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INTERNI COPERTINA<br />

lunque drammatizzazione e tanto più<br />

rifuggirei dal tipico sport nazionale di dividersi<br />

sempre su tutto in opposte tifoserie.<br />

Nel merito del caso Mancino-Napolitano,<br />

al capo dello Stato si imputava<br />

una indebita pressione sulla Corte di<br />

cassazione perché intervenisse su alcune<br />

procure avocando a sé <strong>il</strong> potere di<br />

coordinare le indagini sulla cosiddetta<br />

trattativa Stato-mafia. Lo spettacolo<br />

di procure che si accavallano tra loro<br />

soprattutto su alcune inchieste, che si<br />

sovrappongono, che si contendono gli<br />

imputati, fa parte da tempo del panorama<br />

mediatico italiano. È fisiologico o si<br />

può intervenire?<br />

L’ordinamento giudiziario attribuisce<br />

esplicitamente al procuratore generale<br />

della Cassazione un potere di coordinamento<br />

delle indagini, <strong>il</strong> che vuol dire che<br />

<strong>il</strong> legislatore immagina che esigenze di<br />

questo genere possono verificarsi e che<br />

chi esercita questa funzione lo fa legittimamente.<br />

Ora, soprattutto su vicende<br />

complesse e delicate, la preoccupazione<br />

di evitare sovrapposizioni o contraddizioni<br />

nell’operato dei diversi uffici risponde<br />

al principio del buon andamento della<br />

giurisdizione.<br />

Che impressione le fa che <strong>il</strong> dibattito<br />

sulla giustizia in Italia, sul ruolo dei<br />

giudici, sull’uso delle intercettazioni, sul<br />

coinvolgimento del capo dello Stato… si<br />

sia aperto in modo decisamente franco<br />

e con posizioni dure all’interno della sinistra,<br />

in Magistratura democratica?<br />

In un paese democratico i dibattiti<br />

sono sempre benvenuti, specie quando<br />

mettono in discussione luoghi comuni,<br />

talora cristallizzati. Se tutto questo ci aiuta<br />

ad uscire anche qui dalla logica da stadio<br />

secondo cui la sinistra è giustizialista<br />

e sta con i magistrati e la destra è garantista<br />

ed è contro i magistrati, vorrà dire che<br />

avremo fatto un bel passo avanti.<br />

A proposito di garantismo. La situazione<br />

delle carceri italiane è insostenib<strong>il</strong>e,<br />

l’uso della carcerazione preventiva, che<br />

contribuisce ad affollarle, sembra, in<br />

certi casi, disinvolto.<br />

La carcerazione preventiva in un paese<br />

normale dovrebbe essere l’extrema ratio a<br />

cui si ricorre solo in ipotesi eccezionali e<br />

residuali. Purtroppo l’irragionevole durata<br />

dei processi e <strong>il</strong> meccanismo perverso<br />

della prescrizione rendono spesso impossib<strong>il</strong>e<br />

pervenire all’accertamento definitivo<br />

della responsab<strong>il</strong>ità penale e all’irrogazione<br />

della pena finale. Questo non giustifica<br />

ma spiega <strong>il</strong> ricorso anomalo alla<br />

carcerazione preventiva. Modifichiamo <strong>il</strong><br />

regime della prescrizione, sospendendola<br />

in un certo stadio del processo, e avre-<br />

16 | 5 settembre 2012 | |<br />

mo processi più rapidi, pene definitive più<br />

certe e meno misure cautelari.<br />

È uno dei tanti punti di una ormai chimerica<br />

riforma della giustizia… O forse<br />

oggi, come dicono anche esponenti di<br />

fronti politici opposti, sono maturate<br />

condizioni per cui dopo le elezioni sarà<br />

possib<strong>il</strong>e parlare di riforma della giustizia<br />

senza i veti contrapposti che hanno<br />

ingessato ogni possib<strong>il</strong>e cambiamento<br />

in questi anni?<br />

Sulla cosiddetta “grande riforma della<br />

giustizia” si è fatta molta retorica e nes-<br />

sun fatto. Forse sono maturate le condizioni<br />

per ragionare di giustizia non più e<br />

non tanto come potere contrapposto agli<br />

altri poteri, in un tentativo di scavare continuamente<br />

trincee tra i poteri da cui cannoneggiare<br />

l’avversario. Se vogliamo fare<br />

interventi efficaci per ottenere un sistema<br />

giudiziario efficiente che contribuisca<br />

alla modernizzazione del paese, dobbiamo<br />

incominciare a ragionare di giustizia<br />

in termini di servizio per i cittadini,<br />

che hanno <strong>il</strong> diritto di ottenere risposte<br />

tempestive e prevedib<strong>il</strong>i alle proprie<br />

L’IMBARAZZO DELLA SINISTRA<br />

Non ci sono santi<br />

in Quirinale<br />

Quelli che da anni straparlano di “vera verità”<br />

sulla trattativa Stato-mafia dovrebbero<br />

riesumare i loro eroi, a partire da Scalfaro e<br />

Ciampi. Ecco perché ora litigano e balbettano

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