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LETTERE<br />
AL DIRETTORE<br />
Troppa grazia, troppe<br />
lettere, eccone alcune<br />
di uomini e donne vivi<br />
Per mio marito antonino BramB<strong>il</strong>la di Carate Brianza<br />
rivendico (lui non può farlo direttamente) la tessera<br />
numero 5 di Comunione e Libertà. Arrestato <strong>il</strong><br />
16 gennaio di quest’anno e detenuto per alcuni giorni presso<br />
<strong>il</strong> carcere di Monza per (molto) presunti reati contro la<br />
pubblica amministrazione, si trova da quasi 8 mesi agli arresti<br />
domic<strong>il</strong>iari, nonostante la procura della Repubblica di<br />
Monza abbia espresso – da maggio! – parere favorevole al-<br />
la sua remissione in libertà. Una forma di pena preventiva,<br />
SPORT<br />
ÜBER<br />
ALLES<br />
62 | 5 settembre 2012 | |<br />
tanto più che <strong>il</strong> relativo processo è già<br />
cominciato da tre mesi e se ne prevede<br />
l’ultimazione entro l’anno. Nel frattempo<br />
la gogna mediatica ha avuto libero<br />
sfogo con articoli della stampa<br />
locale somiglianti a resoconti di procura,<br />
con titolazioni corrive con la<br />
pubblica accusa, con l’esaltazione della<br />
funzione salvifica degli inquirenti e<br />
con la fanatizzazione degli smaniosi<br />
lettori. A ciò si aggiunge <strong>il</strong> deserto di<br />
tanti amici che, forse suggestionati –<br />
dico così per carità cristiana –, preferiscono<br />
“stare alla larga”.<br />
Franca Bramb<strong>il</strong>la Carate B. (Mb)<br />
Gent<strong>il</strong>e signora, siamo sempre affezionati<br />
al ricordo di Oscar W<strong>il</strong>de<br />
messo ai ceppi ed esposto al ludibrio<br />
della gente per bene: «Certo,<br />
quando mi videro, non ero sul mio<br />
piedistallo; ero alla gogna. Ma solo<br />
una natura priva di immaginazione<br />
può curarsi della gente sul piedistallo.<br />
Un piedistallo può essere<br />
qualcosa di molto irreale. Una gogna<br />
è una terrib<strong>il</strong>e realtà. Inoltre,<br />
IL PALLONE È UNO SPECCHIO<br />
Stadi scomodi e giocatori brocchi<br />
Ma <strong>il</strong> problema del calcio siamo noi<br />
Il calcio, specchio della nostra vita. Ricordo sempre<br />
quanto disse don Giussani nel 1982 della vittoria<br />
mondiale: «Nulla ha unito la nazione come questo<br />
successo». Lui conosceva la realtà, sapeva di che pasta<br />
siamo fatti. E la realtà è/era che questo è un paese di comuni,<br />
di parrocchie, non solo religiose, di particulari,<br />
di egoismi mascherati da profonde convinzioni ideolo-<br />
essi avrebbero dovuto saper meglio<br />
interpretare <strong>il</strong> dolore. Dissi una volta<br />
che dietro <strong>il</strong> Dolore c’è sempre <strong>il</strong><br />
Dolore. Sarebbe stato più saggio dire<br />
che dietro <strong>il</strong> dolore c’è sempre<br />
un’anima. E deridere un’anima è cosa<br />
spaventevole; la vita di chi lo fa è<br />
senza bellezza. Nell’economia stranamente<br />
semplice del mondo, non si<br />
riceve che ciò che si dà».<br />
2<br />
Lei sa come io abbia sempre, da anni,<br />
criticato senza sconti <strong>il</strong> suo liberalismo<br />
keynesiano e bancarottiero,<br />
come pure l’errore capitale di volerlo<br />
far stare assieme alla sussidiarietà.<br />
Detto questo, anch’io, come altri giustamente<br />
hanno fatto, mi associo alla<br />
battaglia di <strong>Tempi</strong> che va sotto <strong>il</strong> nome<br />
di “Comunione e libertà”.<br />
Pier Luigi Tossani Firenze<br />
2<br />
Nell’ultimo numero de La Nuova Europa<br />
c’è una formidab<strong>il</strong>e intervista a una<br />
donna, Komunella Markman, che ha<br />
passato anni nel lager sovietico dove<br />
era stato fuc<strong>il</strong>ato anche suo padre. Dice:<br />
«Tutte le persone più o meno oneste<br />
venivano portate via, e noi non<br />
avevamo i soldi per partire e nasconderci,<br />
anzi, neanche ci veniva in mente<br />
perché sapevamo che era destino delle<br />
persone per bene finire dentro». Antonio<br />
Simone e altri ci mostrano quanto<br />
la lezione della Markman sia attuale.<br />
Costante Giacobbe via internet<br />
2<br />
Le lettere che avete pubblicato di Antonio<br />
Simone mi hanno fatto davvero<br />
riflettere, alcune anche commuovere.<br />
Sono pienamente convinta che <strong>il</strong> carcere<br />
non debba mai costituire una condanna<br />
preventiva: a giudicare una persona<br />
deve pensare <strong>il</strong> processo.<br />
Maria Elena Frigerio via internet<br />
2<br />
Mi fa piacere che la mia intervista a<br />
monsignor Luigi Negri pubblicata da<br />
Panorama abbia sv<strong>il</strong>uppato interesse<br />
e dibattito fra i visitatori del vostro sito.<br />
Per questo avrei trovato più corretto<br />
da parte vostra citare con completezza<br />
la fonte, indicando anche<br />
l’autore dell’intervista.<br />
Giampaolo Spinato via internet<br />
Perbacco, mi scuso e mi riscuso della<br />
nostra distratta soperchieria.<br />
2<br />
L’articolo dedicato alle vicende della<br />
Bpm a firma di Michele Proietti ha<br />
finalmente dato una versione lontana<br />
dalle veline di regime e per questo è<br />
da apprezzare molto. A rigore andrebbe<br />
anche detto che l’attacco alla banca<br />
è partito circa quattro lustri orsono,<br />
guarda caso dalla procura meneghina<br />
che stava preparando Tangentopoli.<br />
Un attacco senza precedenti che mise<br />
in ginocchio l’intero gruppo dirigente<br />
di allora, targato Dc, e che vide inquisiti<br />
(e poi assolti) galantuomini del calibro<br />
di Piero Schlesinger. (…) Chi le<br />
scrive è azionista da molti anni di una<br />
banca popolare molto diffusa in una regione<br />
“rossa”, e le vicende ultradecennali<br />
di quella banca dimostrano che di<br />
certi princìpi (in primis <strong>il</strong> voto capitario)<br />
un furbo e ben abbarbicato gruppo<br />
dirigente può servirsi per far carne di<br />
porco dei diritti dei soci e di “minoran-<br />
di Fred Perri<br />
giche, di pontificetur che non riconoscono mai l’altro,<br />
di vecchi tromboni, anche con pochi anni di servizio,<br />
che non sono capaci di scendere dal piedistallo.<br />
Non sopporto questo incattivimento progressivo<br />
della nazione, questo modo di ragionare per partiti,<br />
anche quando non c’entra la politica. Il campionato di<br />
AP/LaPresse<br />
calcio si è riconsegnato a tutti noi con polemiche, in- Foto: