L’infi nito<br />

(Romanze e canzoni italiane. Concezio Leonzi, pianista<br />

Marco Della Sciucca, 1999, cd ADJ003, DDD); L’Abruzzo<br />

sinfonico di Antonio Di Jorio (Orchestra Sinfonica di<br />

Pescara, direttore Donato Renzetti, 2001, cd ADJ004,<br />

DDD); La musica sacra (due messe per coro maschile<br />

e orchestra d’archi, direttore Concezio Leonzi, 2003, cd<br />

ADJ005, DDD); Dormir… sognare, Arie da operette<br />

(Manuela Formichella, soprano e Carlo Assogna, tenore;<br />

Roberto Rupo, pianoforte, 2005, cdADJ006, DDD). A<br />

questi si aggiungerà presto quello intitolato “Canzone di<br />

giovinezza”, registrato durante il concerto del 14 marzo<br />

scorso, senza dubbio un avvenimento di grande respiro<br />

culturale, tra i più qualifi canti degli ultimi anni nella nostra<br />

città. Il pubblico, scelto e numerosissimo, ha potuto<br />

ascoltare per la prima volta venti canzoni italiane e romanze<br />

che Di Jorio compose tra gli ’10 e ‘40 del secolo<br />

scorso. Melodie dolcissime, a metà strada tra la romanza<br />

da camera e la canzone leggera, tanto care al Maestro di<br />

Atessa, che ne compose oltre 120, avvalendosi di poeti<br />

di chiara fama, come Giuseppe Garofalo e il commediografo<br />

Luigi Antonelli. Un aspetto del genio multiforme<br />

di Di Jorio fu appunto quello della canzone italiana, al<br />

cui fascino non riuscì a sottrarsi, proprio quando negli<br />

anni Dieci cominciò a coinvolgere un pubblico sempre<br />

più numeroso.<br />

Una curiosità: il “Primo Festival della Canzone Italiana”<br />

fu ideato e diretto proprio da Antonio Di Jorio, a Rimini<br />

nel 1936. I concorrenti parteciparono da tutta Italia e<br />

la manifestazione, presentata nel Piazzale del Parco, di<br />

fronte al Grand Hotel, riscosse tanto successo di critica e<br />

di pubblico, che accorse numerosissimo. Poi il concorso<br />

fu abbandonato e lo riprenderà Sanremo con la fortuna<br />

che conosciamo. Delle circa 120 canzoni italiane di Di<br />

Jorio ricordiamo: Giovinezza, Paquita, Come la neve, La<br />

casetta a righe blu, Una gondola a <strong>Da</strong>kar, Stratosfera,<br />

Farfalla, Non dischiudere il veron, Prima passione, Stornelli<br />

modernissimi, Per te, giunte fi no a noi soprattutto<br />

per merito dell’Archivo Di Jorio di Atri. La regina della<br />

serata del 14 marzo è stata il soprano Cristina Casillo del<br />

Teatro San Carlo di Napoli, a cui il pubblico ha indirizzato<br />

applausi calorosissimi. Artista napoletana di primissimo<br />

ordine, si è perfezionata con grandi maestri quali Luciana<br />

Serra, Claudio Desderi, Elio Battaglia, Christa Ludwig.<br />

Vincitrice di numerose audizioni e concorsi nei maggiori<br />

Enti lirici italiani lavorando con i più grandi direttori<br />

d’orchestra (Pretre, Sinopoli, Maazel, Sawallisch), Tra i<br />

palcoscenici più prestigiosi il San Carlo di Napoli (Idomeneo<br />

re di Creta, Rigoletto, Le nozze di Figaro), ma anche<br />

l’Accademia Nazionale di S. Cecilia in Roma, per cui<br />

ha interpretato Taumandchen nell’ Haensel und Gretel<br />

di E. Humperdinck, produzione di grande successo diretta<br />

da Sir Jeffrey Tate. Ha tenuto concerti in prestigiose<br />

Sale e Teatri (Mozarteum di Salisburgo, Conservatorio di<br />

Torino, S. Carlo di Napoli, ospite di importanti Festivals<br />

internazionali e Rassegne (Torino Settembre Musica, Napoli<br />

Maggio nei monumenti, Festival Internazionale di<br />

Pompei) collaborando con musicisti di altissimo livello<br />

(Petrushanski, Ozbic). La Casillo ha eseguito la canzoni<br />

di Di Jorio con una vocalità adattissima al genere e<br />

una voce perfettamente smagliante ed espressiva. Il Coro<br />

Antonio Di Jorio è intervenuto al gran concerto con la<br />

brillante esecuzione di due arie corali tratte dall’operetta<br />

“<strong>Da</strong> Livorno a Portoferraio”, che Di Jorio scrisse a Siena<br />

nel 1917: Entrata delle signorine e Coro dei marinai. Sia<br />

il coro che l’orchestra (quest’ultima composta da venti<br />

professori scelti tra i più validi della regione) sono stati<br />

diretti dal valoroso maestro atriano Concezio Leonzi, di-<br />

Il soprano Cristina Casillo<br />

rettore dell’Archivio Di Jorio di Atri e del Coro “Antonio<br />

Di Jorio”: musicista di fama, bacchetta sicura, padronanza<br />

assoluta del podio e grande carisma d’artista. Particolarmente<br />

apprezzata la sua interpretazione del Valzer<br />

dei fi ori, per sola orchestra, tratta dall’operetta “Costa<br />

Azzurra”. A termine della serata l’assessore alla Cultura<br />

del Comune di Atri, la dr.ssa Angela De Lauretis, a nome<br />

del sindaco Gabriele Astolfi ha rivolto al pubblico, agli<br />

artisti, al Maestro Leonzi, un sentito ringraziamento e ha<br />

elogiato l’intensa attività dell’Archivio Di Jorio, del Coro<br />

Di Jorio, che ha promosso il concerto, e al suo presidente<br />

Antonio Manco, inappuntabile organizzatore. Presto sarà<br />

pubblicato un compact-disc, per la gioia degli appassionati<br />

della grande musica italiana e per quanti vorranno<br />

riascoltare le deliziose melodie dijoriane, riproposte al<br />

pubblico in prima esecuzione in tempi moderni in questa<br />

memorabile serata, realizzata con il generoso contributo<br />

della Fondazione Tercas. In teatro erano presenti anche<br />

il Sindaco e l’assessore al Cultura del Comune di Atessa,<br />

in rappresentanza della città natale di Di Jorio, ed Emma<br />

Di Jorio, nipote del Maestro. L’elegante programma di<br />

sala riportava un’interessante guida all’ascolto del Prof.<br />

Marco Della Sciucca. La serata, presentata dalla bravissima<br />

Maria Serena Manco, è stata ripresa e trasmessa anche<br />

dalla RAI-TV. L’orchestra era composta da: Stefania<br />

Franchini, Antonio Pirozzolo, Marzia De Biase, Ornela<br />

Koka, Simona Soriente, Chiara Leonzi (violini); Stefano<br />

Morgione, Olga Moryn (viole); Massimo Magri e<br />

Giacomo Torlontano (violoncelli); Edmondo Di Giovannantonio<br />

(contrabbasso); Lucia Antonacci (arpa); Marco<br />

Felicioni (fl auto); Stefano Bellante (clarinetto); Antonio<br />

Verdone (oboe); Luca Falcone (tromba); Andrea Marcone<br />

(percussioni); Marcello Martella (coordinatore artistico).<br />

Il Coro “Antonio Di Jorio era composto dai signori:<br />

Anello Alberto, Antonelli Gilda, Astolfi Christian, Astolfi<br />

Alessandra, Astolfi Sara, Camplese Carla, D’Angelo<br />

Antonietta, D’Alessio Nino, De Felicibus Floredana, De<br />

Felicibus Katia, De Virgiliis Annamaria, Di Dorotea Carmelita,<br />

Di Febo Angela, Di Marco Elena, Di Michele<br />

Luca, Ferretti Federica, Fierli Rosy, Leonzi Pasquale,<br />

Liberatore Lorena, Mattucci Paolo, Nardi Gabriele, Nespoli<br />

Giovanna, Nespoli Mara, arente Nicola, Piovani<br />

Massimo, Pisciella Nicola, Prosperi Francesco, Prosperi<br />

Gabriele, Prosperi Maria, Ranalli Maria, Romano Paola,<br />

Santini Carmen, Sichetti Patrizia, Spezialetti Martina,<br />

Striglioni Ne’ Tori Mario, Vecchioni Francesco.<br />

Rosario Di Blasio

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