28.05.2013 Views

L'acquisizione dell'italiano come lingua seconda - Master in ...

L'acquisizione dell'italiano come lingua seconda - Master in ...

L'acquisizione dell'italiano come lingua seconda - Master in ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

ICoN – Italian Culture on the Net C. Andorno, A. Giacalone Ramat – L’acquisizione dell’italiano…<br />

una motivazione strumentale, a parità di altre condizioni (ad esempio nel confronto fra apprendenti<br />

immigrati); d'altronde, una motivazione strumentale non ha <strong>come</strong> risvolto necessariamente un<br />

m<strong>in</strong>or apprendimento: è il caso di apprendenti che imparano le l<strong>in</strong>gue <strong>come</strong> l<strong>in</strong>gue straniere e<br />

possono essere fortemente motivati all'apprendimento da motivi lavorativi. Anche l'atteggiamento<br />

favorevole verso la comunità dei parlanti nativi è generalmente correlato positivamente con<br />

l'apprendimento, ma un atteggiamento sfavorevole non porta necessariamente al non<br />

apprendimento.<br />

Sul versante dei fattori psicologici <strong>in</strong>dividuali, sono stati <strong>in</strong>dagati il ruolo dell'autostima, della<br />

tendenza all'ansia, dell'estroversione, dell'accettazione del rischio e altri. Questi fattori non si<br />

correlano <strong>in</strong> maniera univoca con il successo o la velocità di apprendimento, ma possono <strong>in</strong>fluire<br />

sullo stile di apprendimento (vedi il modulo Modelli teorici sull’apprendimento di una L2, 6.3 e<br />

6.5), ad esempio modificando l'atteggiamento dell'apprendente verso l'<strong>in</strong>put o <strong>in</strong>fluendo sulla sua<br />

esecuzione <strong>in</strong> compiti comunicativi diversi. Tra i fattori cognitivi sono stati considerati la<br />

riflessività, la memoria, l'attitud<strong>in</strong>e al ragionamento logico o alla manipolazione spaziale e altri. I<br />

risultati di questi studi sono però ancora limitati e non generalizzabili con sicurezza.<br />

Problemi metodologici ancora aperti sono, per tutti i casi discussi, quello di <strong>in</strong>dividuare metodi di<br />

misura oggettivi delle variabili sociali e psicologiche, e quanto il rapporto di <strong>in</strong>fluenza debba essere<br />

considerato unidirezionale (i fattori psico-sociali condizionano l'apprendimento) o piuttosto non si<br />

debba pensare a effetti di feedback o "<strong>in</strong>formazione di ritorno" (i fattori psico-sociali condizionano<br />

l'apprendimento e l'apprendimento modifica i valori dei parametri psico-sociali).<br />

7.5 - Il ruolo della prima <strong>l<strong>in</strong>gua</strong><br />

Il ruolo della prima <strong>l<strong>in</strong>gua</strong> è stato oggetto di molti dibattiti (vedi 2.1). È stata adottata una<br />

dist<strong>in</strong>zione tra <strong>in</strong>fluenza o transfer della madre<strong>l<strong>in</strong>gua</strong> "positivo", che facilita l’acquisizione di<br />

strutture simili tra le due l<strong>in</strong>gue, e <strong>in</strong>fluenza o transfer "negativo" di strutture divergenti, che crea<br />

problemi all’apprendimento ed è alla base del complesso di fenomeni detto "<strong>in</strong>terferenza". È<br />

certamente vero che un apprendente, nello sforzo di capire o di produrre enunciati, utilizza<br />

qualunque tipo di conoscenza a disposizione, tra cui appunto quelle che gli derivano dalla prima<br />

<strong>l<strong>in</strong>gua</strong>. Ad esempio, l’<strong>in</strong>terferenza dal tedesco per quanto riguarda l’ord<strong>in</strong>e delle parole traspare <strong>in</strong><br />

un'apprendente tedesca: tedesco caffè; tedesca grammatica pesant(o), ovvero "la grammatica<br />

tedesca è difficile". Anche nel caso di l<strong>in</strong>gue tipologicamente distanti troviamo casi di <strong>in</strong>terferenza:<br />

un apprendente c<strong>in</strong>ese che dice davanti Fiat porta, ovvero "davanti alla porta della Fiat", riflette<br />

l’ord<strong>in</strong>e delle parole della sua prima <strong>l<strong>in</strong>gua</strong>.<br />

L’<strong>in</strong>terferenza è un fenomeno pervasivo riscontrabile a livelli <strong>in</strong>iziali e avanzati: anzi, nelle prime<br />

fasi i pr<strong>in</strong>cipi generali semantici e pragmatici sono prevalenti nel determ<strong>in</strong>are la forma delle varietà<br />

basiche (vedi 3.4; 4.1; 5.1), mentre man mano che aumenta la conoscenza della <strong>seconda</strong> <strong>l<strong>in</strong>gua</strong><br />

cresce anche il repertorio delle forme a disposizione e la possibilità che le scelte dell’apprendente<br />

siano <strong>in</strong>fluenzate dalla L1. Ad esempio, le varietà <strong>in</strong>iziali di italiano L2 sono prive di imperfetto;<br />

quando esso compare, gli apprendenti anglofoni e tedescofoni si trovano <strong>in</strong> difficoltà a scegliere tra<br />

imperfetto e passato prossimo (vedi 2.3) per fare riferimento al passato. Gli errori sono dovuti<br />

all’<strong>in</strong>terferenza con le dist<strong>in</strong>zioni grammaticali che <strong>in</strong> questa area nozionale sono pert<strong>in</strong>entizzate<br />

nelle due prime l<strong>in</strong>gue: ad esempio, il tedesco non fa dist<strong>in</strong>zione tra aspetto perfettivo e<br />

imperfettivo. Un'apprendente tedesca dice:<br />

\FR\ quando io prima non avuto questo lavoro io fatto una passeggiata vic<strong>in</strong>o di lago<br />

45

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!