L'acquisizione dell'italiano come lingua seconda - Master in ...
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ICoN – Italian Culture on the Net C. Andorno, A. Giacalone Ramat – L’acquisizione dell’italiano…<br />
Alcuni sviluppi non trovano però riscontro nelle <strong>in</strong>terl<strong>in</strong>gue. Questo è il caso delle marche di tempo<br />
e aspetto (vedi 2.3), che <strong>in</strong> l<strong>in</strong>gue <strong>come</strong> l’<strong>in</strong>glese e l’italiano sono <strong>in</strong>dicate da suffissi verbali:<br />
italiano parl-av-o, dove –av è la marca dell’imperfetto, ossia tempo passato e aspetto imperfettivo.<br />
Mentre i sistemi degli apprendenti di L2 generalmente mostrano il graduale sviluppo di morfemi<br />
suffissali, nei pidg<strong>in</strong> e creoli tempo e aspetto sono espressi (non obbligatoriamente) da elementi<br />
preverbali autonomi: b<strong>in</strong> (dall’<strong>in</strong>glese been, ovvero "stato") per <strong>in</strong>dicare il passato o il cosiddetto<br />
anterior, ossia ciò che precede il momento dell’enunciazione, go (dall’<strong>in</strong>glese go, ovvero "andare"),<br />
marca di tempo e di modo per <strong>in</strong>dicare futuro o <strong>in</strong>tenzionalità.<br />
Per i pidg<strong>in</strong> e creoli, e anche per le <strong>in</strong>terl<strong>in</strong>gue, si è parlato di codici semplificati: <strong>in</strong> effetti, se si<br />
confrontano le l<strong>in</strong>gue lessificatrici (cioè le l<strong>in</strong>gue che forniscono ai pidg<strong>in</strong> il materiale lessicale, ad<br />
esempio l'<strong>in</strong>glese per il Tok Pis<strong>in</strong> e il West African Pidg<strong>in</strong> English) e le l<strong>in</strong>gue di arrivo, si notano<br />
strutture più semplici e m<strong>in</strong>or elaborazione grammaticale, ma <strong>in</strong> realtà l’<strong>in</strong>teresse di questi casi è<br />
che essi consentono di seguire dagli stadi <strong>in</strong>iziali lo sviluppo l<strong>in</strong>guistico e possono far comprendere<br />
meglio la natura e le proprietà delle categorie l<strong>in</strong>guistiche e degli universali l<strong>in</strong>guistici.<br />
4.4 - L’<strong>in</strong>successo nell’apprendimento di L2<br />
Il percorso dell’acquisizione tende verso un aumento delle conoscenze di L2 ai diversi livelli:<br />
fonetico, morfos<strong>in</strong>tattico, lessicale. Tuttavia alcuni apprendenti, o gruppi di apprendenti,<br />
manifestano a un certo momento un blocco del processo evolutivo, detto "fossilizzazione". Non si<br />
tratta di un fenomeno occasionale dovuto a stress o a rilassamento psicologico, ma di un tratto<br />
stabile, che può essere collegato <strong>in</strong> molti casi alla scarsa <strong>in</strong>tegrazione di gruppi di immigrati con<br />
pochi contatti con i parlanti nativi (tale è il caso dei c<strong>in</strong>esi <strong>in</strong> Italia). Secondo una prospettiva psicosociol<strong>in</strong>guistica,<br />
il conflitto tra il bisogno di <strong>in</strong>tegrazione nella nuova società e la volontà di<br />
mantenere l’identità orig<strong>in</strong>aria è un fattore che può ostacolare l’apprendimento spontaneo di L2.<br />
Altri fattori potenzialmente rilevanti sono l’età degli apprendenti: <strong>in</strong>fatti è op<strong>in</strong>ione diffusa che i<br />
bamb<strong>in</strong>i impar<strong>in</strong>o la <strong>l<strong>in</strong>gua</strong> meglio degli adulti, un dato confermato dagli studi su famiglie<br />
immigrate, non solo nei paesi anglofoni, ma anche <strong>in</strong> Italia, i quali mostrano che i genitori, anche<br />
quando imparano la <strong>seconda</strong> <strong>l<strong>in</strong>gua</strong>, la parlano con vistose differenze rispetto ai nativi, mentre i figli<br />
<strong>in</strong> tempo breve imparano la L2 tanto da essere spesso <strong>in</strong>dist<strong>in</strong>guibili dai nativi (vedi 4.5).<br />
Anche un <strong>in</strong>put quantitativamente limitato può favorire la fossilizzazione (una situazione che <strong>in</strong><br />
parte rimanda alle condizioni che hanno favorito lo sviluppo dei pidg<strong>in</strong> e creoli: vedi 4.3); l’<strong>in</strong>put<br />
limitato può dipendere da fattori di <strong>in</strong>serimento nella società e dal tipo di attività lavorativa, che<br />
rimandano a loro volta alla dimensione sociale già considerata.<br />
Si noti <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e che la fossilizzazione non colpisce necessariamente l’<strong>in</strong>tera competenza del parlante:<br />
all’<strong>in</strong>terno di una data varietà di apprendimento si possono trovare sia elementi "d<strong>in</strong>amici", <strong>in</strong> via di<br />
evoluzione verso la L2, sia zone fossilizzate. Ad esempio, accade che la pronuncia si fossilizzi<br />
precocemente a un livello anche sensibilmente divergente dai parlanti nativi, mentre la morfologia e<br />
la s<strong>in</strong>tassi cont<strong>in</strong>uano a evolvere verso la <strong>l<strong>in</strong>gua</strong> di arrivo. In molti apprendenti, fossilizzati per<br />
quanto riguarda le conoscenze grammaticali, l’accrescimento lessicale prosegue speditamente: il<br />
risultato sarà una buona fluenza nel parlato con mezzi grammaticali fortemente limitati.<br />
Col term<strong>in</strong>e di "regressione" (backslid<strong>in</strong>g) si <strong>in</strong>dicano <strong>in</strong>vece fenomeni non sistematici, occasionali,<br />
di ritorno a uno stadio precedente e già superato dell’acquisizione. Tali fatti sono dovuti <strong>in</strong> genere a<br />
stanchezza o a stress e rientrano tra i fenomeni di performance, cioè tra i fenomeni legati alle<br />
caratteristiche particolari del momento <strong>in</strong> cui viene prodotto un enunciato.<br />
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