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Aprile - Da Leggere

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<strong>Da</strong> leggere - APRILE 2010<br />

L’Ascaris lumbricoides è un verme<br />

appartenente alla famiglia<br />

dei nematodi, è un parassita dell’intestino<br />

tenue dell’uomo. L’Ascaris l.<br />

è un parassita diffuso in tutto il mondo,<br />

tuttavia le zone geografi che col numero<br />

maggiore di persone infettate sono<br />

l’America Latina, il sud est asiatico e<br />

l’Africa. Gli ascaridi che vivono nell’intestino<br />

sono mediamente lunghi 15-<br />

40 cm e hanno lo spessore di una penna<br />

Bic, sono di colore che varia dal rosa al<br />

giallo. Le femmine producono 200000<br />

uova ogni giorno, le quali vengono<br />

espulse con le feci. L’infezione nell’uomo<br />

avviene per via orale con l’ingestione<br />

di uova che contengono le larve. Una<br />

volta ingerite le uova si schiudono e le<br />

larve penetrano nelle vene della parete<br />

Il sogno dell’uomo è l’eterna giovinezza,<br />

che ha sempre tentato di ottenere<br />

con fontane della giovinezza<br />

e porzioni magiche. Una cosa è l’immortalità,<br />

una cosa è mantenersi giovani…<br />

L’aspettativa di vita si è allungata<br />

ed oggi è possibile non solo prevenire<br />

le malattie, ma anche rallentare la vecchiaia<br />

ed ottenere una migliore qualità<br />

della vita. Le “macchie della vecchiaia”<br />

appaiono sulla pelle sempre più frequentemente.<br />

Esse rappresentano un disagio<br />

estetico per molte persone che ne<br />

sono colpite. Sono visibili sul viso, sul<br />

decolté o sulle mani. Le macchie sono<br />

di color marrone, non sono a rilievo e<br />

dell’intestino. Diffondono attraverso<br />

il circolo sanguigno. Inizialmente raggiungono<br />

il fegato e dopo circa una settimana<br />

l’infezione sopraggiunge al polmone,<br />

nel polmone le larve abbandonano<br />

il circolo sanguigno e si annidano<br />

negli alveoli. Durante questi passaggi<br />

le larve si differenziano fi no a diventare<br />

vermi adulti. Un verme adulto ha<br />

una vita media che varia dalle 12 alle<br />

18 settimane. L’ingestione delle uova<br />

avviene attraverso cibi contaminati, e<br />

più raramente con l’acqua. Una persona<br />

infettata dall’Ascaris lumbricoides<br />

può avere un quadro clinico variabile,<br />

in alcuni casi quando le larve si trovano<br />

nel polmone si può verifi care tosse,<br />

emorragia o dispnea, mentre quando<br />

la larva è giunta all’intestino tenue si<br />

verifi cano dolori addominali, vomito,<br />

nausea e anche diarrea. In alcuni casi<br />

si possono riscontrare anche reazioni<br />

allergiche oppure rash cutanei e disturbi<br />

asmatici. La reazione allergica può<br />

portare anche alla morte per shock anafi<br />

lattico. Diagnosticare un’infezione da<br />

Ascaris lumbricoides non è semplicissimo,<br />

è necessario effettuare un esame<br />

parassitologico su feci. L’esame si basa<br />

sull’osservazione delle faci al microscopio<br />

per ricercare le uova, si devono<br />

analizzare tre campioni di feci raccolti<br />

a giorni alterni. Basta trovare anche un<br />

solo uovo per diagnosticare l’infezione.<br />

Dopo aver effettuato la diagnosi si<br />

procede alla terapia che consiste nella<br />

somministrazione di farmaci vermicidi,<br />

per evitare la possibilità di ondate suc-<br />

SALUTE E BENESSERE<br />

27<br />

Infezioni intestinali…<br />

Ascaris lumbricoides<br />

Macchie della vecchiaia …<br />

hanno dimensioni variabili da 2-3mm a<br />

10-15 mm e sono la conseguenza dell’invecchiamento<br />

della pelle. Per invecchiamento<br />

della pelle non bisogna intendere<br />

l’età cronologica bensì i danni<br />

prodotti dai raggi ultravioletti, in questo<br />

sta anche la spiegazione che le macchie<br />

si presentano nelle zone più esposte al<br />

sole come ad esempio il viso. L’esame<br />

clinico delle ipermelanosi è abbastanza<br />

semplice, esiste la diagnosi mediante la<br />

luce di Wood e quella mediante la videodermoscopia;<br />

entrambe possono essere<br />

un valido aiuto nei casi sospetti. Il formarsi<br />

delle macchie è una conseguenza<br />

dell’esposizione al sole, più ci espone<br />

senza protezioni e fi ltri solari più si rischia<br />

la loro comparsa col passare degli<br />

anni. Per curare questi inestetismi esistono<br />

varie metodiche mediche, la più<br />

comune ma anche la meno effi cace è<br />

l’utilizzo di creme depigmentanti come<br />

l’ac Azelaico, l’ac. Retinoico, la Glabridina,<br />

la vit. C ecc. Esse si trovano in<br />

farmacia, dovrebbero schiarire il colorito<br />

bruno delle macchie, in realtà l’effi<br />

cacia di tali prodotti è minima. Una<br />

tecnica più effi cace è l’applicazione di<br />

azoto liquido (crioterapia). Il dermatologo<br />

può decidere di fare delle applicazioni<br />

di azoto che producono una piccola<br />

ustione sulla cute. Circa una settimana<br />

dopo l’applicazione c’è un ricambio<br />

dell’epidermide, in pratica la zona di<br />

cute scura cade e si riforma della pelle<br />

nuova priva di iperpigmentazione. Tuttavia<br />

la tecnica migliore per la rimozione<br />

delle macchie brune è l’applicazione<br />

mediante la tecnica del peeling di acidi<br />

come il glicolico al 70%, il piruvico, il<br />

salicilico,il TCA (15-25%) stabilizzato,<br />

il mandelico miscelati appropriatamente.<br />

Le sedute vengono effettuate settimanalmente,<br />

unica controindicazione il<br />

cessive la cura va ripetuta 15-20 giorni<br />

dopo il primo trattamento. Per evitare<br />

l’infezione si consiglia di lavare sempre<br />

frutta e verdura, di non bere mai acqua<br />

da fontane non certifi cate e di evitare<br />

di portare le mani alla bocca dopo aver<br />

toccato la terra, visto che le uova possono<br />

trovarsi anche nel terreno.<br />

Dott.ssa Enrica Colagrande<br />

Biologa - Spec.nda Patologia clinica<br />

periodo estivo. Altra terapia utilizzata è<br />

la Laser terapia. La Laser terapia consiste<br />

nel far “scoppiare” le macchie attraverso<br />

un raggio luminoso; anche in<br />

questo caso si forma una macchia scura<br />

che si stacca dalla superfi cie cutanea<br />

circa due settimane dopo il trattamento.<br />

Per evitare che tali inestetismi cutanei<br />

si riformino è sempre necessario<br />

proteggere la pelle con fi ltri solari ad<br />

elevato potere schermante ed evitare<br />

anche le lampade abbronzanti, soprattutto<br />

dopo che sono state fatte applicazioni<br />

con azoto liquido o la Laser terapia;<br />

in questi casi infatti il sole potrebbe<br />

far formare zone di iperpigmentazione<br />

reattiva e il problema non sarebbe risolto<br />

ma.. peggiorato!<br />

Dott. Luciano Leonio<br />

Malattie della Pelle – Medicina Estetica<br />

luciano.leonio@aslteramo.it

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