Meditazioni per Consacrate Sec.II - Istituto Maria Santissima ...
Meditazioni per Consacrate Sec.II - Istituto Maria Santissima ...
Meditazioni per Consacrate Sec.II - Istituto Maria Santissima ...
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
altro tempo. Mentre il Signore ce l’offre, mentre ci dà<br />
salute, comodità, occasioni di bene, prendiamolo adesso<br />
e utilizziamo questo tesoro che è il tempo.<br />
Volevo dire ancora due parole sulla preghiera. La<br />
preghiera è la potenza dell’uomo presso Dio ed è la<br />
debolezza di Dio verso l’uomo, vien detto da S. Agostino.<br />
Dio, cioè, che è onnipotente, che è il padrone<br />
assoluto di tutto, che tante volte è stato offeso, si piega,<br />
e quando un’anima versa una lacrima lui si commuove.<br />
L’uomo quindi così debole diviene potente<br />
presso Dio, fa piegare Dio, e basta una lacrima <strong>per</strong>ché<br />
Dio <strong>per</strong>doni il peccato. La preghiera è la potenza dell’uomo<br />
ed è la debolezza di Dio. Come un bambino è<br />
potente <strong>per</strong> le sue lacrime, quando chiede pane alla<br />
mamma e la mamma si piega alla richiesta del bambino,<br />
si commuove e si priva lei stessa magari del pane,<br />
del cibo, così fa Dio di fronte alle nostre preghiere.<br />
Bisogna <strong>per</strong>ò che noi ricordiamo che nel mondo<br />
ci sono tante potenze. C’è la potenza militare e oggi<br />
si armano le nazioni; c’è la potenza dell’oro, del dollaro,<br />
del denaro; c’è la potenza dell’ingegno, e quante<br />
belle invenzioni si hanno se viene ado<strong>per</strong>ato <strong>per</strong> il<br />
vantaggio dell’umanità. Vi sono varie potenze, le potenze<br />
di coloro che sono armati e di quelli che dominano<br />
in modo assoluto in certe nazioni. Ma la potenza<br />
più grande è sempre quella della preghiera. Con la<br />
preghiera si ottiene tutto, <strong>per</strong>ché il Vangelo dice:<br />
“Qualunque cosa chiederete al Padre in nome mio egli<br />
ve la darà” (Gv 14,13). Quando Gesù ha detto<br />
questa espressione chi vi era a sentirlo? Non vi erano<br />
50<br />
solo gli Apostoli e dei fedeli discepoli, ma vi erano<br />
dei farisei, dei pubblicani, dei peccatori, vi erano dei<br />
pagani, eppure dice: “Qualunque cosa chiederete”,<br />
qualunque cosa. Anche un peccatore, anche colui che<br />
può avere condotto una vita disordinata, se prega ottiene<br />
l’assoluzione.<br />
Si dice che <strong>per</strong> mangiare bisogna lavorare. Questa<br />
è la legge comune, è la legge che tutti gli uomini<br />
hanno: “Mangerai il pane con il sudore della fronte”<br />
(Gen 3,19). È la grande penitenza del peccato originale,<br />
<strong>per</strong>ché prima si lavorava, ma non c’era la fatica;<br />
adesso, dopo il peccato originale si lavora, ma il<br />
lavoro è diventato fatica; è la grande penitenza. Ma<br />
consideriamo la casa del Cottolengo a Torino; là vi<br />
sono tredicimila ricoverati, tra malati, infelici di ogni<br />
genere: è un mosaico di miserie umane. Chi lavora?<br />
Tutto viene dalla Provvidenza. Ma la preghiera è incessante;<br />
ed entrando in quella casa, si legge di fronte<br />
alla porta: “La preghiera qui è il primo e principale<br />
lavoro della Piccola Casa della Divina Provvidenza”.<br />
Si prega da tutte le parti, in continuità, nelle varie<br />
sezioni, nelle varie famiglie, nelle camerate dei<br />
malati, nella chiesa e, si può dire, in tutti gli uffici.<br />
Oh, si prega! Ed è forse mancato il pane qualche volta?<br />
No, mai. Durante la guerra tutti erano ridotti alla<br />
razione del pane e dovevano industriarsi, ma là non si<br />
è fatta alcuna economia. Il pane fu dato sempre in abbondanza<br />
a tutti, non si è fatta alcuna restrizione, <strong>per</strong>ché<br />
il Padre celeste pensa ai suoi figli e manda loro il<br />
pane sufficiente. Noi possiamo, facendo i conti uma-<br />
51