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L'acquisizione dell'italiano come lingua seconda - Master in ...

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ICoN – Italian Culture on the Net C. Andorno, A. Giacalone Ramat – L’acquisizione dell’italiano…<br />

relativizzazione dei soggetti. Questo risultato degli studi sull’acquisizione è un riscontro della<br />

gerarchia di accessibilità proposta da Keenan e Comrie <strong>come</strong> generalizzazione universale (vedi 3.2).<br />

La relativa può essere <strong>in</strong>trodotta, anziché dal che, da un pronome anaforico, una strategia che si<br />

ritrova nei pidg<strong>in</strong> e nei creoli (vedi 4.3):<br />

\MK\ c’è un mio amico lui si chiama: Lorenzo eh lui abita <strong>in</strong> Gresietto (Banca Dati di Italiano L2)<br />

o può essere giustapposta senza marca esplicita alla frase pr<strong>in</strong>cipale:<br />

\CH\ prendi mio una diario p/ io porto eh c<strong>in</strong>ese (Banca Dati di Italiano L2)<br />

(la frase significa: "prenderei un diario che ho portato con me dalla C<strong>in</strong>a")<br />

Per quanto riguarda lo sviluppo delle forme non f<strong>in</strong>ite, la presenza dell’<strong>in</strong>f<strong>in</strong>ito con funzione di<br />

verbo pr<strong>in</strong>cipale è persistente <strong>in</strong> alcuni gruppi di apprendenti <strong>come</strong> i c<strong>in</strong>esi, mentre <strong>in</strong> altri<br />

apprendenti il fenomeno è marg<strong>in</strong>ale: la distanza tipologica (vedi 3.5) può spiegare questi diversi<br />

comportamenti.<br />

Si sviluppano con precocità <strong>in</strong> tutti gli apprendenti gli <strong>in</strong>f<strong>in</strong>iti retti da verbi modali, di volontà e<br />

frasali (com<strong>in</strong>ciare, f<strong>in</strong>ire) accompagnati da <strong>in</strong>certezza sull’uso delle preposizioni richieste, un<br />

campo del resto tra i più difficili per gli apprendenti.<br />

Il gerundio compare <strong>in</strong>vece <strong>in</strong> varietà più avanzate, dapprima <strong>come</strong> parte della perifrasi progressiva<br />

stare + gerundio (sto lavorando). Il gerundio che <strong>in</strong>troduce una subord<strong>in</strong>ata si trova ai livelli<br />

<strong>in</strong>termedi, specialmente nei valori modali e temporali, mentre è più raro il gerundio cosiddetto di<br />

frase, con valore causale o concessivo.<br />

Per concludere, lo sviluppo della subord<strong>in</strong>azione è un processo lento, che conduce a risultati diversi<br />

a <strong>seconda</strong> degli apprendenti. Alcune relazioni <strong>come</strong> quelle di concessività o consecutività, che sono<br />

complesse dal punto di vista cognitivo e morfos<strong>in</strong>tattico, vengono di solito espresse mediante<br />

proposizioni coord<strong>in</strong>ate, secondo una strategia ammessa anche dall’italiano:<br />

\AN\ la situazione <strong>in</strong> Germania est adesso è difficile penso ma: non questo è non è un motivo per<br />

parlare solo: di soldi (Banca Dati di Italiano L2)<br />

Anche la distanza tipologica tra le l<strong>in</strong>gue <strong>in</strong> gioco favorisce l<strong>in</strong>gue tipologicamente vic<strong>in</strong>e, <strong>come</strong> ad<br />

esempio italiano e spagnolo, che dispongono di un sistema di subord<strong>in</strong>azione simile e di<br />

congiunzioni subord<strong>in</strong>anti anche formalmente simili: italiano perché, quando, spagnolo porqué,<br />

cuando.<br />

5.5 - Morfologia nom<strong>in</strong>ale: le categorie del genere e del numero<br />

In italiano quasi tutti i nomi hanno una marca esplicita di numero (s<strong>in</strong>golare, plurale) e di genere<br />

(maschile, femm<strong>in</strong>ile). Si tratta di marche morfologiche plurifunzionali: <strong>in</strong> libr-o, –o segnala il<br />

genere maschile e il numero s<strong>in</strong>golare, <strong>in</strong> opposizione a libr-i, maschile plurale. Il genere e il<br />

numero sono assegnati dal nome (la testa del s<strong>in</strong>tagma nom<strong>in</strong>ale) ad altre categorie <strong>in</strong>terne ed<br />

esterne al s<strong>in</strong>tagma stesso: l’articolo, il dimostrativo, l’aggettivo, il participio passato. Le regole<br />

dell’accordo vengono apprese con facilità e usate correttamente dai bamb<strong>in</strong>i (vedi 4.5), mentre<br />

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