You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELLA NATURA<br />
Considerando che:<br />
t> l'uomo è parte della natura;<br />
0 la,conservazione della natura è, innanzitutto, un dovere dell'uomo;<br />
t> l'uomo non conosce abbastanza la natura da poterla usare integralmente;<br />
t> L'uomo e la natura devono coesistere per il perfetto equilibrio organico del pianeta;<br />
0 qualsiasi forma di vita è importante per l'equilibrio della natura;<br />
f> la natura, una volta squilibrata, risponderà con un nuovo equilibrio non favorevole<br />
alla vita umana;<br />
t> il progresso mira solo a vantaggi immediati;<br />
t> le risorse naturali e le qualità della natura sono oggi sfruttate indiscriminatamente;<br />
t> lo spreco delle risorse naturali effettuato dalle società moderne;<br />
t> la natura integralmente conservata aiuta l'uomo a vivere meglio;<br />
t> la vita sul pianeta comincia ad essere minacciata;<br />
• che ogni essere vivo del pianeta ha diritto alla sopravvivenza;<br />
ì> molte specie di esseri già sono state sterminate dalla faccia del pianeta;<br />
|> l'incontrollata proliferazione delle centrali sta minacciando la vita sulla terra;<br />
È necessario che:<br />
• la natura, come forma viva, sia rispettata e preservata;<br />
• le risorse naturali siano razionalmente utilizzate;<br />
• tutti gli esseri vivi abbiano diritto al sole come fonte di luce e di calore;<br />
• tutti gli esseri abbiano diritto ad un'aria pura;<br />
• tutti gli esseri abbiano diritto a vivere integrati nel loro ambiente;<br />
• tutti gli esseri abbiano diritto all'acqua in quantità sufficiente e pura in qualità.<br />
• la natura possa disporre di luoghi protetti per proteggere alcune specie.<br />
• il massimo della natura possa essere conservato e preservato; I<br />
• la natura non sia violentata da opere di ingegneria esagerate e, a volte, non necessarie;<br />
• il suolo sia protetto contro l'azione dell'erosione;<br />
• il suolo sia sfruttato secondo le sue potenzialità;<br />
• la flora e la fauna del suolo siano protette da prodotti chimici che possano rompere<br />
il loro equilibrio;<br />
• la natura non corra il rischio di essere distrutta dall'azione di residui radioattivi;<br />
• ogni albero esistente sul pianeta abbia diritto a vivere;<br />
• la vegetazione sia libera dal fuoco che distrugge;<br />
• gli uccelli possano avere il loro alimento naturale;<br />
• gli uccelli possano costruire i loro nidi e allevare i loro piccoli;<br />
• gli animali abbiano gli stessi diritti dell'uomo quanto ad esistenza, libertà e rispetto;<br />
• ogni animale, per quanto feroce sia, venga mantenuto in aree in cui non rechi danno<br />
ad altri esseri;<br />
(per "feroce" s'intende quell'animale che, uscendo dal suo habitat naturale, attacca<br />
tutti gli esseri che incontra. Così, per esempio, il leone in una città è un animale<br />
feroce; un uomo, in una foresta, armato di fucile, è un animale feroce).<br />
• nessuna popolazione sia messa in difficoltà dall'uso abusivo di pesticidi;<br />
• ogni animale sia protetto nel suo periodo di riproduzione e lo siano anche le creature<br />
generate.<br />
IL PIOMBO: VELENO DELLA CERAMICA<br />
Il piombo è utilizzato da millenni per fare<br />
gli smalti, perché fonde a temperature<br />
molto basse (da 800 a 900 gradi), mentre<br />
la cottura della ceramica fine ha bisogno<br />
di 1100-1200 gradi (e ancor più la<br />
porcellana). Ma il piombo è tossico per<br />
il cervello umano. Vediamone le testimonianze.<br />
All'epoca dell'impero romano, circa<br />
2200 anni fa, i ricchi prendevano il vino<br />
in vasi di piombo o in ceramiche smaltate<br />
con piombo. I poveri usavano ceramiche<br />
rustiche, senza smalto, o recipienti e<br />
tazze di legno.<br />
Gli storiografi segnalano come causa<br />
della decadenza dell'Impero, l'avvelenamento<br />
del cervello della classe alta dell'impero,<br />
a causa del piombo dei loro vasi<br />
e bicchieri, diluito dal vino (che contiene<br />
un po' di acido).<br />
Un'altra testimonianza. In alcune città<br />
della California sono state fatte ricerche<br />
sul coefficiente intellettuale dei bambini<br />
che vivevano al margine delle strade e<br />
delle vie con molto traffico con quello di<br />
altri bambini che vivevano lontani dal traffico.<br />
Il risultato fu che i primi avevano un<br />
coefficiente medio di 9 punti più basso dei<br />
secondi. Quale la ragione? La benzina ha<br />
una componente di piombo e i bambini<br />
Movimento Francescano di Giustizia e Pace (Bolivia)<br />
respirano l'aria contaminata dal piombo.<br />
Il piombo che respiriamo ritarda lo sviluppo<br />
del cervello, per questo è dannoso ai<br />
bambini, soprattutto prima dei sei anni.<br />
La produzione dì ceramica è l'unica<br />
fonte di entrate economiche per molte famiglie.<br />
Per questa ragione vogliamo suggerire<br />
alcune soluzioni che aiutino sia<br />
coloro che lavorano alla produzione di<br />
ceramica, sia coloro che la utilizzano.<br />
- I pezzi smaltati devono essere usati<br />
soltanto per alimenti secchi o bibite che<br />
non contengano acido, e non, per esempio,<br />
per alcoolici, vino, succhi di frutta,<br />
insalate con aceto, ecc.<br />
- Ci sono altro forme per smaltare senza<br />
usare il piombo, ma è necessaria una<br />
cottura ad alta temperatura e i prodotti<br />
per questo smalto sono tutti importati.<br />
- Il noto ceramista D. Lorgio Vaca è<br />
riuscito ad avere uno smalto molto brillante<br />
usando un minerale della salina di<br />
Uyuni, chiamato ulexita, questo prodotto<br />
è utilizzato per fabbricare vetro a La Paz<br />
ed è esportato anche in Cile.<br />
- Le università devono fare delle ricerche<br />
per ottenere un prodotto che non sia<br />
dannoso e che i contadini lo possano usare<br />
al posto del piombo che è tossico.<br />
L'ALTRA TECNOLOGIA<br />
Innumerevoli ricerche realizzate fra le diverse tribù indigene dell'Amazzonia brasiliana,<br />
dimostrano il profondo livello di conoscenza che le comunità indigene hanno<br />
riguardo alla selva, come per esempio i Kaiapó (Posey, 1984). La conoscenza acquistata<br />
e mantenuta durante migliaia di anni, ha permesso loro di realizzare con<br />
buon esito una manutenzione efficace della selva, e tutto questo è attualmente oggetto<br />
di innumerevoli lavori di ricerca in diverse parti del mondo. Queste comunità<br />
indigene hanno, inoltre, un ricco acervo di informazioni riguardanti l'uso delle piante<br />
per fini medicinali. Per questa ragione molte compagnie multinazionali di prodotti<br />
farmaceutici stanno raccogliendo e analizzando piante utilizzate dalle tribù indigene,<br />
ma non sono interessate a pagare queste comunità per le conoscenze e le preziose<br />
informazioni ricevute.