Reduce dai “gulag” rischio - Anavalsugana.it
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Borgo<br />
PROTAGONISTI DI UMANITà<br />
è<br />
davvero mer<strong>it</strong>oria la raccolta di memorie e di ricordi promossa<br />
<strong>dai</strong> Gruppi Alpini di Valsugana Orientale e Tesino e curata da<br />
Giulio Vaccarini.<br />
Basta scorrere i ricordi di questi reduci alpini per comprendere la<br />
drammatic<strong>it</strong>à della guerra vissuta: dalla Russia all’Africa settentrionale,<br />
da Cefalonia alle esperienze di prigionia e di internamento.<br />
Anche se sono passati più di sessanta anni da quegli eventi<br />
è assolutamente lucida la memoria e la percezione di questi<br />
“ultraottantenni”.<br />
Leggendo queste pagine si comprende pienamente la realtà della<br />
guerra. Una guerra dove le operazioni mil<strong>it</strong>ari, le strategie e le tattiche,<br />
rimangono quasi sullo sfondo rispetto ai volti degli alpini, al loro<br />
coraggio, alle loro ansie.<br />
La costante della fame, giustamente richiamata nel t<strong>it</strong>olo, è forse una<br />
delle componenti che segnano e condizionano la “quotidian<strong>it</strong>à” di<br />
questi uomini.<br />
La guerra è soprattutto sommatoria di privazioni e sofferenze, dentro<br />
la guerra, nell’esperienza del fronte, ci sono però i segni di una uman<strong>it</strong>à<br />
che resiste.