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Fratelli sensati, ascoltate quello che vi dico e rendetevi conto di quanto siamo felici di non conoscere<br />
l'angustia e la paura dei bianchi. Perché il metallo rotondo e la carta pesante, che loro chiamano "denaro", è<br />
la vera divinità dei bianchi. Parlate ad un europeo del Dio dell'amore: torcerà la bocca, sorriderà. Ride de<br />
tua semplicità. Ma presentagli un pezzo rotondo, brillante, di metallo, o una carta grande, pesante:<br />
immediatamente ì suoi occhi brilleranno e la saliva gli verrà sulle labbra. Il denaro è l'oggetto del suo amore<br />
la sua divinità. Tutti i bianchi pensano ad esso, anche quando dormono. Ci sono molti, che a forza di<br />
prendere denaro, sono rimasti con le mani rattrappite, come le zampe della gran formica del bosco. Ci sono<br />
molti i cui occhi rimasero ciechi di tanto contar denaro. Ci sono molti che per il denaro hanno rinunciato<br />
all'allegria, al sorriso, all'onore, alla coscienza, alla felicità, perfino alla donna e ai figli. E quasi tutti rinun<br />
alla salute per il denaro, per il metallo rotondo e la carta pesante. Lo portano nelle loro dure pelli piegate. Di<br />
notte lo mettono sotto il cuscino sul quale riposano la loro testa, perché nessuno lo prenda. Pensano tutto il<br />
giorno al denaro, tutte le ore, ogni momento. Perfino i bambini devono pensare al denaro: è quello che<br />
imparano dalla madre e vedono fare dal padre. Bisogna proprio dire che nella terra dei bianchi non e<br />
possibile restare senza denaro, in nessun momento, da quando il sole si alza fino a quando tramonta. Se<br />
rimani senza denaro non puoi calmare la fame, né la sete, né potrai trovare una semplice stuoia per dormire.<br />
Se non hai denaro ti manderanno in prigione, parleranno di te nelle numerose carte. Devi pagare, cioè devi<br />
dar denaro per il suolo che calpesti, per il posto in cui innalzi la tua capanna, per la stuoia su cui riposi la<br />
notte, per la luce che illumina la tua capanna. Devi pagare se vuoi prendere un piccione, se vuoi bagnare il<br />
tuo corpo nel fiume. Se vuoi andare nei posti dove le persone si divertono, dove cantano e danzano, se devi<br />
chiedere un consiglio a tuo fratello... devi dare molto metallo rotondo, molta carta pesante. Devi pagare per<br />
tutto. In qualsiasi posto tu vada vedrai tuo fratello con la mano stesa, disposto a disprezzarti e ad arrabbiars<br />
con te se non vi metti niente. E non servirà a niente l'umiltà del tuo sorriso, la simpatia del tuo sguardo per<br />
addolcirgli il cuore. Griderà: "Miserabile, vagabondo, ladro!". Ed ogni parola di queste ha lo stesso fin<br />
infliggere la maggior vergogna ad una persona. Anche per nascere devi pagare. E quando muori la tua<br />
famiglia deve pagare per te, per averti morto, e anche perché il tuo corpo possa esser sepolto nella terra, e<br />
per la pietra che metteranno sulla tua sepoltura in tua memoria. In Europa ho visto solo una cosa per la<br />
quale ancora non sì esige denaro, e della quale ciascuno può prenderne quanto vuole: l'aria. Ma credo che<br />
sia per dimenticanza: e non ho nessun dubbio che se in Europa ascolteranno quello che sto dicendo,<br />
immediatamente esigeranno anche per l'aria che si respira il metallo rotondo o la carta pesante. Gli europei,<br />
infatti, sono sempre alla ricerca di nuovi motivi per esigere denaro.<br />
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"El Popalaguy", commenti di Tuiàvii, capo della tribù Tiavéa, dei mari del sud<br />
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