Meditazioni per Consacrate Sec.II - Istituto Maria Santissima ...
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e la santità. [Questo <strong>per</strong>ò] dipenderà dalla nostra corrispondenza.<br />
Siamo stati creati <strong>per</strong> il cielo. Fra non<br />
molti anni non ci saremo più, il mondo continuerà senza<br />
di noi e noi dove saremo?<br />
Dopo la morte vi è un giudizio e il giudizio <strong>per</strong><br />
gli uomini può avere tre esiti: o subito introdotti in<br />
Paradiso; oppure in purgatorio <strong>per</strong> prepararsi al cielo,<br />
<strong>per</strong> coloro i quali non hanno ancora del tutto pagato i<br />
debiti con Dio e non si sono ancora del tutto innamorati<br />
di lui e del tutto purificati; il terzo esito è l’inferno<br />
<strong>per</strong> i peccatori ostinati.<br />
Ma il Padre Celeste ci chiama tutti in Paradiso affinché<br />
un giorno siamo seduti, come dice la Scrittura,<br />
alla sua mensa, attorno a lui. Ut edatis et bibatis in regno<br />
Patris mei (Affinché mangiate e beviate nel regno<br />
del Padre mio, cfr. Lc 22,30). E <strong>per</strong>ché noi arrivassimo<br />
a quel cielo il Signore ci ha dato la mente <strong>per</strong><br />
conoscerlo, e voi siete istruite nelle cose del cielo. Ci<br />
ha dato un cuore <strong>per</strong> amarlo, e voi certamente siete<br />
già arrivate su questa via dell’amore ad un punto notevole,<br />
ma bisogna avanzare sempre più, <strong>per</strong>ché il<br />
fuoco dell’amore di Dio divampi. Il Signore ci ha dato<br />
una volontà <strong>per</strong> il bene, affinché camminiamo nei<br />
suoi comandamenti e così conseguiamo il premio.<br />
Ogni sera, quando andiamo a chiudere le finestre<br />
della camera <strong>per</strong> riposare, diamo uno sguardo al cielo<br />
stellato e pensiamo che dietro quel firmamento<br />
stellato c’è un altro firmamento, il firmamento dei<br />
santi. Lassù ci sono la Trinità, Gesù Cristo, la Vergine,<br />
gli Apostoli, i Martiri, i Confessori, i Vergini e u-<br />
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na moltitudine che nessuno può contare. Anime che<br />
già vivono la loro eterna felicità, che hanno conseguito<br />
il loro fine. Create <strong>per</strong> il cielo, <strong>per</strong> la felicità, hanno<br />
raggiunto la loro mèta.<br />
Il Signore ci lascia sulla terra in prova. Il Signore<br />
sottomise ad una prova gli Angeli del cielo prima<br />
di ammetterli all’eterna beatitudine; Lucifero si ribellò<br />
e fu precipitato nell’inferno. S. Michele si mise a<br />
capo degli Angeli buoni e alzò la sua bandiera: Quis<br />
ut Deus? (Chi è come Dio?). Ed ecco che gli Angeli<br />
furono divisi: alcuni precipitati nell’inferno; altri ammessi<br />
all’eterna beatitudine. Questi ultimi sono gli Angeli<br />
nostri custodi, come gli angeli precipitati nell’inferno<br />
sono i nostri tentatori, quei tentatori che continuano<br />
l’o<strong>per</strong>a (cfr. 1Pt 5,8: Circuit quaerens quem devoret,<br />
va in giro cercando chi divorare), che vanno cercando<br />
anime da guadagnare, da trascinare con sé nell’inferno.<br />
La terra è <strong>per</strong> guadagnarsi il Paradiso; la vita presente<br />
è un inizio della vita eterna. Quelle anime che<br />
hanno ricevuto bene il Battesimo, che conservano la<br />
grazia di Dio fino alla morte, entreranno nel gaudio<br />
del Signore. Ma anche le anime che <strong>per</strong> disgrazia<br />
hanno peccato e hanno macchiato la stola battesimale,<br />
possono lavarla nel sangue dell’Agnello. Esse entreranno<br />
così come penitenti in cielo e glorificheranno<br />
la misericordia di Dio che fu buona, che fu abbondante<br />
con loro. Per tutti c’è sulla terra una triplice<br />
prova: una prova di fede, una prova di amore e una<br />
prova di fedeltà. Tutti quindi sono stati creati <strong>per</strong><br />
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