Reduce dai “gulag” rischio - Anavalsugana.it
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134 Villa Agnedo<br />
Uno del posto li fa andare a casa sua per cambiare gli ab<strong>it</strong>i e poi li<br />
accompagna al treno. Poco prima di Bologna, il convoglio rallenta<br />
per farli scendere: in stazione ci sono le SS che rastrellano tutti gli<br />
sbandati dell’eserc<strong>it</strong>o <strong>it</strong>aliano. Ev<strong>it</strong>ata così la c<strong>it</strong>tà ed il pericolo (i<br />
ferrovieri <strong>it</strong>aliani hanno dato prova di una grande solidarietà con i<br />
giovani connazionali in fuga dopo l’ settembre) il gruppetto sale su<br />
un altro convoglio diretto a nord.<br />
A Villazzano scende anche Damiano Sandri e riesce a raggiungere<br />
a piedi Agnedo. Non torna però a casa. Dorme in un capanno. Per<br />
ev<strong>it</strong>are guai peggiori a sé ed ai suoi, accetta però di lavorare per gli<br />
occupanti. Sono una ventina e sono costretti a scavare sotto le macerie,<br />
da Bolzano fino a Primolano, a tirare fuori i morti. Un giorno gli<br />
danno il permesso di fare un salto a casa. E lui non torna più.<br />
* * *<br />
Ettore Zotta, classe 1 22, la naja non l’ha fatta con gli Alpini.<br />
Da Faenza, inquadrato nella divisione di fanteria Calabria, finisce<br />
a Civ<strong>it</strong>avecchia, anziché sul fronte russo. Imbarcato, il reparto è<br />
trasfer<strong>it</strong>o in Sardegna dove i mil<strong>it</strong>ari <strong>it</strong>aliani sono poco meno di<br />
trecentomila. Un numero troppo elevato per consentire un v<strong>it</strong>to<br />
sufficiente a tutti.<br />
Gli <strong>it</strong>aliani, qui sono ben armati, almeno per quanto riguarda<br />
l’artiglieria, cosicché quando arriva l’armistizio gli ottantamila<br />
tedeschi che si trovano anch’essi sull’isola, preferiscono andarsene.<br />
Prudentemente, il colonnello comandante decide di controllare<br />
l’effettiva partenza degli ex alleati ed avverte, prima di una lunga<br />
marcia notturna, che “per noi la guerra comincia adesso, quelli sono<br />
capaci di r<strong>it</strong>ornare !”. Ma i tedeschi non tornano ed i nostri , tirano<br />
un sospiro di sollievo: ottantamila bocche in meno da sfamare !