Meditazioni per Consacrate Sec.II - Istituto Maria Santissima ...
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la grazia attuale, <strong>per</strong>ché fate le o<strong>per</strong>e di Dio, quelle o<strong>per</strong>e<br />
che “debbo e voglio fare”. E con questa s<strong>per</strong>anza<br />
ecco l’imitazione di Gesù Cristo. Seguendo lui noi<br />
arriviamo al cielo. Come Gesù Cristo è salito al cielo<br />
alla destra del Padre, così farà di noi Gesù che, salutando<br />
gli Apostoli, ha detto: “Vado a prepararvi il posto”<br />
(Gv 14,2). Questa s<strong>per</strong>anza soprannaturale ci<br />
vuole. Troppe s<strong>per</strong>anze umane ci illudono. Avere invece<br />
la s<strong>per</strong>anza nei meriti di Gesù Cristo; essi sono<br />
nostri, <strong>per</strong>ciò prenderli con fiducia. Quei meriti che<br />
Gesù Cristo ha ottenuto <strong>per</strong> noi sono a disposizione,<br />
come è a disposizione l’Ostia che si riceve nella Comunione:<br />
chi vuole la riceve e chi non la vuole non la<br />
riceve. Ecco i meriti ottenuti da Gesù Cristo e che<br />
vengono applicati a noi.<br />
Poi l’amore a Gesù Cristo e quindi la carità. Che<br />
si cresca nell’amore a Dio! Cercare la sua gloria, aspirare<br />
al gaudio eterno, a godere Dio in eterno, in<br />
cielo. E l’amore anche al prossimo, <strong>per</strong>ché il prossimo<br />
è immagine di Dio ed è destinato al cielo. L’amore<br />
a Dio e l’amore al prossimo sono un po’ ostacolati<br />
in noi dall’amor proprio. Quante volte abbiamo intenzioni<br />
non rette! Si vedono le cose sotto l’aspetto umano.<br />
Invece tutto dobbiamo vedere nell’amore di<br />
Dio, crescere e cercare questo amore.<br />
Questa è la vita interiore. E la vita interiore è nella<br />
proporzione, nella realtà delle tre virtù teologali:<br />
fede, s<strong>per</strong>anza e carità. Alle virtù teologali si aggiungono<br />
la virtù della religione, le virtù cardinali e i frutti<br />
dello Spirito Santo, fino ad arrivare a sentire le bea-<br />
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titudini, e allora è la preparazione immediata al cielo.<br />
“Beati i poveri, beati i miti, beati quelli che soffrono,<br />
beati quelli che cercano la giustizia, ecc.” (cfr. Mt<br />
5,3-11). Affinché cresca la vita interiore: fede sempre<br />
più viva e sentita, tutti i ragionamenti illuminati dalla<br />
fede; la fiducia nell’aumento della grazia di Gesù<br />
Cristo che ci comunica i suoi meriti: sono nostri, sono<br />
nostri! Lui li ha ottenuti <strong>per</strong> sé, ma ha ottenuto una<br />
serie di meriti, diciamo così, <strong>per</strong> noi e vorrebbe<br />
che tutti li prendessero e li meritassero. Poi amore intenso:<br />
sempre più distaccati da questo mondo, vedere<br />
il cielo davanti a noi; sempre questo: siamo creature<br />
destinate ai gaudi eterni. Allora, ecco l’amore a<br />
Dio, l’aspirazione a Dio, al Paradiso.<br />
Adesso parliamo di due mezzi soltanto <strong>per</strong> l’aumento,<br />
<strong>per</strong> la crescita della vita interiore.<br />
Primo: nutrirsi di questa vita soprannaturale che<br />
è in noi. In noi c’è la vita umana e quindi c’è la colazione,<br />
il pranzo, la merenda, la cena, l’aria che si respira,<br />
i sollievi, il riposo, necessario <strong>per</strong>ché si mantenga<br />
e si accresca la vita fisica, umana. Ma c’è un nutrimento<br />
<strong>per</strong> l’anima? Per crescere, la vita spirituale<br />
ha bisogno di nutrimento. La vita dell’anima dipende<br />
da un punto sostanziale: nutrire la vita spirituale. Ecco<br />
qui: Messa, Comunione, meditazione, preghiera,<br />
nutrimento del mattino. Questo nutrimento assicura<br />
l’accrescimento della vita spirituale. Quando c’è la<br />
meditazione, ecco i pensieri soprannaturali; la Messa<br />
è il sacrificio della croce e la Comunione è il nutrimento<br />
di Gesù Cristo stesso: “Prendete e mangiate,<br />
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