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Aprile - Da Leggere

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2 POLITICA <strong>Da</strong> leggere - APRILE 2010<br />

Il tifo uccide la democrazia<br />

La democrazia, come ricorda Gustavo<br />

Zagrebelsky nel suo “Imparare la<br />

Democrazia”, implica la reversibilità di<br />

ogni decisione, esclusa sola quella sulla democrazia<br />

medesima. Cosa signifi ca? Che un sistema sarà<br />

veramente democratico quando, oltre all’impianto<br />

legislativo e regolamentare, altamente garantista<br />

sul piano dei diritti individuali e collettivi, ci<br />

sarà un comportamento da parte di tutti ispirato<br />

ad un sano relativismo, perennemente dialogico<br />

e aperto. In un ordinamento democratico l’unico<br />

valore assoluto è il concetto stesso di democrazia,<br />

che si esplica nell’autonomia e indipendenza dei<br />

tre poteri fondamentali: legislativo,esecutivo e<br />

giudiziario; e nel rispetto assoluto per gli organi<br />

di garanzia della legalità e della costituzionalità:<br />

la Presidenza della Repubblica e la Corte<br />

Costituzionale. In Italia abbiamo la fortuna di<br />

avere, a fondamento del nostro Stato, una delle<br />

più belle leggi costituzionali al mondo. I nostri<br />

padri costituendi, pur nella loro grande diversità<br />

culturale, politica e religiosa, seppero fare sintesi<br />

e scrivere una legge che garantisce tutti sul piano<br />

delle prerogative democratiche. Ebbero pure<br />

l’intelligenza di saperla preservare dal tentativo<br />

di revisione di una maggioranza parlamentare<br />

semplice, prevedendo il referendum popolare<br />

confermativo, che non è previsto se la modifi ca<br />

costituzionale avviene con una maggioranza pari ai<br />

¾ del Parlamento. La democrazia non è solo forma,<br />

è anche, e fortissimamente, sostanza. E’ vissuto,<br />

fatica, sudore. Disponibilità costante a mettersi in<br />

discussione nella ricerca instancabile della verità,<br />

attraverso un confronto franco e sereno con idee<br />

e posizioni diverse. Senza questo atteggiamento<br />

la democrazia soffre, non si materializza, non<br />

diventerà mai farfalla. Ed è quello che sta accadendo<br />

La Lega Nord Abruzzo con Napolitano<br />

e Maroni, il PD con Di Pietro<br />

L’Aquila - La necessità di assicurare il pieno esercizio dei diritti di elettorato<br />

attivo e passivo alle passate consultazioni elettorali per il rinnovo<br />

degli organi delle Regioni a statuto ordinario, è stata la motivazione<br />

principale del decreto legge interpretativo approvato dal Consiglio dei ministri<br />

nella riunione straordinaria tenuta il 5 marzo a Palazzo Chigi. Il provvedimento,<br />

come ha spiegato il ministro dell’Interno Maroni, dà un’interpretazione<br />

autentica delle norme in materia elettorale, in linea con quanto già enunciato<br />

in una circolare del ministero dell’Interno emanata nel febbraio scorso. Nella<br />

circolare è scritto che “il cancelliere non può rifi utarsi di ricevere le liste dei<br />

oggi. Viviamo una condizione di democrazia<br />

sospesa perché tutti noi abbiamo messo da parte<br />

quella capacità critica che ha come presupposto<br />

la convinzione che nessuno è possessore assoluto<br />

di verità, e che per ricercarla e trovarla occorre<br />

l’impegno e l’intelligenza di tutti. <strong>Da</strong> sostenitori<br />

anche troppo accesi e convinti , ma pur sempre<br />

aperti alla contaminazione di idee altrui, siamo<br />

diventati tifosi refrattari al dialogo e al confronto.<br />

Il dubbio che l’altro possa avere più ragione e<br />

ragioni di noi non ci sfi ora più. C’è una sola verità<br />

ed è quella nostra. Chi la pensa diversamente da noi<br />

non è più il soggetto con cui bisogna confrontarsi<br />

nella ricerca di maggiore condivisione, ma un<br />

nemico da combattere attraverso la denigrazione, la<br />

delegittimazione, l’annientamento politico. E non<br />

solo l’avversario. Non si accetta né si ha più fi ducia<br />

nel ruolo di quelli che svolgono funzioni di arbitro.<br />

Gli organi di controllo della legalità sono anch’essi<br />

sottoposti, a secondo delle convenienze contingenti,<br />

alternativamente ad attestazioni di stima e a<br />

sconfessioni e critiche feroci. Il Presidente della<br />

Repubblica merita tutti gli elogi e le difese possibili<br />

quando le sue iniziative rafforzano o confortano<br />

l’azione di Governo, peste e corna quando la<br />

sconfessa. Così per la Corte Costituzionale. E per<br />

tutte le Autority chiamate a difendere la legittimità<br />

nei vari campi di competenza. Il ruolo e l’azione<br />

della Magistratura vengono indirettamente esaltati<br />

per i signifi cativi successi riscossi nella lotta alla<br />

criminalità organizzata, nel contrasto alle mafi e;<br />

viene direttamente dileggiata quando incrocia il<br />

malaffare e il malcostume in cui sono coinvolti<br />

pezzi di classe dirigente politico e amministrativo<br />

del nostro paese.Voci che dissentono, che si<br />

differenziano, che invitano ad abbassare i toni e ad<br />

usare maggiore prudenza, che sentono il fastidio<br />

per il pensiero unico non esistono. Non si registrano<br />

neanche quando emergono comportamenti<br />

palesemente e fortemente in contrasto con valori e<br />

principi a cui dovrebbe sempre uniformare la sua<br />

condotta chi occupa una delle istituzioni pubbliche.<br />

Sarà l’effetto della campagna elettorale in cui<br />

siamo immersi in questo particolare momento,<br />

sarà la conseguenza dei procedimenti giudiziari<br />

innescati dal caos delle liste che hanno esacerbato<br />

ulteriormente questo clima di confl ittualità politica<br />

e istituzionale, certo è che ci troviamo di fronte ad<br />

un rischio concreto e reale di un calo preoccupante<br />

del tasso di democraticità del nostro sistema. E’<br />

altrettanto vero che manifestazioni non consoni a<br />

dettati costituzionali si registrano in alcuni settori<br />

dello schieramento di opposizione, che , a volte,<br />

invece di limitarsi ad esprimere tutta la loro piena e<br />

incondizionata fi ducia nelle istituzioni di garanzia,<br />

come la Presidenza della Repubblica, cercano di<br />

forzarne la volontà suggerendo provvedimenti che<br />

accolgano, in qualche misura, le loro valutazioni.<br />

Come impatto nell’opera di demolizione<br />

dell’impianto democratico è sicuramente inferiore<br />

all’azione devastatrice e prevaricatrice del<br />

Presidente del Consiglio che ai titolari di quegli<br />

organi di garanzia non suggerisce garbatamente, ma<br />

impone brutalmente la sua volontà, ricordando loro,<br />

minacciosamente, chi li ha voluto in quei posti. Le<br />

intercettazioni di Trani, oltre a costituire materia di<br />

indagine per i magistrati, credo che rappresentino<br />

nel modo più chiaro e inconfutabile lo stato di<br />

degrado e di abbandono dei pilastri fondamentali<br />

della nostra democrazia.<br />

Leone Spitilli<br />

candidati, i relativi allegati e il contrassegno o contrassegni di lista, neppure<br />

se li ritenga irregolari o se siano presentati tardivamente”. Il provvedimento,<br />

ha aggiunto Maroni, vuole dare “un’interpretazione autentica, corretta”, alla<br />

legge elettorale, in particolare agli articoli 9 e 10 della legge n. 108 del 17 febbraio<br />

1968, dettando alcuni criteri interpretativi di norme in materia di rispetto<br />

dei termini per la presentazione delle liste, di autenticazione delle fi rme e di<br />

ricorsi contro le decisioni dell’Uffi cio centrale regionale.<br />

Alberto Piccinini<br />

Uffi cio stampa Lega nord Abruzzo

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