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Reduce dai “gulag” rischio - Anavalsugana.it

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4<br />

Olle<br />

Da sinistra Giacometti, Dissegna e Battisti<br />

Gli alti comandi avevano deciso che la divisione dovesse essere<br />

trasfer<strong>it</strong>a in Africa, con gli stessi uomini ma con armamento più<br />

adeguato. “Ci portarono nella piana di Maratona – ricorda Bruno<br />

– e ci mostrarono i nuovi pezzi anticarro, che comunque non erano<br />

in grado di perforare le corazze dei blindati inglesi, tant’è che ci<br />

raccomandarono di tirare sempre ai cingoli”.<br />

Per l’Africa, però, la divisione non partì mai. La s<strong>it</strong>uazione era<br />

cambiata, meglio riportarla in Italia, in previsione di uno sbarco<br />

degli anglo-americani. Caricata su duemila camion, la “Brennero”<br />

dal Peloponneso fu trasportata verso Durazzo per essere imbarcata.<br />

Dovette aprirsi la strada tra le insidie dei partigiani di T<strong>it</strong>o.<br />

Inaspettatamente, una sera, il programma di musica che stavano<br />

ascoltando da Radio Bari s’interrompe per trasmettere la notizia<br />

dell’armistizio.<br />

Bruno Battisti ha ancora ben chiara la scena che gli si presentò<br />

davanti agli occhi all’indomani di quell’annuncio: una fila di carri

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